Miss Mondo Italia, Rebecca Arnone: “Non sono solo bella. Ho subito bullismo per il mio aspetto”
Si è commossa quando sul palco hanno annunciato il suo nome. Le hanno fatto indossare la corona e in quel momento ha pensato che non fosse vero. Per Rebecca Arnone, 19 anni, essere eletta Miss Mondo Italia 2022, nella finale che si è tenuta il 18 giugno a Gallipoli, è un sogno che si realizza. Nata e cresciuta a Torino, frequenta il primo anno di Scienze Biologiche all'Università, ma la sua passione più grande è sempre stata la moda, fin da bambina. A Fanpage.it, la neo miss, che rappresenterà il nostro paese alla finale del concorso, ha raccontato l'emozione di questo traguardo, le sue passioni, tante e diverse, i progetti per il futuro ben chiari. E a tutti coloro che le hanno detto "sei solo bella", lei ora reagisce consapevole della sua forza, oltre che della sua bellezza.
Quando hai capito che ce l'avresti fatta?
Mi aspettavo di arrivare tra le prime 10, poi rimaste in 5 ho pensato che sarebbe stato difficile andare avanti. Quando poi ci siamo trovate in 2 è stato come se il mio cervello avesse smesso di funzionare, encefalogramma piatto (ride, ndr). Mi sono resa conto che avevo vinto solo quando mi hanno messo la corona in testa perché davvero non me lo sarei mai aspettata.
Il primo pensiero subito dopo la proclamazione
Ho pensato: "No, non è vero. O sto sognando o ho sentito male". Non ho realizzato bene cosa fosse successo fino al mattino dopo.
Cosa rappresenta per te questo traguardo?
È uno dei miei più grandi sogni che si realizza. La me di 12 anni sperava di vedersi proprio qui dove sono adesso.
I primi concorsi di bellezza a 15 anni. Cosa ti ha spinto a farlo?
Ho sempre avuto la propensione a stare davanti a tanta gente, anche da piccola mi piaceva stare al centro dell'attenzione. La spinta è nata da una sciocchezza, un concorso di bellezza organizzato dalla spiaggia che frequentavo d'estate. Mi hanno chiesto di partecipare, l'ho fatto e ho vinto. Da quel momento ho intrapreso questa strada.
I tuoi genitori erano d'accordo?
I miei genitori mi hanno sempre sostenuta, fin dal primo giorno, perché si sono resi conto che amo davvero questo mondo.
Al concorso hai rappresentato la Valle d’Aosta pur essendo nata e vivendo a Torino. Perché?
Per una questione di organizzazione, nel senso che tutte le ragazze che si iscrivono al concorso in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, poi partecipano per uno qualsiasi dei tre titoli, Miss Piemonte, Miss Liguria o Miss Valle d'Aosta. Anche io avrei potuto vincerne uno degli altri due. Ho anche un legame con la Valle d'Aosta, ho parenti, amici e diverse volte ci sono andata in vacanza.
Frequenti la facoltà di Scienze Biologiche all'Università di Torino ma fai anche l'indossatrice. Come concili queste due passioni?
Finché frequentavo il liceo era molto difficile perché ero sempre impegnata, invece ora con l'Università riesco abbastanza a gestirmi da sola. Decido io quando dare gli esami, mi organizzo prima, riesco a studiare e fare quello che davvero mi piace, cioè sfilare.
Sei anche un'autrice di racconti brevi. Di cosa parlano?
Scrivo dei racconti lunghi 2-3 pagine incentrati su un tema. Il primo, per esempio, riguardava il coraggio.
Li hai pubblicati?
Non tutti, solo il primo che si può trovare in internet e con il quale ho vinto anche un premio. Per adesso sono una decina, voglio riuscire a raccimolarne il più possibile e poi magari in futuro ci penserò, mi piacerebbe molto.
Nonostante le tante passioni che coltivi, sembra tu abbia le idee molto chiare sul futuro. È così?
Sì, già da piccola sapevo cosa avrei voluto fare. Ho sempre avuto le idee chiare sulle mie passioni e sui miei obbiettivi. Uno l'ho raggiunto e spero presto di raggiungere anche gli altri.
E quali sono?
Vorrei riuscire ad affermarmi nel mondo dello spettacolo, in particolare mi piacerebbe molto sfilare sulle passerelle di alta moda.
Perché allora la scelta di studiare biologia e non iniziare fin da ora un percorso di studi nel mondo della moda?
Ci sono vari motivi, innanzitutto è molto difficile riuscire a vivere solo grazie alle passerelle. Ho preferito tenermi aperte più possibilità e penso anche che avere un bagaglio culturale in un settore che in futuro ti possa offrire più sbocchi professionali sia molto importante.
Sei una fan sfegatata dei Maneskin. Cosa diresti loro se potessi incontrarli?
Direi che li stimo tantissimo perché a un'età così giovane e in pochissimo tempo sono riusciti a esplodere non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Sono un pò un modello per il percorso che hanno fatto.
Hai detto: "Ognuno è bello per le sue caratteristiche e tutti abbiamo dei difetti. Dobbiamo guardarci e accettarci”. Cosa è per te la bellezza?
Per me la bellezza è un insieme di cose. L'estetica è il primo aspetto che può colpire in una persone, però credo che la vera bellezza risieda nei particolari. Per fortuna i concorsi non sono più basati solo su canoni estetici ma guardano l'intera persona, come parla e come si esprime. Secondo me bisogna far trasparire l'idea che una ragazza, nonostante abbia un bell'aspetto, può comunicare altro. Dentro una bella ragazza ci può essere anche una bella persona.
Ti è mai capitato di essere considerata "solo una bella ragazza"?
Certo, da sempre mi sento dire "sei solo bella ma sei stupida", "sei solo bella ma non sai fare niente". Si parla molto del bullismo nei confronti delle ragazze che non rispecchiano i canoni estetici della società, ma la verità è che il bullismo lo subisce anche chi li rispecchia. Da piccola ho sofferto molto per i commenti delle persone.
Come reagivi?
Ci rimanevo male, mi attaccavo molto a quello che mi veniva detto. Poi con il tempo sono riuscita a capire chi sono davvero e ho preso consapevolezza.
Se oggi te lo dicono, quindi, te ne freghi.
Sì, perché so che non è vero.
E ti hanno mai attaccata per il tuo aspetto fisico?
Mi è stato detto molte volte "sei troppo magra", "sei troppo grassa", "sei troppo alta". Ognuno ha da dire la sua sul corpo di qualcun altro, penso che sia normale che tutti abbiano ricevuto questi commenti almeno una volta nella vita, soprattutto le ragazze. Bisogna riuscire a guardarsi allo specchio e accettarsi così come si è.
Per te è cosi?
Sì, ora lo faccio, ma per tanti anni non ci sono riuscita. Prima se qualcuno mi attaccava per la mia fisicità mi guardavo allo specchio e mi dicevo "effettivamente potrebbe avere ragione".
Ora il prossimo obbiettivo è la finale del concorso a dicembre. Come ti preparerai?
Ancora non sappiamo la data e il luogo precisi, ma sicuramente prenderò lezioni di inglese perché voglio essere sicura di capire tutto quello che mi verrà chiesto, sarà la barriera più grande da superare. Per il resto diciamo che mi sento pronta. Starò via quasi un mese e spero che questo percorso mi darà soddisfazioni fino alla fine.
Ti spaventa stare lontana da casa?
In realtà no, perché sto andando a fare qualcosa che ho desiderato per tutta la mia vita e in più mia mamma mi accompagnerà, quindi avrò sempre un punto di riferimento.
Sei fidanzata?
Sì, da quasi un anno. Il mio ragazzo mi ha sempre sostenuta in questo percorso, era contentissimo della vittoria, quasi più di me.
Quale consiglio daresti a una ragazza che vuole muovere i primi passi nel mondo dei concorsi di bellezza?
Provare e riprovare, essere caparbie che le soddisfazioni arriveranno. Anche io mi sono sentita dire tantissimi no, ma non bisogna lasciarsi scoraggiare perché è normalissimo non ingranare subito.