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Marisa Laurito: “La Rai di oggi è totalmente distrutta. Stefano De Martino? Non è Renzo Arbore”

Marisa Laurito è pronta alla sua quarta stagione da direttrice del Teatro Trianon: “Senza fondi e con grandi sacrifici”. Le critiche alla Rai odierna: “Totalmente distrutta, ma non lo dico io perché si può ben vedere”. Il rifiuto del paragone tra Arbore e De Martino: “Renzo ha inventato cose che non esistevano prima”. La scelta di non avere figli: “Non ho mai avuto il tempo e la persona giusta. Per farli bisognerebbe superare un esame”.
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Marisa Laurito si prepara a inaugurare la quarta stagione alla direzione artistica del Teatro Trianon Viviani, simbolo della Canzone Napoletana nonostante le difficoltà finanziarie legate soprattutto ai ritardi dei Fondi per il Sud. A Fanpage.it, il racconto di come con determinazione e passione, è riuscita a mettere insieme un cartellone ricco, aprendo con una serata d'onore dedicata a Peppino Di Capri con tanti ospiti come Christian De Sica e Lina Sastri: "È molto meglio omaggiare le persone quando sono in vita che quando non ci sono più. Anche io del resto voglio fare una festa per me prima di morire, che quando uno se ne va non vede più niente".

Marisa Laurito non ha esitato a criticare la Rai odierna: "Totalmente distrutta, ma non lo dico io perché si può ben vedere". Rifiuta il paragone tra Stefano De Martino e Renzo Arbore, difendendo l'originalità e l'innovazione del suo storico compagno d'arte: "Lo stesso De Martino ha detto di aver copiato pari pari le trasmissioni di Arbore". L'attrice e direttrice artistica rivela anche le sue scelte personali, come quella di non avere figli per dedicarsi completamente alla carriera: "Per farli bisognerebbe superare un esame".

Marisa Laurito con Renzo Arbore
Marisa Laurito con Renzo Arbore

Marisa Laurito, la prossima sarà la quarta stagione alla direzione del Teatro Trianon. 

Sì, per adesso abbiamo presentato solamente la prima parte della stagione, fino a dicembre. È stato un anno particolare a causa dei fondi regionali che sono mancati – arriveranno ma non sono ancora arrivati – nonostante questo siamo riusciti a chiudere un bel cartellone.

Si parte con una serata d’onore per Peppino Di Capri. 

Peppino Di Capri è una colonna della musica italiana. Lo festeggiamo in un gala di inaugurazione che vedrà la partecipazione di tanti amici come Christian De Sica, Lina Sastri, Eugenio Bennato, Peppe Barra e tanti altri. Quest’anno festeggiamo anche Angela Luce. È molto meglio omaggiare le persone quando sono in vita che quando non ci sono più. Anche io del resto voglio fare una festa per me prima di morire, che quando uno se ne va non vede più niente.

Come si allestisce un cartellone senza aiuti? 

Tutto questo si fa con meno e con i sacrifici di quelli che operano in questo settore. Quest’anno non ha potuto operare la Campania dei Festival, non ha potuto operare Ravello e mi chiedo dove vogliamo arrivare. Io non voglio fare polemica, ma voglio solo che le cose vadano come devono. La Campania aveva pieno diritto ai fondi tanto che il Presidente De Luca ha fatto ricorso e ha vinto. Evidentemente, c’è qualcuno che vuole depauperare la Regione o comunque infliggere penalità a un Presidente che lavora e che fa comunque tante cose.

Ha sentito il Ministro Sangiuliano sulla questione? 

No, ma chiedo aiuto al Ministro Sangiuliano perché il Teatro Trianon è il teatro della canzone napoletana. Il nostro è un valore enorme che andrebbe cautelato, mantenuto e coltivato. Purtroppo, però, il Teatro Trianon è la Cenerentola dei teatri d’Italia. Abbiamo un fondo ridicolo e nonostante tutto abbiamo avuto nomi enormi per la passione che ho per questo lavoro, per la stima che ho da parte di artisti e di amici che sono sempre venuti a fare spettacolo venendomi incontro. Mi aspettavo un minimo di aiuto, non lo abbiamo avuto, speriamo che si ricordano di noi.

Cosa ne pensa della Rai? 

La Rai di oggi è totalmente distrutta, ma non lo dico io perché si può ben vedere. Tutti i grandi protagonisti o se ne sono andati o li hanno mandati via. La Rai è sempre stata presa dal Governo in carica, però negli anni passati lavoravano tutti quelli che erano molto bravi. I funzionari non erano legati a uno schema unicamente politico, ma all’azienda e la facevano funzionare. Oggi, purtroppo, non è così.

Non voglio farle la solita domanda su Renzo Arbore, piuttosto allargo il campo rischiando la provocazione: oggi sono in molti a rivedere le sue lezioni e il suo stile in Stefano De Martino. È d’accordo? 

Assolutamente no. Arbore è stato – ed è – uno showman che ha inventato generi televisivi che non esistevano. È stato quindi un grande autore, poi un grande conduttore e poi un musicista. Dopo “Quelli della notte” ci sono stati tantissimi che hanno detto: “Questo è sul genere di Quelli della notte”. Lo stesso De Martino ha detto di aver copiato pari pari le trasmissioni di Arbore. Copiare è una cosa, copiare male è ancora un’altra cosa. Fare nuove trasmissioni ex novo, mettendo in piedi formule nuove, efficienti, divertenti, mai volgari è tutt’altro affare. Ma lo dico non avendo niente nei confronti di Stefano che è un ragazzo bravo, simpatico, moderato anche ambizioso.

Il primo incontro tra Stefano De Martino e Renzo Arbore a Domenica In Show (Maggio 2022)
Il primo incontro tra Stefano De Martino e Renzo Arbore a Domenica In Show (Maggio 2022)

È vero che non ha voluto avere figli perché sapeva di non poter dedicare loro abbastanza tempo? 

Sì, la mia scelta di non fare figli è dovuta al fatto che io non potevo occuparmene. Quando ero giovane, non avevo né soldi né un uomo che mi desse la sicurezza di fare il padre. Quando sono diventata famosa, avevo i soldi ma non avevo il tempo e comunque mancava l’uomo che mi desse la sicurezza. I figli vanno cresciuti insieme, attraverso un maschile e un femminile con una responsabilità condivisa, un’assistenza piena e completa. I figli vanno assistiti. Sa che le dico? Io farei fare un esame a chi vuole avere figli.

Lo sa che adesso le daranno tutti addosso? 

Ma guardi, per l’adozione ci sono una marea di esami da fare e superare, tutte cose giuste da fare perché bisogna sapere i bambini dove vanno. Eppure mi chiedo come mai non si fanno esami alle coppie che vogliono mettere al mondo un figlio e sono totalmente irresponsabili. La cronaca è zeppa: bambini che cadono da un secondo piano, bambini portati in motocicletta senza casco oppure attaccati alla prua di una barca. Ci sono molti bambini e ragazzi allo sbando, diseducati, maleducati. Il discorso è molto ampio, eppure molti problemi partono tutti da qui.

Lei non è mai sparita di scena, però nell’ultimo triennio ha recuperato un po’ di presenza nella serialità televisiva. Penso a Mina Settembre e Studio Battaglia. C’è una rinnovata attenzione nei suoi confronti? 

No, c’è un discorso molto più pratico. Faccio tutto quello che mi va di fare e oggi posso decidere pienamente di scegliere quello che ritengo adatto a me. Mi chiamano spesso per fare cose che non mi piacciono e io le rifiuto, tutto qua. Tutto quello che vede è parte di una proposta che mi ha convinta pienamente. Sono felicissima di averle fatte perché appartengono a quel genere di spettacolo che io amo: uno spettacolo elegante, senza volgarità, anche divertente. Mi auguro che me ne propongano sempre di più, perché questo genere di cose le faccio molto volentieri.

Marisa Laurito con Serena Rossi nella serie tv Mina Settembre.
Marisa Laurito con Serena Rossi nella serie tv Mina Settembre.

Su Instagram invita i follower a ribellarsi contro la guerra. 

Invito da sempre tutti a fare appelli che riguardano la guerra. Sono certa che non determineranno il cessate il fuoco, ma se tutti davvero si ribellassero a questo andamento aggressivo deciso solo da un certo tipo di politica, forse si capirebbe che la massa non vuole la guerra. Le spese per armare le nazioni, del resto, sono enormi. Parliamo di migliaia di migliaia di migliaia di miliardi. Come mai, ogni Paese, spende miliardi per avere cinquantamila bombe e distruggere il mondo, quando dovremmo invece spendere per il progresso delle persone, per migliorare la vita delle persone?

In apertura ha detto che le piacerebbe celebrare se stessa in vita. Facciamo un canovaccio: chi invitiamo? 

Una marea di gente. Per la verità, un galà per i quarant’anni di carriera me lo sono regalato già. Eravamo al Sistina e c’erano tutti: Gigi Proietti, Renzo Arbore, Lina Wertmüller, Piero Tosi, Mariangela Melato, Luciano De Crescenzo, Piera Degli Esposti, Gino Landi, Fiorello. Sto sicuramente dimenticando molti nomi, ma erano tutti a festeggiare con me. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, molti di questi non ci sono più. Erano tutti amici carissimi, ma ci sono quelli nuovi e li inviterei tutti di nuovo, come i giovani cantautori a cui ho dato casa al Trianon – Tommaso Primo, Flo, Giovanni Block, Fiorenza Calogero, Dario Sansone, Roberto Colella – ragazzi che sono il futuro della canzone napoletana.

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