“Milko erede, Rigau non vuole soldi”: le posizioni degli avvocati sull’eredità di Gina Lollobrigida
A pochi giorni dalla morte di Gina Lollobrigida, mentre in tv e sui giornali infuria la discussione legata ai rapporti personali curati mentre era in vita e al patrimonio lasciato in eredità, Fanpage.it ha raggiunto gli avvocati che rappresentano le persone gravitate intorno alla vita dell’attrice fino al decesso.
Da un lato, Michele Gentiloni Silveri, legale di Milko e Dimitri Skofic, rispettivamente figlio e nipote della Lollobrigida. Sempre Gentiloni Silveri assiste Javier Rigau, l’imprenditore catalano che per qualche anno fu sentimentalmente legato all’attrice per poi essere da quest’ultima denunciato. La diva riteneva infatti che l’uomo l’avesse sposata a sua insaputa. Quel matrimonio fu annullato dalla Sacra Rota ma il processo a carico di Rigau si è concluso con una assoluzione.
A rappresentare il versante opposto da quello formato dagli Skofic e da Rigau c'è Antonio Ingroia, avvocato che ha difeso i diritti personali di Gina fino alla morte e che, a partire da questo momento, assumerà l’incarico di rappresentare Andrea Piazzolla, assistente che Gina considerava come un figlio – lo ha difeso in ogni occasione pubblica – e che risulta imputato per circonvenzione di incapace ai danni dell’attrice nell’ambito dei processi scaturiti a partire dalla denuncia presentata da Skofic e Rigau.
La versione di Michele Gentiloni Silveri, avvocato degli Skofic e di Rigau
Raggiunto da Fanpage.it per una prima stima circa il valore dell’eredità dell’attrice e a proposito dei possibili scenari futuri, l’avvocato Michele Gentiloni Silveri ha dichiarato: “Il patrimonio di Gina, secondo quanto ci risulta, ammonterebbe a circa 10 milioni di euro. Ci sono la villa sull’Appia Antica, un appartamento in Toscana e i pezzi di arredamento sequestrati. Non abbiamo ancora avuto alcuna notizia ufficiale in merito all’esistenza di un testamento. Se non dovesse esistere, il patrimonio andrà all’unico erede, il figlio Milko Skofic. Se invece esistesse il testamento, la metà dell’eredità andrà al figlio e l’altra metà sarà impiegata come da volontà della signora Lollobrigida”. A proposito, invece, di Javier Rigau, a Roma per i funerali di Gina nonostante i contrasti con l’attrice, ha chiarito che l’imprenditore catalano non intenderebbe accampare alcun diritto sul patrimonio di Gina: “Rigau, anche lui assistito dal mio studio legale, non ha alcun ruolo nella successione, né ha intenzione di avanzare pretese. Si trattava di un matrimonio canonico, per cui non ha diritti patrimoniali. Non può ereditare e nemmeno lo rivendica. Il mio studio legale rappresenta sia gli Skofic che Rigau perché sono gli originari denuncianti del processo. Questo processo si fa proprio perché i signori Skofic e Rigau, insieme, avevano denunciato Piazzolla. Noi sosteniamo, e il tribunale stabilirà se abbiamo ragione, che la contrarietà della Lollobrigida contro Rigau fosse frutto della circonvenzione e che l’attrito tra i due sia nato su condotta dell’imputato”.
"Circonvenzione di incapace", il processo contro Piazzolla
La vicenda oggetto del processo è così riassunta dall’avvocato che rappresenta i tre:
Il signor Piazzolla è imputato in un processo per circonvenzione di incapace. Per questo processo, l’accusa privata è rappresentata da due gruppi di persone. Da una parte Milko e Dimitri Skofic, figlio e nipote di Gina Lollobrigida, che si sono costituiti parte civile, e dall’altra c’è il signor Rigau. Entrambi i gruppi sono difesi dallo studio Gentiloni. Rigau è parte civile nel processo, lamenta di avere ricevuto un danno dal comportamento dell’imputato. Nell’ambito di questo processo, la Procura di Roma ha disposto una rogatoria internazionale nei confronti del Principato di Monaco che ha inviato una documentazione bancaria da cui risulta una rilevante somma che la signora Lollobrigida ha ricevuto per la vendita di alcuni gioielli da Sotheby’s, circa 4 milioni di euro. La fine che hanno fatto questi soldi non la conosciamo. Nei tre processi che sono in vigore, la vendita dei gioielli è un fatto che il tribunale conosce ma di cui Piazzolla non è accusato. Finché è stata in vita, la signora Lollobrigida ha sempre difeso Piazzolla. Noi sosteniamo che questa difesa fosse un effetto della circonvenzione. Il tribunale dovrà dirci se abbiamo ragione o torto.
La versione di Antonio Ingroia, avvocato di Gina Lollobrigida che difenderà Andrea Piazzolla
Antonio Ingroia è l’avvocato scelto da Gina Lollobrigida perché difendesse i suoi diritti. Nell’ambito del procedimento penale a carico di Piazzolla, sempre difeso dall’attrice, a rappresentarla fu un altro legale, scelto dall’amministratore di sostegno. “Non lo sappiamo ufficialmente ma, secondo informazioni attendibili, un testamento esisterebbe e sarebbe stato depositato da un notaio che non l’ha ancora aperto. C’è anche chi dice che ne esista più di uno”, dichiara Ingroia a proposito del testamento della diva, “Ho difeso Gina Lollobrigida finché è stata in vita. Non ho difeso Andrea Piazzolla perché si sarebbe potuta profilare una incompatibilità, o comunque una inopportunità visto che Piazzolla è formalmente imputato di circonvenzione di incapace ai danni di Gina Lollobrigida. Adesso che, purtroppo, la signora Lollobrigida non c’è più, è venuta meno la causa della incompatibilità per cui assumerò la difesa di Piazzolla dal punto di vista della tutela dei diritti che dovessero eventualmente maturare laddove fosse indicato nel testamento e il figlio, sulla base del fatto che ci sono dei processi, dovesse cercare di invalidare le eventuali disposizioni testamentarie di Gina Lollobrigida a favore di Piazzola. Ma stiamo parlando ancora di ipotesi”.
Il patrimonio e il legame con Andrea Piazzolla
Resta da sciogliere il nodo legato al valore del patrimonio che rappresenta l’eredità di Gina Lollobrigida, già ricostruito da Fanpage.it a meno di colpi di scena.
In merito alle notizie trapelate circa il valore del patrimonio, non sono in grado di quantificare ma ho letto che sono state sparate una serie di cifre. I 215 milioni di dollari nascosti all’estero non mi risultano. Certo, è possibile che avesse un patrimonio nascosto ma mi risulta che, poverina, dopo l’intervento dell’amministratore di sostegno vivesse di stenti. Trovo inoltre singolare che il figlio di Gina abbia lo stesso avvocato di Javier Rigau, l’uomo che la madre aveva denunciato. Per quanto riguarda i proventi della vendita dei gioielli da Sotheby’s, non conosco la vicenda nel dettaglio ma dico sempre che Gina, che nessuna perizia ha stabilito essere incapace di intendere e di volere, ha deliberatamente deciso di essere generosa verso Andrea Piazzolla e la sua famiglia. Andrea è stato l’unico che Gina si è ritrovata accanto negli ultimi anni, le aveva addirittura salvato la vita qualche anno fa, e lei ha voluto essergli riconoscente. E allora? Non faccio lo psicologo ma quando l’ho conosciuta ho capito che il suo era un autentico sentimento di gratitudine nei confronti di questo giovane che le ha dedicato la sua vita. Era per lei il figlio che avrebbe voluto.