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Massimo Ranieri: “Da soli non si sta bene, mi manca avere un’anima accanto”, poi ricorda Toto Cutugno

Massimo Ranieri ha rilasciato un’intensa intervista a Verissimo. A Silvia Toffanin ha confidato il prezzo del successo.
A cura di Daniela Seclì
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Massimo Ranieri ricorda commosso Toto Cutugno
Massimo Ranieri ricorda commosso Toto Cutugno
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Da giovedì 14 settembre, Massimo Ranieri andrà in onda su Canale5 con la fiction "La voce che hai dentro", dove interpreta il protagonista Michele Ferrara. L'artista si è raccontato in un'intervista rilasciata a Verissimo:

Questa fiction mi piace proprio tanto. È giallo-rosa, come amo definirla, c'è il rosa della famiglia, ma anche il giallo di questo uomo, Michele, che lo vediamo uscire dal carcere dopo avere scontato 10 anni di galera per l'assassinio di suo padre. Ciò che vuole ardentemente fare è ricucire, rimettere insieme i cocci di questo vaso che si è rotto.

Gioie e dolori di una vita di successo

Silvia Toffanin ha chiesto a Massimo Ranieri come faccia a essere sempre sulla cresta dell'onda. L'artista, ricorrendo a una citazione di Totò, ha spiegato di ritenersi "un operaio dello spettacolo". Ha ringraziato coloro che gli hanno dato concretamente la possibilità di sperimentare varie sfaccettature artistiche. Tuttavia, ha ammesso che una carriera tanto splendente ha anche avuto un caro prezzo: "Ho pagato in affetti, in amori, però fa parte del gioco. Continuo a pagare, è una "dannazione"? Accettiamola così. Non possono essere tutte rose, le spine ci sono. Va bene, fa parte del gioco". Ha lasciato la sua famiglia quando aveva 17 anni: "Sono stato strappato ai miei genitori, ai miei fratelli, sorelle. Questo è già un prezzo molto alto. Ti ritrovi solo a Roma, a 17 anni, in una stanza". Dunque, ha fatto una lunga riflessione sulla solitudine con la quale si è ritrovato a dover convivere:

C'è una canzone che si chiama Soli si muore. Soli non si sta bene, parliamoci chiaro. Inevitabilmente, ti manca un'anima accanto, una persona che ti dà un consiglio, che ti dà una carezza, che ti accoglie quando rientri a casa. Io mi sono ritrovato per anni a parlare con il muro. Me le facevo da solo le domande. Queste sono le cose che si pagano. Poi, non avere una mia famiglia, ma quella è stata una scelta. Mi sono sempre detto: "Non fare sciocchezze perché la famiglia è una cosa importante, quando avrai voglia di farlo sii onesto come lo sei stato nella tua carriera e vita artistica". Quando mi chiedo se voglio fare questo passo, mi guardo allo specchio e mi dico: "Sei certo? Devi esserne sicuro, non è roba con cui si scherza, si parla di cuori, mente, anima, non di una canzone". Prima di fare un passo del genere ho sempre aspettato. Si dice mai dire mai, sicuramente lo spero, me lo auguro, lo desidero, anche perché non sono più un ragazzino, Silvia, ho 72 anni. E certe decisioni vanno prese con serietà e discernimento.

Massimo Ranieri ricorda commosso Toto Cutugno

Massimo Ranieri, poi, ha ricordato Toto Cutugno, l'artista si è spento a 80 anni lo scorso 22 agosto. Ranieri è apparso visibilmente commosso:

Toto era tanta roba. Uomo di una onestà, signorilità, un grande uomo, come cantautore lo conosciamo tutti. Per me è stato veramente un onore conoscerlo, di una gentilezza, di una signorilità, raramente riscontrabile in altre persone nella mia vita. Non aveva peli sulla lingua. Persona meravigliosa. Meraviglioso Toto, gentile, carino, dolce, perbene, onesto, elegante. Grazie Toto per tutto quello che ci hai e mi hai lasciato.

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