Morte Anna Rita Luceri, il marito: “La febbre a 41° poi il coma, aspettiamo risposte dall’autopsia”
Anna Rita Luceri è morta il 15 agosto, aveva solo 48 anni. La cantante e attrice, si era fatta conoscere dal pubblico partecipando a programmi di grande successo come Zelig e Tu sì que vales con il trio comico Ciciri e Tria. Con Carla Calò e Francesca Sanna metteva in scena una sfiziosa parodia delle comari salentine, tra canti religiosi e pettegolezzi. Una parentesi lunga 17 anni che si era conclusa nel 2021. Ma Luceri era soprattutto una stimata cantante, voce degli Abash, gruppo riconosciuto come depositario del rock mediterraneo di stampo progressive. Inoltre, aveva messo le sue straordinarie doti vocali al servizio della disco music, che caratterizzava i suoi spettacoli con i Kiss and the gang. In entrambe le band era affiancata dal marito, il musicista Maurilio Gigante che ha concesso un'intervista a Fanpage.it per ricordare la moglie Anna Rita Luceri e fare chiarezza sulle circostanze della morte.
Anna Rita Luceri morta a 48 anni: dagli Abash a Zelig con le Ciciri e Tria
La notizia della scomparsa di sua moglie ha generato un'ondata di affetto nei confronti di voi familiari.
Mi ha sorpreso e, se possibile, scosso ancora di più. Il giorno dopo la morte di Anna Rita, la casa era piena di amici, di musicisti, di colleghi. E su Facebook ho letto un'infinità di post che da una parte mi facevano piacere, ma dall'altra ogni ricordo era un pugno allo stomaco.
L'ultimo concerto di Anna Rita Luceri con i Kiss and the gang risale a pochi giorni prima della morte. Non c’erano segni che lasciassero pensare alla tragedia che poi sarebbe accaduta?
L'ultima serata l'ha fatta il 29 luglio a Porto Cesareo (in provincia di Lecce, ndr). Preciso che mia moglie soffriva di fibromialgia, per cui in alcune occasioni dava forfait e veniva sostituita da altre cantanti. Quella sera, quando abbiamo finito, era stanca, aveva qualche doloretto, ma non più del solito. Però aveva dei linfonodi ingrossati sul collo che ci facevano stare in pensiero. Nei giorni successivi, c'è stata una escalation rapida. È stata una via crucis.
Se la sente di spiegarmi cosa è successo?
Il 30 luglio avevamo un evento, ma non è venuta perché non stava bene. Mentre rientravo dal lavoro, mi è arrivato il messaggio in cui mi diceva che aveva la febbre a 41°. Mercoledì 3 agosto, ha trascorso una nottataccia, con dolori fortissimi. Si è resa conto che non erano riconducibili alla fibromialgia. Stava succedendo qualcosa di grave. Venerdì si è addormentata. Per un attimo abbiamo pensato che stesse smaltendo la fatica, i medicinali e invece…L'abbiamo ricoverata subito. È arrivata in ospedale in coma vigile. Sabato 6 agosto era già in rianimazione. Il 14 agosto, il giorno prima della morte, ha avuto un grave collasso, ma i medici sono riusciti a recuperarla.
Poi, purtroppo, Anna Rita non ce l'ha fatta. I medici vi hanno dato delle risposte circa le cause della morte?
È stata fatta l'autopsia, l'abbiamo chiesta noi. Aspettiamo delle risposte, sperando arrivino. Sappiamo che il midollo è andato in necrosi quasi subito. E poi delle macchie, che all'inizio aveva sulla pelle, si sono estese su polmoni e cervello. Come dicevo, è arrivata in ospedale che era già in coma vigile. Poi era sempre sedata. L'unica cosa che mi dà conforto è che, da quanto mi hanno detto, almeno negli ultimi giorni non ha sofferto.
Dunque l'ipotesi che si sia trattato di leucemia è infondata?
Sono state fatte varie ipotesi: leucemia, mononucleosi, varicella, encefalite, un virus, una malattia autoimmune, ma no. O meglio, ancora non abbiamo certezze. In reparto hanno fatto tutto il possibile, si sono resi conto che era una corsa contro il tempo, sono stati eccezionali. Però, una delle dottoresse ha detto che in vent'anni non aveva mai visto un caso così complicato. Ufficialmente, non abbiamo ancora una spiegazione.
Come accade spesso quando si verifica una morte prematura, alcuni NoVax hanno attribuito arbitrariamente la scomparsa di Anna Rita Luceri a un effetto avverso del vaccino.
No, posso dire che nessuno ha mai parlato dell'ipotesi che la morte possa avere a che fare con il vaccino. Nel modo più assoluto. Io sono vaccinato e lo è tutta la famiglia. Purtroppo queste voci ci saranno sempre. Mi sento di archiviare questa eventualità. Sarà l'autopsia a darci risposte. Non sappiamo quanto ci vorrà, i tempi potrebbero essere lunghi.
Anna Rita, sul suo canale YouTube, scriveva: “Ho una famiglia meravigliosa e amo la mia casa”. Da quanti anni eravate sposati?
Da 22 anni. Ci siamo conosciuti mentre mettevamo in scena Jesus Christ Superstar. Io interpretavo Gesù, lei Maria Maddalena. Da lì è nato il nostro sentimento. Per me non era solo mia moglie, ma anche un'amica, una collega, uno stimolo continuo. Le dicevo sempre quanto fosse brava, ma forse le ho detto troppo poco: "Quanto sei bella". Avrei dovuto farlo ogni giorno. Mia moglie mi ha cambiato la vita. Prima di conoscerla, ero già un musicista affermato, ma solo con lei ho iniziato a fare progetti concreti.
Il vostro era un sodalizio anche artistico.
Abbiamo fatto quattro dischi insieme. Scrivevo la nostra musica, pensando alla sua voce e lei sapeva sempre come interpretarla. I primi dieci, quindici anni di matrimonio, la nostra casa è stata un porto di mare. Finivamo le prove con gli Abash o con i Kiss and the gang e poi mangiavamo tutti insieme. Ad Anna Rita piaceva far stare bene la gente, chi stava vicino a lei non litigava mai. In qualunque ambiente fosse, era la regina.
Dal vostro matrimonio sono nati due figli.
Sì, hanno 19 e 15 anni. Il primogenito, Giovanni, suona con me già da un po'. Il secondogenito, Gabriele, è un sassofonista. Con loro, Anna Rita era un'amica quando era giusto esserlo, ma quando si arrabbiava erano guai (sorride, ndr). Dopo la morte della madre, non sto riuscendo a interpretarli. Troppi silenzi, anche quando li sprono a farmi domande.
Credo sia comprensibile, sono passati solo pochi giorni.
Mi conforta che abbiano una vita intensa e poco tempo per rimuginare. Hanno sempre accanto gli amici, a breve Gabriele riprenderà la scuola e Giovanni, se va tutto bene, inizierà il Conservatorio. Per me le mattine sono terribili, mi sveglio con ricordi che pesano come macigni. Cerco di tenermi impegnato per non pensare.
In questi giorni, ha ripreso a suonare. Immagino sia stata dura tornare sul palco senza sua moglie.
Dovevo riprendere, sia per i ragazzi che per me, ma voltarmi e non vedere Anna Rita…lasciamo perdere. Mentre cantavo, mi tormentava l'immagine di mia moglie senza vita. È stata una serata terribile. Spero nella cura del tempo e della musica.
Non tutti sanno che nel 2021, Anna Rita Luceri aveva lasciato le Ciciri e Tria, pur mantenendo l'amicizia con Carla Calò e Francesca Sanna.
Di certo quel progetto ha dato grande visibilità ad Anna Rita. Delle tre, lei era quella che serviva le battute, salutava, ringraziava, teneva il palco. Era la centrocampista del trio. Avevano trovato un loro equilibrio. Tutte le storie artistiche possono avere un apice e poi una fase calante. Può succedere, sono rimaste molto amiche. Carla e Francesca hanno proseguito da sole.
Come vorrebbe che venisse ricordata Anna Rita Luceri?
Come un'artista poliedrica, eccezionale in tutto quello che faceva. È entrata in questo mondo come cantante e ha concluso la sua vita come tale. Mi ha dato tanto. Purtroppo, non c'è stato modo di salutarci, perché dopo essersi addormentata, non ha più ripreso i sensi. Questa cosa me la porterò dietro. Però, se crediamo nell'esistenza di una dimensione ultraterrena, sono certo che sappia come sto, cosa provo e quello che mi gira per la testa.
Di seguito la canzone Oltre, brano degli Abash cantato da Anna Rita Luceri.