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Matilde Gioli: “Vorrei dei figli, è triste che anche i miei colleghi mi dicano di aspettare”

Matide Gioli si è raccontata in una lunga intervista in cui ha parlato del suo lavoro, della popolarità ma anche dell’equilibrio trovato in questi anni grazie all’amore e alla passione per i cavalli. Tra i progetti futuri non esclude il matrimonio con il suo Alessandro e, magari, dei figli.
A cura di Ilaria Costabile
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Da quando interpreta la dottoressa Giulia Giordano in Doc-Nelle tue mani, di cui sta girando la terza stagione, la popolarità di Matilde Gioli è esplosa in poco tempo, sebbene avesse già interpretato diversi ruoli sia al cinema, dove ha iniziato con Paolo Virzì, che in televisione. Ora, che sono ormai dieci anni che lavora nel mondo dello spettacolo, in un'intervista a Vanity Fair racconta di aver trovato un suo equilibrio e di essere pronta a dare una svolta alla sua vita, anche o forse soprattutto, nel suo privato: "Ho semplicemente trovato il mio centro. E non è il lavoro". 

L'equitazione, la cura per la sua autostima

Alla domanda su come ci sia riuscita lei risponde parlando dei suoi punti di riferimento: "Il mio stallone di nome Nadador, l’uomo della mia vita di nome Alessandro, e certe nubi dentro che non sono sparite ma adesso sono meno cariche di pioggia". L'attrice racconta come le nubi di cui parla siano state sempre presenti nella sua vita: "È dall’adolescenza che tengo a bada il senso di inferiorità, il tarlo di valere meno degli altri. Ci sono stati momenti in cui quel tarlo ha scavato gallerie e momenti in cui si è limitato a piccoli fori". La vera tranquillità, però, è arrivata inaspettatamente con l'equitazione:

Tutto è iniziato con i Moschettieri del Re. Io non avevo mai cavalcato prima, forse una volta un pony da piccola. Siccome non volevo usare la controfigura, e in più avvertivo un certo richiamo verso quel mondo, ho iniziato a frequentare un maneggio per imparare almeno le tre andature che mi sarebbero servite per la parte. La sera tornavo a casa con addosso l’odore del fieno e una pace che non avevo da tempo, dalla morte di mio papà, che un tumore si è portato via mentre giravo con Virzì. Lì per lì non credevo però che il merito fosse dei cavalli. Mi dicevo: “Si vede che, dopo tanta terapia, all’improvviso scatta il clic e si sta meglio”. Finite le riprese, smesso di frequentare il maneggio, la pace è svanita. Ma ormai non potevo più rinunciarci.

Matilde Gioli a cavallo, fonte Instagram
Matilde Gioli a cavallo, fonte Instagram

L'incontro con il compagno Alessandro Marcucci

Grazie a quella che poi è diventata la sua passione, Matilde Gioli ha conosciuto Alessandro Marcucci, il suo compagno, di cui dice candidamente: "È l’uomo della mia vita". L'attrice, quindi, racconta:

Era il 2021, vivevo ancora a Milano e stavo a Roma per le riprese di Doc 2, un weekend ero troppo stanca per tornare a casa e andare al mio solito maneggio. Volevo comunque montare. Ho cercato su Google un posto nelle vicinanze e chiamato il primo risultato che mi è apparso. Mi ha risposto lui: “Oggi c’è una passeggiata alle 11”. Mi sono presentata da sola. Non sapeva chi fossi, glielo hanno detto i suoi collaboratori. È stato amore a prima vista. Ho dovuto fare io il primo passo. E il primo bacio è arrivato dopo un mese.

Matilde Gioli e il compagno Alessandro Marcucci
Matilde Gioli e il compagno Alessandro Marcucci

L'idea del matrimonio e della maternità

Nonostante ci fossero state voci di un allontanamento, i due stanno vivendo la loro storia senza clamore, dal momento che Marcucci non fa parte del mondo dello spettacolo e non ha intenzione di entrarci molto in contatto: "Per lui pubblico troppo anche adesso" confessa l'attrice. Alla domanda fatidica sul possibile matrimonio, Gioli risponde: "Sono pronta a fare io la proposta di matrimonio se non me la farà presto Ale. Sto temporeggiando perché è criptico e non vorrei privarlo di un gesto a cui tiene". Per quanto riguarda, poi, la questione di futuri figli, l'attrice dice non la accantona, ma rivela che spesso le è stato consigliato di procrastinare questa scelta:

Apriamolo, sono pronta anche per loro. Ho un senso materno fortissimo da quando, fin da ragazzina, mi prendevo cura dei miei due fratelli più piccoli. Non mi tirerei indietro nemmeno di fronte a un’adozione. Grazie al mio lavoro sono indipendente e voglio continuare a esserlo. La cosa triste è che, quando affronto l’argomento figli con amici e colleghi, nel 90% dei casi il consiglio è di lasciar perdere, di aspettare. È frustrante questo mood.

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