Maurizio Costanzo: “Quando morirò spero di essere ricordato come una brava persona”
Maurizio Costanzo ha scritto un libro di ricordi e di bilanci. Si chiama "Smemorabilia – Catalogo sentimentale degli oggetti perduti" ed è edito da Mondadori. C'è tutto un catalogo di oggetti e di abitudini che sono andate perdute, dall'elenco telefonico al microfono d'acciaio: "Costringevano a una maggiore concentrazione. Oggi sono invisibili e vai a ruota libera. Senza quel feticcio che ti frenava, dici un po’ tutto quello che ti capita e si rischia così il disastro".
Le parole di Maurizio Costanzo
Maurizio Costanzo ha oggi 84 anni ed è inevitabile, soprattutto dopo aver scritto un libro così che è un tuffo tra i ricordi di una esistenza, che in questa intervista per "Sette" dica la sua sulla morte e risponda alla domanda delle domande: "Come le piacerebbe essere ricordato?".
Spero semplicemente di essere ricordato come una brava persona che ha fatto un programma durato quarant’anni. Un long seller della televisione italiana. Spero che nel 2050 si potranno regalare i cofanetti del Maurizio Costanzo Show come documento, e in mia smemoria. Sempre meglio…
Il rapporto di Maurizio Costanzo con il potere
Maurizio Costanzo si considera un uomo di potere? Lui risponde con sincerità: "Spero di essere rimasto intatto dentro. Non ho mai valicato il limite del Marchese del Grillo".
Certo, per gestire il potere occorre una dose di cattiveria. Quella ce l’ho e credo si veda nelle interviste. Ma la cattiveria è anche rispetto verso l’intervistato. La cattiveria è curiosità, voglia di tirar fuori la verità da chi non vorrebbe dirla. Comunque, all’inizio il potere è euforizzante. Ora il mio rapporto si è molto ridimensionato: il vero potere è diventato la salute. Pensiamo alla pandemia, alle quarantene, ai lockdown.
Il messaggio a Maria De Filippi
Il rapporto con le donne è stato sempre pieno di alti e bassi fino a Maria De Filippi. Non fa menzione di altre donne nel libro, ma parla comunque di adulterio e di rapporti:
A distanza di anni tante storie appaiono incomprensibili: si capisce perché ci si lascia, meno perché ci si era messi insieme. Me ne rendo conto quando, sempre più raramente, ripenso ai miei trascorsi sentimentali.
E su Maria De Filippi osserva: "Vivere per me è Maria".