Lino Banfi: “Paolo Villaggio un genio cialtrone, oggi il maestro della comicità è Checco Zalone”
Lino Banfi è diventato cittadino onorario di Arma Di Taggia, in provincia di Imperia. L'attore ha accolto con entusiasmo e commozione questo riconoscimento e ha ripercorso alcuni momenti della sua vita che lo legano a quella terra, dalla scuola alberghiera frequentata a Ospedaletti al servizio militare. Poi, ha parlato della sua carriera.
Il genio di Paolo Villaggio nel ricordo di Lino Banfi
Lino Banfi, durante la sua lunga e brillante carriera che lo ha consacrato come uno degli attori più amati dagli italiani, ha avuto modo di lavorare anche con Paolo Villaggio. Mentre riceveva la cittadinanza onoraria, lo ha ricordato come un genio che, grazie al suo lavoro, è riuscito anche a fare accostare molti all'arte della recitazione:
"Paolo Villaggio, con il quale ho girato cinque o sei film, mi è rimasto nel cuore, era un genio cialtrone. Combinava dei casini terribili e con i suoi Fracchia e Fantozzi ha insegnato a molti a recitare".
Lino Banfi ha anche avuto modo di conoscere Totò: "Il fatto di avere conosciuto personalmente Totò, seppure solo per mezz'ora, mi ha dato le stesse sensazioni che mi ha dato giorni fa il Papa, quando ha voluto vedermi per farmi gli auguri per i 60 anni di matrimonio".
Il futuro della comicità è Checco Zalone
Lino Banfi ritiene di avere aperto un sentiero alla comicità made in Puglia. Secondo lui oggi il vero maestro della comicità è Checco Zalone:
"Checco Zalone dice che sono un suo maestro e che si inginocchia quando mi vede, ma ora è lui un grande maestro, perché incassa davvero tanti soldi ed è protagonista di una comicità nuova. Io ho aperto un sentiero alla comicità pugliese, che prima non esisteva, perché a differenza dei napoletani e dei siciliani non abbiamo alcuna tradizione teatrale: ma se con Banfi si è creata, adesso continuerà".