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Uomini e Donne 2024/2025

“L’addio a Uomini e Donne, l’incidente e la mia nuova vita”: Gianluca De Matteis si racconta a 4 anni dal trono

Ha lasciato il trono di Uomini e Donne, ha cambiato lavoro e vita ed è andato a cercare la serenità in terre lontane, poi l’incidente e la riabilitazione: Gianluca De Matteis si racconta in un’intervista rilasciata a Fanpage.it. Oggi ha 34 anni e sogna di innamorarsi. In giro per il mondo ha imparato un’importante lezione: “La vita va goduta fino all’ultimo istante, basta poco per essere felici”.
A cura di Daniela Seclì
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Uomini e Donne, l'incidente e la nuova vita: l'ex tronista Gianluca De Matteis si racconta
Uomini e Donne, l'incidente e la nuova vita: l'ex tronista Gianluca De Matteis si racconta
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Il trono di Uomini e Donne che decise di abbandonare, il coraggio di fare un salto nel vuoto e cambiare lavoro e vita, poi un incidente che lo ha costretto a fermarsi e infine la faticosa ripresa: Gianluca De Matteis si racconta in un'intervista rilasciata a Fanpage.it. Oggi l'ex tronista ha 34 anni, sogna di innamorarsi e ha quasi lasciato del tutto il lavoro di fisioterapista per fare il tour leader: "Accompagno gruppi di persone che vogliono fare dei viaggi adventure. Nel libro Orizzonti in cornice ho raccontato la mia esperienza". In giro per il mondo ha imparato un'importante lezione: "La vita va goduta fino all'ultimo istante, basta poco per essere felici".

Uomini e Donne e l'addio al trono

Uomini e Donne, il trono di Gianluca De Matteis
Uomini e Donne, il trono di Gianluca De Matteis

Era il 21 dicembre 2020 quando andò in onda la puntata che sanciva il tuo addio a Uomini e Donne.

Fu una decisione abbastanza sofferta. Tutti sapevano che avrei abbandonato eccetto gli altri tronisti. Dai parrucchieri ai membri dello staff di Maria De Filippi, in tanti vennero in camerino per chiedermi di non andarmene. Alcuni di loro mi abbracciarono commossi, dicevano che gli sarei mancato. Ma la decisione era ormai presa. Fu un momento emotivamente forte non solo per il bel rapporto instaurato con loro, ma anche perché stavo vivendo un lutto. Mio nonno era morto pochi giorni prima.

Perché decidesti di abbandonare il trono?

Premetto che tra le corteggiatrici c’era una ragazza che mi piaceva, Gabriella. Andò via di punto in bianco senza farmi capire nulla. Provai a riprenderla ma non c’era verso di farla tornare. Nessuna delle altre ragazze rimaste mi aveva colpito così tanto da volerla scegliere. Per rispetto nei confronti del pubblico, di Maria De Filippi, della situazione, scelsi di abbandonare il trono. Avrei potuto fare una scelta televisiva, inventarmi una storia d’amore e terminarla dopo dieci giorni come hanno fatto tantissime coppie, ma decisi di essere me stesso. Ci credevo, ho dato veramente tutto in quel programma.

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Hai mantenuto i contatti con la redazione o con Maria De Filippi?

Non ho mantenuto grossi rapporti, ma solo perché non c’è stata occasione di continuare a sentirsi. Maria De Filippi è una persona di un’intelligenza incredibile. Ammiro la sua capacità di sintesi, racchiude in poche parole concetti complessi. Riesce a comprendere ciò che stai pensando o le emozioni che stai provando. I membri della redazione sono altrettanto intelligenti, ti accompagnano, ti ascoltano, sono un po’ degli psicologi, genitori, amici.

La storia dell'ex tronista Gianluca De Matteis: da fisioterapista a tour leader

La vita dopo Uomini e Donne, da fisioterapista a tour leader
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All’epoca lavoravi come fisioterapista, fai ancora questo nella vita?

Quando lavoravo come fisioterapista in una clinica ero sempre impegnato e avevo poco tempo per me. Durante la pandemia mi sono concesso un momento di pausa perché desideravo cambiare lavoro, fare nuove esperienze. Così è arrivato il trono di Uomini e Donne. Quanto al lavoro di fisioterapista, ogni tanto ho qualche paziente privato. Scelgo i casi che preferisco, pochi perché non mi va di incastrarmi la vita come prima. Oggi faccio il tour leader.

Un cambiamento drastico.

Ero stanco di stare in ospedale. In Italia la fisioterapia nelle cliniche è pagata molto poco rispetto alle responsabilità e alle spese che abbiamo. Volevo cambiare ma inizialmente non avevo il coraggio, avevo la macchina, la moto, l’appartamento da pagare. Durante il Covid sono rimasto a casa per circa due mesi, mi sono reso conto di quanto stessi bene non andando a lavorare. Mi sono detto: “Basta così, cambio”, non avevo idea di cosa fare, ma sapevo di non voler più fare quello. Preciso però che sono sempre iscritto all’Albo e continuo a fare i corsi di aggiornamento.

Zaino in spalla hai iniziato una nuova vita molto più avventurosa.

Il mio primo viaggio in solitaria l’ho fatto a 23 anni e non mi sono più fermato. Ho percorso l’Australia in autostop, per un periodo ho dormito e vissuto in auto, ho attraversato il confine tra Thailandia e Cambogia a piedi. Sono avventure che servono a ristabilire il contatto con la terra, la povertà che incontri ti fa riflettere su quanto siamo fortunati ma anche sul fatto che basta poco per essere felici. Nei miei viaggi faccio cose complesse, spaventose, pericolose, però poi torno con una pienezza d’animo che non ha paragone.

Viaggiando in solitaria immagino tu abbia dovuto fare i conti con le tue fragilità.

I viaggi sono sempre introspettivi. Spesso ho pianto perché portavo dei pesi dentro di me. Magari soffrivo per amore, perché non riuscivo ad avere una relazione stabile, ero sempre io che lasciavo, che mi annoiavo. Ho pianto perché ero insoddisfatto della mia vita e non sapevo come cambiare. Restando solo con me stesso, affrontando quelle paure, riuscivo a liberarmene.

C’è un episodio, vissuto durante i tuoi viaggi, che ti ha cambiato particolarmente?

Ho conosciuto una ragazza in Australia, il destino ha voluto che poi ci ritrovassimo in Indonesia. Lei era una freediver, una professionista di immersioni in apnea. Ho notato una cicatrice sulla pancia e le ho chiesto cosa fosse. Era un cancro al fegato inoperabile. Mi disse: “In questo momento il cancro è stabile. Perché devo preoccuparmi adesso di quello che sarà?”. Con una tranquillità incredibile. Ogni tanto faceva dei controlli in ospedale. Il suo obiettivo era girare il mondo e raccogliere più esperienze di vita possibili.

È un’importante lezione.

Sì, mi ha insegnato che la vita va goduta fino all’ultimo istante. Ci lamentiamo di tante cose, ma basta veramente poco per essere felici. Basta un panorama, un sorriso, quelle piccole cose che non notiamo perché siamo abituati ad averle sempre. Mi ha insegnato che la semplicità rende molto più felici rispetto allo sfarzo e al lusso. Se penso a lei mi commuovo perché è stata una persona importante nel mio percorso di vita. Eravamo degli ottimi amici.

Gianluca De Matteis ha avuto un incidente in moto: "Ho avuto paura"

L'ex tronista di Uomini e Donne Gianluca De Matteis racconta l'incidente
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A fine aprile hai avuto un incidente in moto. Cosa è successo?

Mi hanno tamponato mentre ero fermo a un semaforo. Purtroppo, mi sono strappato un muscolo di netto dall’osso. Avevo l’adduttore e l’addome lividi e strappati. Per fortuna non è stato toccato il nervo pudendo che si occupa dell’erezione. È la cosa che più mi ha spaventato, non mi sono operato proprio perché il rischio era che si rovinasse quel nervo. A trent’anni non posso rischiare.

Hai intrapreso, poi, un percorso di riabilitazione. Oggi come stai?

All’inizio non potevo muovermi, andavo dal letto al divano, poi ho cominciato a usare le stampelle. Ho fatto tantissima fisioterapia e ho lavorato in palestra. Adesso sto bene, ho ripreso a viaggiare in moto, sono contento. I primi tempi avevo il timore che mi tamponassero di nuovo. Ora non ho più paura.

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In questa vita on the road c’è spazio per una relazione?

Per me c’è spazio. Ma un’altra persona è disposta ad accettare il mio lavoro e quindi i miei viaggi? Purtroppo spesso la gelosia crea situazioni scomode. Capisco che per costruire qualcosa bisogna stare insieme, vivere vicini, ma non posso cambiare la mia natura. Mi piace evadere, devo trovare una persona che accetti questa condizione. Se la dovessi trovare sarei l’uomo più felice del mondo. Non vedo l’ora di fidanzarmi, vorrei tanto innamorarmi, sentire le farfalle nello stomaco. Arriverà questa ragazza? Aiutatemi voi, facciamo un appello (ride, ndr).

Nei giorni scorsi hai pubblicato su Instagram una riflessione sulla felicità “artificiale” sbandierata sui social.

Bisogna saperli usare in modo corretto. Non è sano renderli un motivo di vita. Mi dispiace quando vedo pagine di una pochezza incredibile. Persone che fingono di avere auto costose solo perché hanno bisogno di questo appagamento social. È veramente ridicolo. Se avverti il bisogno di fingere di possedere cose che non hai sei un poveraccio. Sii te stesso, tanto le persone se ne accorgono e tu comunque resti una persona sola e povera di anima.

Il mondo dello spettacolo ti intriga o escludi di poter costruire una carriera in tv?

Dopo il trono ho conosciuto un substrato di vita mondana dove regnava lo sfarzo, il lusso, l'avere tutto in quantità industriali: serate, eventi, alberghi che ti chiamano, tavoli, alcolici, ragazze intorno. Ho fatto un viaggio in Turchia perché avevo bisogno di tornare alle origini, di toccare la terra. A parte questo, a me piacerebbe fare tv.

Cosa ti piacerebbe fare?

L’inviato per Striscia la notizia o per le Iene, mi piacerebbe fare qualcosa di divulgativo. Un programma come L’isola dei famosi sarebbe un’esperienza bellissima, firmerei subito. Anche Pechino Express o il Grande Fratello. Ma soprattutto vorrei fare l’attore, ho studiato tanto recitazione. È il mio piano A, ma non puoi vivere aspettando un casting che vada bene e allora ti muovi in altre direzioni.

Perdendoti tra le strade del mondo ritieni di avere trovato la felicità che cercavi?

La felicità è un cantiere. Per essere felici bisogna essere prima sereni. Sto costruendo la mia serenità, che è fatta di equilibri, di situazioni stabili, di soddisfazione personale. Sono un eterno insoddisfatto. Ogni volta mi annoio e ho bisogno di cambiare. Mi piacerebbe avere accanto una donna, che possa darmi un po’ di serenità e stabilità. Io nelle donne vedo un valore aggiunto, per questo sono single da tempo ormai, perché non trovo un valore aggiunto e se l’ho trovato c’era qualcosa che non quadrava. Non sono uno che si accontenta, quindi sì, lavoriamo a questa felicità.

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