Marco Bellavia: “Non pensavo di vivere un disagio simile, la gente ti allontana perché non sei utile”
Quanto è successo a Marco Bellavia nella casa del Grande Fratello Vip è diventato in poco tempo un caso mediatico, di cui si è parlato e si sta parlando da settimane. L'ex gieffino ha rilasciato un'intervista al settimanale Chi, nella quale parla di ciò che gli è accaduto e ha spiegato che non pensava di poter vivere un disagio simile, come già gli era capitato in passato, ma che ora sta bene e il suo intento era proprio quello di parlarne: "Spero che la mia storia sia d'esempio. La gente mi ferma parlando dei propri dolori".
Cosa è successo a Marco Bellavia nella Casa
Eppure, a quello che si è verificato all'interno della casa più spiata d'Italia, nessuno ha dato un vero e proprio nome, Marco Bellavia le ha definite crisi depressive, attacchi di ansia, per poi entrare nel dettaglio e spiegare non solo cosa avesse provato in quei momenti, ma anche perché ritiene che i suoi coinquilini si siano allontanati:
Sono tutte facce di un disagio che si è deciso di scomporre, ma il problema iniziale è sempre lo stesso: paure nascoste, mancanze, fragilità, insicurezze, scelte sbagliate. Il disagio, che sia sulla sessualità, sull’aspetto fisico, sulla percezione di sé, è lo stesso. Non c’è paura a dire “sto male”, è che la gente non ascolta perché stanno male tutti. Dopo il Covid, la guerra, il pericolo atomico, come si fa a restare sereni? Siamo terrorizzati, quante sono le persone equilibrate? Come diceva Signorini in tv citando Carl Jung: “Mostratemi un individuo sano di mente e lo curerò per voi”». La gente ti isola quando non puoi esserle d’aiuto.
La prima crisi diversi anni fa
Un malessere che aveva vissuto anche in passato, quando si è ritrovato a fare i conti con la fine di una storia importante, nella quale aveva investito e dalla quale è nato suo figlio Filippo. Dopo quel momento, Bellavia ha sentito che la sua vita, già radicalmente cambiata dagli anni d'oro della tv, era cambiata in maniera inesorabile. Ma è statala presenza di suo figlioa dargli la forza di continuare e andare avanti:
È stato il mio punto di riferimento in questo mio percorso di vita che è come un puzzle che ha il suo volto. Quando mi sono lasciato con sua mamma ho vissuto il fallimento e mi sono fatto delle domande. Mi sono detto: “A cosa serve la mia vita?”. E mi sono dato la risposta: “A crescere mio figlio”. Ho fatto cose belle, ho fatto un bel lavoro che la gente ricorda. Nel 2007 ho ricominciato a studiare e lo sto facendo di nuovo, proprio per rispondere alle domande di tutti.
Il successo in tv e la storia con Paola Barale
Tra vita privata e lavoro, però, non c'è mai stata una grande differenza di approccio: "Il mio punto debole nel lavoro è stata la sensibilità e io mi sono difeso sorridendo e cercando di mantenere un distacco, mi paravo dietro a questo muro per nascondere le mie debolezze", fin quando non emergeva la necessità di farsi valere, davanti alla quale Bellavia non si è mai tirato indietro, a costo di far emergere la parte più oscura di sé: "Ma poi, quando mi sentivo penalizzato o messo da parte, reagivo in modo aggressivo. A Mediaset, ai tempi, ho litigato con tutti, persino con i dirigenti: giocavamo a calcio insieme e a volte ci si scontrava durante le partite". Gli anni del lavoro a Mediaset, però, come racconta alla rivista, furono proficui, visto il successo riscosso dalla sua presenza in tv:
In quegli anni per me era impossibile non montarsi la testa. Ho fatto disastri. Prima di Love me Licia non mi conosceva nessuno, dopo avevo 500 ragazzine sotto casa. Eravamo famosi come Eros Ramazzotti, come Gianni Morandi. Con i Bee Hive (il gruppo musicale del telefilm, ndr) riempivamo i palazzetti. Sono andato al concerto degli Spandau Ballet e, quando alcune ragazze mi hanno riconosciuto, è partito un boato: sono dovuti intervenire i poliziotti per portarmi al sicuro, è successo il finimondo.
Il successo e anche il lavorare nella stessa azienda lo portò a conoscere Paola Barale, con cui nacque una bella storia d'amore: "Lei lavorava a La ruota della fortuna, io a Bim bum bam. Eravamo belli. Dopo tre anni è finita perché eravamo giovani, dovevamo fare le nostre esperienze. Dicevano che mi avesse lasciato perché era diventata più famosa di me, ma non era così. Avremmo dovuto anche sposarci, io le ho regalato un anello e lei mi ha regalato una Harley-Davidson. Poi ha sposato Gianni Sperti".