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Maccio Capatonda: “Sembro stron*o, ma sono fragile. Perdere i capelli a 14 anni per me è stato un trauma”

Maccio Capatonda sulla serie Sconfort Zone: “Non è stato facile mettere a nudo le mie fragilità, ma ho scelto di liberarmi come se non avessi più niente da perdere”.
A cura di Daniela Seclì
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Maccio Capatonda, all'anagrafe Marcello Macchia, ha rilasciato una lunga intervista a AdnKronos in cui ha parlato della serie Sconfort Zone disponibile su Prime Video. Per la prima volta, il comico ha messo da parte i personaggi che gli hanno dato la notorietà e si è raccontato senza maschere. Per lui non è stato facile.

Maccio Capatonda racconta le sue fragilità

Maccio Capatonda non ha nascosto le difficoltà vissute mentre lavorava alla creazione della serie. Ha dovuto fare i conti con le sue fragilità, senza poter più contare sulla protezione della maschera di uno dei suoi personaggi:

Non è stato facile mettere a nudo le mie fragilità, ma ho scelto di liberarmi come se non avessi più niente da perdere. Ho sentito il bisogno di far conoscere al pubblico la mia persona senza maschere, non lo avevo mai fatto e mi è piaciuto. […] È stata come una seduta dall'analista perché ho scoperto lati inediti di me stesso.

Le mancanze e i disagi dell'infanzia

Marcello Macchia ha continuato: "Dalla serie sembra che io sia un po' un bambino capriccioso e anche un po' str**zo, però tutto questo deriva da una serie di mancanze dell'infanzia". Nel corso dell'intervista ha raccontato che nonostante possa sembrare sicuro di sé, in realtà è sempre stato caratterizzato da una certa timidezza. Proprio da quella sensazione è nato il personaggio di Maccio Capatonda:

Quando ero piccolo ho vissuto dei disagi, ero un po' asociale. Con le ragazze ero timido ed ho subito delle piccole delusioni d'amore e poi la perdita dei capelli a 14 anni per me è stato un trauma, questo è un complesso che mi sono portato fino ai 23 anni.

Così, ha provato a evadere dalla realtà: "Sono evaso dalla realtà buttandomi nella digitalizzazione del reale perché mi dava dei dolori". Ed è nata l'idea del personaggio di Maccio Capatonda che gli ha dato la notorietà.

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