Massimo Ambrosini: “Mio figlio di 2 anni ha il diabete di tipo 1, non c’è cura a questa malattia”
Il calciatore Massimo Ambrosini e la moglie Paola Angelini, sono stati ospiti della puntata di Verissimo trasmessa sabato 1 aprile. La coppia sta attraversando un momento delicato. Il figlio minore, Alessandro, che ha solo due anni e mezzo, sta affrontando la malattia: diabete di tipo 1. La vita della coppia è stata stravolta dall'accaduto.
Massimo Ambrosini parla della malattia del figlio
Massimo Ambrosini ha raccontato che, pochi mesi dopo il compimento dei due anni, purtroppo è arrivata la diagnosi per il bambino: "All'età di due anni e pochi mesi, ha esordito – si dice così – con il diabete di tipo 1. Una malattia complicata. La nostra vita è cambiata. Non c'è una cura definitiva. C'è un modo per gestirla, attraverso microinfusori che permettono di iniettare l'insulina, mio figlio vive grazie a questo tipo di tecnologia, perché chi ha il diabete di tipo 1 non ha modo di produrre insulina".
Paola Angelini racconta la corsa in ospedale e la diagnosi
Paola Angelini, moglie di Massimo Ambrosini, ha rimarcato quanto all'inizio sia stato difficile per loro fare i conti con la malattia del figlio: "È stato difficile. È come se attraversassi la strada sulle strisce e, quando meno te lo aspetti, un camion ti prende in pieno. Però, si trova il modo". Ha raccontato, poi, come è arrivata la diagnosi:
Quando siamo arrivati in ospedale, continuavano a chiedermi come avessi fatto a capirlo. La cosa più brutta è che quando sono così piccoli è difficile riconoscere i sintomi, alcuni arrivano in ospedale che stanno già molto male. Alessandro ha iniziato a bere tanto. Un giorno, Massimo mi dice: "Guarda che Alessandro è dimagrito". Pensavo che semplicemente stesse crescendo. Poi, me lo ha detto anche il nostro tato. Quando me l'ha detto lui, mi è venuto il panico. Ho controllato il livello di glucosio e i valori erano sballatissimi. La pediatra mi ha detto che dovevo correre in farmacia a fare il pungidito. E i valori erano altissimi. Sono corsa a casa, ho preparato la borsa, siamo andati in ospedale e da lì è iniziato tutto. Nel giro di un'ora, Ale aveva già tutte le sue macchine attaccate.
Massimo Ambrosini ha commentato: "La diagnosi è stata istantanea. Ho avuto un attimo di smarrimento". E ha continuato: "Come sta lui? Lui sta benissimo, non è una malattia che dà deficit psicologici o motori. I diabetici vivono normalmente. La problematica a lungo termine è che una cattiva gestione delle glicemie, usura velocemente il nostro corpo. I malati di diabete tendono, più avanti vanno con l'età, ad avere problemi di vario genere e un'aspettativa di vita sensibilmente inferiore". Paola Angelini ha concluso:
La frase più brutta che ci è stata detta è che è una malattia che si può gestire, si vive grazie all'insulina, però non è guaribile. È cronica, per sempre. Adesso è obbligatoria la macchinetta, questo microinfusore dà la possibilità al paziente di tenere costantemente a bada la glicemia. Alessandro fa una vita normale, ma limitata. Limitata nella libertà fisica, pieno di macchinette, limitato quando gioca con i fratelli, va facilmente in ipoglicemia se fa tanta attività fisica.