L’avvocata di Selvaggia Lucarelli: “Temo per la sua incolumità, abbiamo denunciato Corona già otto volte”

Dopo i momenti di tensione con Massimiliano Zassolo alla presentazione del libro di Serena Mazzini, Selvaggia Lucarelli è finita al centro di un'ondata di odio "basata sulla circolazione di notizie false nei suoi confronti". A spiegarlo è la sua avvocata penalista, Barbara Indovina, in un'intervista al Corriere: "Riceve messaggi di morte ogni giorno, temo per la sua incolumità".
Le parole di Barbara Indovina, avvocata di Selvaggia Lucarelli
Dopo il botta e risposta con Corona per l'esibizione nel suo spettacolo Gurulandia e la discussione con Massimiliano Zossolo alla presentazione del libro di Serena Mazzini, alla quale partecipava come moderatrice, Selvaggia Lucarelli è stata vittima di minacce e insulti sui social. Ma non solo: "Riceve minacce di morte quotidiane da parte di soggetti che si trincerano dietro l’anonimato dei social. Quest’ondata di odio nasce da un clima che si basa su notizie false, diffuse da soggetti con un enorme seguito". Sono queste le parole di Barbara Indovina, l'avvocata che da tre anni la assiste.
La legale era presente alla presentazione del libro di Mazzini, durante la quale c'è stata una discussione tra Lucarelli e Zossolo della pagina “Welcome to favelas”: "Ha posto all’autrice del libro domande sul caso della ristoratrice Giovanna Pedretti che nulla c’entravano con la presentazione del libro, tra l’altro pur sapendo che c’è stata un’indagine da parte della procura di Lodi che ha archiviato il caso non ravvisando alcun coinvolgimento da parte di alcuno in relazione a quel tragico avvenimento". L'intento dell'uomo, a sua detta, sarebbe stato quello di filmare il momento della reazione della giornalista alle sue provocazioni. Il motivo? "Zossolo non le ha mai perdonato il fatto che lei, con un suo lavoro di inchiesta, nel 2017 abbia fatto chiudere pagine Facebook d’odio di cui Zossolo era amministratore", ha spiegato Indovina.
"Abbiamo denunciato Corona già otto volte"
La prima denuncia a Fabrizio Corona da parte di Lucarelli risale a gennaio 2024. L'ex re dei paparazzi aveva cominciato ad apostrofarla con espressioni come “stronza cicciona”. Da allora, ha ricevuto centinaia di messaggi da persone che la apostrofano con quelle stesse parole: "Postare il dileggio è diventato lecito, questi contenuti di odio sono diventati virali". Attualmente, le denunce verso Corona sono ben otto: "Le indagini sono in corso. Se il dileggio e il disprezzo diventano un’ossessione e una pratica quotidiana accompagnata da minacce, a mio parere e anche per la Giurisprudenza, si tratta di stalking".
La mia assistita non si occupa da anni di lui (Corona, ndr) e delle sua attività, ha commentato di recente un paio di contenuti di Corona in cui tra l’altro lui la offendeva come sua consuetudine. Semmai, sei anni fa, aveva condotto delle inchieste sulle sue attività illecite. Inchieste, non insulti.