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L’ultima intervista di Francesco Nuti, prima dell’incidente, a Giuseppe Cruciani: era il 2006

Il 12 maggio del 2006, Francesco Nuti viene intervistato da “VivaVoce”, programma di Radio24. Dall’altra parte, a condurre la trasmissione, c’è Giuseppe Cruciani. Il regista sembra non essere in condizione di proseguire. Sarà l’ultima intervista rilasciata prima dell’incidente domestico che ne ha poi segnato il resto della vita. Il giornalista de La Zanzara a Fanpage.it: “Se avessi saputo che era in quelle condizioni, non l’avrei mai fatta”.
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Il 12 maggio del 2006, Francesco Nuti viene intervistato da "VivaVoce", programma di Radio24. Dall'altra parte, a condurre la trasmissione, c'è Giuseppe Cruciani, al tempo non ancora parte de "La Zanzara", che sarebbe partita solo a settembre. Quella è l'ultima intervista che Francesco Nuti rilascia prima dell'incidente domestico che ne ha poi segnato il resto della vita. Un'intervista che Cruciani portò avanti in maniera complessa: "Che ne dici se riprendiamo la conversazione un altro giorno? Siamo un po' legati forse tutti e due". Fu in quel momento che si palesò pubblicamente il momento più difficile per Francesco Nuti. Di lì a poco, nel settembre 2006 il coma dopo l'incidente domestico. Nel giugno 2008, l'uscita dall'ospedale e la lenta riabilitazione.

Le rivelazioni sulla depressione

In una intervista recente a Fanpage.it, Giuseppe Cruciani ha commentato così quel momento: "Al tempo conducevo in modo tradizionale, ero solo un vigile urbano che dirigeva il traffico. Quella puntata fu abbastanza particolare. Lui era in una condizione precaria e nessuno me l’aveva detto prima. Se avessi saputo che era in quelle condizioni, non l’avrei mai fatta. Buttare giù il telefono, mi sembrava anche irrispettoso". Nel corso dell'intervista, Giuseppe Cruciani provò più volte a interrompere ma il regista voleva restare al telefono. Parlando della sua depressione, Nuti disse: "L'ho combattuta la depressione. Se l'ho superata? Dimmelo te. Tu cosa pensi? Voglio sapere tu cosa ne pensi". 

L'intervista rivelatrice

Riascoltare quell’intervista, col senno del poi, diventa una testimonianza del periodo complicato che stava attraversando Nuti.

Arrivò al microfono in quelle condizioni, con quella voce così impastata. Ripeto, se l’avessi saputo, non lo avrei sottoposto a quella specie di tortura di un’ora. Cercavo di coinvolgerlo come potevo, non sono stato spietato e ho cercato di salvare la situazione. Tutti chiaramente ricordano l'intervista per quella voce che sembrava molto lontana dalla salute.

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