Martina Colombari su Alain Delon: “Mi incoronò Miss Italia e feci una gaffe con lui, ero solo una ragazzina”
Quando venne incoronata Miss Italia c'era Alain Delon come presidente di giuria. Di quella sera del 7 settembre 1991, Martina Colombari serba ancora il ricordo e racconta quel momento in un'intervista rilasciata al Corriere di Bologna. Sul suo profilo Instagram ha condiviso il video della premiazione a cui seguì un valzer sulle note del Gattopardo. Nella descrizione del post scrive: "In queste immagini, confusa ed enormemente emozionata, a soli 16 anni, incoronata da Alain Delon. Ci ha lasciato un genio senza tempo".
Martina Colombari: "Delon sbagliò e mi infilò la fascia al contrario"
Martina Colombari ricorda la sera della sua premiazione come Miss Italia come un momento particolarmente concitato. Non si aspettava di venire eletta. A posizionarle la corona sul capo fu il divo Alan Delon, che all'epoca aveva 56 anni. "Delon si sbagliò e mi infilò la fascia al contrario e mi posò la corona un po' di sbieco sulla testa e mi diede lo scettro dicendomi con il suo accento francese: "Sei la più bella d'Italia" – racconta Colombari – Fabrizio Frizzi intervenne e mi sistemò prima che Delon mi conducesse in un valzer sulle note del Gattopardo, alla fine mi diede un buffetto affettuoso, come può fare uno zio, un papà. Io ero completamente in tilt".
"Feci un'uscita da ragazzina ingenua, senza troppi filtri"
L'emozione della sera venne parzialmente oscurata da una polemica che si scatenò durante la conferenza stampa. Racconta Marina Colombari:
Ero una ragazzina che affrontava la sua prima conferenza stampa dopo essere stata eletta Miss Italia, mettiamoci anche che, a quel tempo non ero molto diplomatica e dichiarai che avrei preferito Anthony, il figlio di Alain. Da lì nacque una querelle su quanto io non fossi stata in grado di godere di un momento così unico, con un personaggio così importante. Era stata solo l'uscita di una ragazzina ingenua, senza troppi filtri.
L'attore, però, non se la prese e alla cena di gala fu premuroso nei suoi confronti: "Aveva visto che ero un po' a disagio: mi trovavo al centro dell'attenzione di tutti per la prima volta". Spiega, poi, che nel post in cui gli ha reso omaggio lo ha descritto come "un genio" per via del suo incredibile talento: "Era molto charmant, con questi occhi che ti ipnotizzavano. Aveva dei modi da vero gentiluomo e poi si portava dietro il suo carico di professionalità, di bravura attoriale". Da quella sera non si sono mai più incontrati: "Però ho interpretato a teatro con Corradi Tedeschi “Montagne russe”, una pièce francese divertentissima e al contempo riflessiva e difficile, scritta proprio per Alain Delon e Astrid Veillon".