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Massimo Lopez critica l’approccio della TV alla comicità: “Devi far ridere in 10 secondi o si annoiano”

Massimo Lopez non ha dubbi: “La televisione è davvero tanto cambiata. La comicità è diventata una cosa da TikTok: in dieci secondi devi far ridere, già in tre minuti in video la gente si annoia”.
A cura di Daniela Seclì
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Massimo Lopez si è raccontato in un'intervista rilasciata a Silvia M. C. Senette per il Corriere del Trentino. L'attore ha ricordato Anna Marchesini, scomparsa il 30 luglio 2016. Poi, ha parlato di come è cambiato l'approccio alla comicità negli anni. Mentre un tempo, i comici avevano ampio spazio in TV, ora vengono interpellati solo per riempire pochi minuti.

Massimo Lopez e come è cambiata la comicità in TV

Quando è stato chiesto a Massimo Lopez se ci sia all'orizzonte la possibilità di un ritorno in TV, l'attore ha spiegato che oggi è diventato arduo per un comico, avere lo spazio che meriterebbe: "La televisione è davvero tanto cambiata. Puoi fare due puntate, l'ospite, ma la comicità è diventata una cosa da TikTok: in dieci secondi devi far ridere, già in tre minuti in video la gente si annoia". E ha continuato:

Andare in televisione prima era veramente motivante; oggi se ci chiedono di riempire uno spazio in TV rimaniamo perplessi. Cosa andiamo a fare? A che ora? Per chi? È tutto troppo difficile.

Così, ha svelato che insieme ad Anna Marchesini e Tullio Solenghi avevano pensato di proporre la rivisitazione dell'Odissea, nello stile della loro divertentissima serie su I Promessi Sposi: "Ci hanno chiesto: "Quanti giorni vi servono?". Giorni? Servivano mesi. Ci hanno risposto: "Non esistono più questi budget". Allora noi abbiamo dato una stretta di mano al dirigente decidendo di lasciare un bel ricordo al pubblico con quello che avevamo fatto anni prima. In televisione oggi andiamo come ospiti, ma un progetto televisivo non c'è. Almeno per ora".

Il ricordo di Anna Marchesini

Massimo Lopez ha parlato anche dell'amatissima Anna Marchesini e dell'eredità lasciata a coloro che oggi fanno il suo stesso mestiere: "Oggi molte donne dello spettacolo attingono al suo esempio: la stessa Virginia Raffaele me lo ha confessato". Ha ricordato quanto fosse pignola nel suo lavoro e i pomeriggi passati insieme a ridere e a creare la perfetta situazione comica:

Ricordo una ricerca minuziosa, scientifica, non tanto della battuta ma piuttosto della situazione comica. Passavamo giornate, mesi interi a casa mia sul divano a scrivere e a morire dal ridere. C'era grande pignoleria da parte sua, Anna voleva avere mille spiegazioni sul perché quella gag dovesse funzionare secondo noi. Molte volte succedeva che la si distruggesse, poi, questa battuta meravigliosa perché per lei creare ironia significava sudarci, faticare, e quando la cosa nasceva senza fatica le veniva il senso di colpa. Abbiamo avuto un rapporto a tre straordinario, magico, senza invidie e molto vero anche nel privato. E questo ha mantenuto vivo il rapporto artistico.

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