Festival di Sanremo 2025

Lucio Corsi: “Il duetto con Topo Gigio non è una gag, Modugno la sua prima voce. A Sanremo partecipo a modo mio”

Intervistato da Fanpage.it, Lucio Corsi racconta come sta affrontando la sua prima esperienza a Sanremo. L’artista rivela il perché abbia scelto di duettare con Topo Gigio nella serata cover della kermesse canora e il motivo per cui ha deciso di partecipare al Festival.
A cura di Eleonora di Nonno
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"L'elemento della musica, è l'aria" con queste parole Lucio Corsi, intervistato da Fanpage.it, commenta la scelta di cantare Nel blu dipinto di blu nella serata cover a Sanremo. In quest'occasione duetterà con Topo Gigio, una scelta che aveva fatto scalpore ma che l'artista commenta così: "Non è una gag, è un duetto serio. La mia idea si fonda su un senso di musica". Sul palco del Teatro Ariston cerca di sfuggire "all'occhio freddo" delle telecamere per cercare lo sguardo del pubblico: "Guardare le persone in platea mi dà forza, sto affrontando questo Festival come se fosse un live". L'obiettivo del cantante è riuscire a mostrare davvero chi è: "So che c'è un modo per passare da qui rimanendo sé stessi, altri artisti prima di me lo hanno fatto".

Il pezzo che porti a Sanremo è veramente tuo. Unisci Gianni Rodari al glam rock. 

Così come anche il folk, i cantautori italiani, da Flavio Giurato a Lucio Dalla o Ivan Graziani. Mi piace unire cose apparentemente lontane.

Da sempre per le tue canzoni attingi a un campo semantico che è quello della natura. 

È perché sono nato lì, sono nato in mezzo agli alberi dell'ombra, non ai pali della luce. È tutto dentro di me. Sono andato via da casa per cercare di far diventare la musica un lavoro, mi manca la mia terra. Quando posso torno sempre in Maremma e ci resto il più possibile.

È bello vederti in un contesto come quello di Sanremo, che negli ultimi anni è cambiato molto. Perché hai deciso di partecipare?

Si tratta di una battaglia interiore che porto avanti da tanto, volevo provare a proporre qualcosa. Non ho mai escluso di partecipare perché gli artisti che amo sono passati da qui nel loro modo, penso a Vasco Rossi, Enzo Carella, Lucio Dalla. Spero di riuscire a essere me stesso. Sto vivendo tranquillamente questa esperienza, è tutto nuovo, un gran turbinio di cose. Ho una canzone a cui tengo e un duetto che reputo importante. Sono felice.

Ha fatto scalpore l'idea del tuo duetto con Topo Gigio nella serata delle cover. 

Non è una gag, è un duetto serio. La mia idea si fonda su un senso di musica. Topo Gigio in tv esordì con la voce di Domenico Modugno, che fu anche il primo cantautore a vincere il Festival. Nel blu dipinto di blu è la canzone delle canzoni. Quanto volo c'è nei brani di Battisti o di Lucio Dalla? Si tende a fuggire dal terreno perché l'elemento della musica è l'aria, questo accordo non lo vedi. La canzone di Modugno lo spiega perfettamente. Voglio fare in modo di suonare il più possibile nella mia vita. Io e Tommaso (Ottomano, ndr), con cui ho scritto le canzoni del disco, siamo amici da una vita, siamo fratelli. È importante la sua presenza qua. Mi sento a casa quando siamo insieme . L'obiettivo di questo Sanremo è affrontarlo come se fosse uno dei live. Questa è la mentalità con cui voglio salire su quel palco, guardando le persone in platea e cantando per loro, ti danno forza. L'occhio della telecamera è freddo. Dopo questo Sanremo vorrei stare il più a lungo possibile in tour.

Forse tanta gente non ti conosceva, ma hai un repertorio importante. 

Il mio primo EP è uscito nel 2014. Tutti gli anni che sono passati prima di arrivare qui mi sono serviti. Sanremo è anche un modo per imparare qualcosa in più, in modo formativo.

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