Pornostar Sara Diamante: “Guadagno 150mila euro all’anno. L’amore, il sesso e il set con Rocco Siffredi”
Sara Diamante lavora come pornostar da meno di due anni eppure si è già imposta tra i nomi di punta dell'hard. Nel 2023 è risultata al primo posto nella classifica Top Pornostar di un noto sito del settore. La 22enne ha ripercorso la sua storia in un'intervista rilasciata a Fanpage.it. Studiava Medicina quando ha deciso di aprire un canale OnlyFans. Un mese dopo, il debutto nel porno. Sara Diamante racconta i timori dei suoi genitori, il set con Rocco Siffredi, le prime volte vissute con i colleghi anziché con il partner, le fantasie di un politico di centrodestra che ha frequentato per un breve periodo, le richieste più bizzarre e i pregiudizi con cui gli uomini si avvicinano a lei. Oggi è felicemente fidanzata con il rapper Michael Di Sabato, in arte Mikush e sul suo futuro svela: "Andrò in America un mese e mezzo per vedere com'è la situazione per poi trasferirmi e costruire la mia carriera americana".
Nel 2023 sei risultata al primo posto nella classifica delle top pornostar su Pornhub. Al secondo posto Beatrice Segreti e al terzo Malena La Pugliese.
Non potevo crederci. Ho superato Malena, Rocco Siffredi, personaggi con cui ho lavorato e che stimo. Non me l’aspettavo. Ho un fisico particolare. Spesso si pensa che la pornostar debba essere per forza alta, magra e con labbra e seno rifatti, mentre io sono bassina, 150 cm, ho un corpo abbastanza muscoloso con delle curve. Molti mi associano ad Abella Danger, una delle pornostar più viste al mondo. Cerco di essere naturale e di fare un minimo di commedia, che agli italiani piace un sacco. Forse è per questo che scelgono i miei contenuti.
Nella classifica, per la prima volta, non c’è Rocco Siffredi. Come te lo spieghi?
Rocco è sempre iconico. A febbraio lavorerò di nuovo con lui. Per me è fantastico. Rimane, insieme a Valentina Nappi, un’icona del porno. Forse non è in classifica perché sta pubblicando molto meno su Pornhub, la piattaforma paga poco. E poi non fa più video, fa solo il produttore. Questo secondo me ha influito.
Rocco Siffredi sul set, il racconto di Sara Diamante
Com'è lavorare con lui?
Rispetto agli altri produttori, è tutta un'altra storia. È proprio carico, ti dà adrenalina. Durante la scena, è come se fosse l’allenatore che sprona i suoi atleti. Con lui sul set riusciamo a divertirci. Non è mai una cosa impostata. Mi avevano parlato di Rocco Siffredi come di un uomo molto severo, a volte anche str***o, invece con me si è comportato sempre bene, è stato professionale, nulla da dire. In questo lavoro ci sono ragazze che pretendono il mondo e ragazze a cui basta lavorare.
Cosa intendi?
Alcune sono troppo viziate. Se hai una scena an**e, ad esempio, non puoi pretendere di mangiare. È normale per chi lavora nel settore e, infatti, lui ti dice: “Aspetta la scena prima di mangiare”. Ricordo una ragazza che si mise a piangere per questo, ma Rocco le spiegò: “Non è che non ti voglia far mangiare, è solo per la scena”. Subito dopo ha mangiato. Chi parla male di Rocco magari è perché non ha attenuto ciò che voleva.
Luce Caponegro, in passato conosciuta come Selen, ha dichiarato che Rocco Siffredi usa le donne e che in una scena le diede una frustata così forte che ne uscì traumatizzata.
Non saprei che dirti. So solo che prima di fare la scena, tu compili un foglio dove scrivi cosa ti piace fare e cosa non ti piace fare, cosa è permesso e cosa no. Poi registri un video in cui firmi i fogli e dichiari di non essere sotto l’effetto di alcolici o droghe e che nessuno ti ha obbligato. Rocco ha preso questo metodo dall'America, perché aveva avuto dei problemi con certe attrici.
Vi sottoponete anche a continui controlli.
Il giorno prima della scena facciamo analisi su HIV-1 e HIV-2, Epatite B e C, sifilide, clamidia, gonorrea e altre. Va precisato anche che non è che si faccia una scena ogni giorno. Partecipi a una produzione e poi magari se ne riparla tra due, tre mesi.
Raccontami di te. Sara Diamante è un nome d'arte.
Sì. Quando ho iniziato a fare questo lavoro si è sparsa la voce e, nel mio paesino in provincia di Pavia, scrivevano a mio padre e a mia madre: "Tua figlia fa questo, tua figlia fa quello". Non ho mai usato il mio nome vero perché poi se la prendono con i miei genitori.
Che bambina eri?
Molto tranquilla, avevo buoni voti, ho frequentato il liceo scientifico. Facevo tanto sport, poi ho scelto di concentrarmi sulla ginnastica artistica che ho praticato fino ai 17 anni. Ero forte, ero in serie B.
Peccato non aver continuato.
Ho lasciato prima di finire la maturità perché avevo dolori fisici, mi ero fatta male al ginocchio e non potevo più gareggiare. Per un periodo ho fatto l’insegnante alle bambine.
Poi, hai intrapreso gli studi universitari.
Mi sono iscritta a Medicina perché volevo fare il medico. Ho frequentato per qualche mese l'università, ma gli esami non andavano benissimo. A Milano, quando uscivo a ballare, c’erano tutte queste ragazze che dicevano di avere OnlyFans. A gennaio 2022, mi sono iscritta anch'io, grazie a delle amiche che mi hanno spiegato come funzionava. Ho visto che il profilo cresceva, cresceva, cresceva e aumentavano i soldi. Così, ho abbandonato gli studi.
Immagino la gioia dei tuoi genitori.
(Ride, ndr). I miei erano incaz*ati neri. Nel mio paese, quando si è sparsa la voce, sono apparse scritte sui muri contro di me e poi facevano varie segnalazioni ai miei genitori. Così, hanno capito che facevo porno professionale, senza che ci fosse bisogno che glielo dicessi io. Per loro è stato difficile, ma hanno visto che guadagnavo, che stavo bene. Ora sono anche fidanzata, ho accanto una persona che mi vuole bene. La loro paura era che restassi sola.
Da studentessa in Medicina a pornostar: la storia di Sara Diamante
Cosa ti affascinava del mondo dell'hard?
Inizialmente i guadagni. Però devo dire che ho sempre avuto questa passione per i video. Con il mio ex ragazzo, un militare di tre anni più grande di me con cui ho trascorso tutta l’adolescenza, ci facevamo dei video da riguardare quando eravamo lontani. Mi piace essere ripresa, creare dei video e rivedermi.
Come è avvenuto il passaggio da OnlyFans al set?
Un’agenzia mi ha notato e mi ha proposto la prima produzione in Francia. Poi, mi hanno portato a Praga, a Budapest, a marzo 2022 sono usciti i primi video, mi hanno chiamato Brazzers, Reality Kings, produzioni mondiali. Mi ha contattato Rocco Siffredi e così è iniziata la mia ascesa.
Come andò la tua prima esperienza come pornoattrice?
Sono stata quattro giorni in Francia. Ricordo che vedevo tutte queste persone nude, che facevano la doccia insieme. Ero emozionata, era tutto nuovo per me. Non conoscevo la lingua francese e parlavano poco l'inglese, però mi sentivo a mio agio. Tra quelle persone che erano felici, nella loro dimensione, che non si vergognavano di essere nudi, mi sentivo bene. Su quel set c'è stata la mia prima volta an**e, così di botto. Ma sono andata dritta come un treno perché avevo così tanta adrenalina che non sentivo niente.
Il fatto di avere vissuto delle sfaccettature del sesso per la prima volta con dei colleghi sul set anziché nel privato di una relazione, ti è pesato?
No, no assolutamente. Distinguo il sesso per lavoro da quello della mia vita privata e vivo la mia sessualità molto bene. Ci sono due persone dentro di me, una che lavora, timbra il cartellino e finisce lì, poi c’è tutta la mia vita privata che quasi nessuno conosce.
Prima mi hai detto di essere fidanzata.
Sì, da quando faccio questo lavoro ho avuto poche relazioni. Mi sono imbattuta in uomini gelosi, ossessionati. Da quattro mesi, però, sto insieme a un ragazzo che fa rap a Milano, Michael Di Sabato, in arte Mikush. Tre mesi fa siamo andati a vivere insieme. La mia vita privata è molto attiva. Facciamo tanto sesso ed è bello. Cerca di capirmi, anche se è molto difficile. Saix? Con lui è stata una storia su TikTok, ma non eravamo proprio fidanzati.
In definitiva, il mondo del porno era come lo immaginavi o c’è qualcosa che non ti ha convinto?
Alcuni aspetti mi hanno deluso. Innanzitutto l’aspetto sociale, i pregiudizi su chi fa questo lavoro. Ho subito atti vandalici che mi hanno costretto ad andare via dalla casa dei miei genitori. E anche quando mi riconoscono per strada, sono proprio molesti. Mi dicono: “Ho visto il tuo video”. Evita, se vuoi chiedermi la foto va bene, ma parlando del mio video mi metti in imbarazzo davanti alle persone. Un'altra cosa che non mi piace è la competizione che c’è tra le colleghe.
Sara Diamante, quanto guadagna su OnlyFans e il flirt con un politico di centrodestra
Capitolo OnlyFans. Hai aperto il tuo profilo a gennaio 2022. Sono passati due anni. Ne è valsa la pena in termini di guadagni?
Parliamo di più di 150 mila euro all’anno. In realtà è un guadagno medio per una persona come me che pubblica tanti contenuti ma spesso gratuiti. I contenuti più richiesti sono quelli intimi da sola, non quelli di coppia. Preferiscono video miei, ci sono ragazzi a cui piace videochiamarmi.
Qual è la cosa più bizzarra che ti hanno chiesto?
Di spedirgli le mie feci e lo squ**t.
Quanto ti offrivano?
1000, 1500, anche 2000 dollari. Sono soprattutto utenti americani.
Quindi si guadagna di più con un profilo OnlyFans che con il lavoro di attrice hard.
Per una scena o uno shooting come attrice prendi 1500 – 2000 euro, poi il prezzo aumenta se nella scena ci sono più persone, se devi fare l’an**e, se c'è la doppia p***trazione. Abbiamo un listino che elenca le scene che accettiamo di fare e i nostri prezzi. Se la produzione è d'accordo con quei prezzi si fa, altrimenti niente. Però è un lavoro a chiamata. In questi giorni andrò a Praga, la settimana prossima a Barcellona, a febbraio a Budapest, ma sono stata ferma tre mesi. OnlyFans è come se fosse il mio stipendio fisso.
Ti è capitato di essere contattata da volti noti interessati a conoscerti?
C’è stata una storia con un politico.
Di destra o sinistra?
Centrodestra. Io non sapevo che fosse un politico. Ci siamo conosciuti in un ristorante a Milano. Lui era con i suoi amici, io con le mie amiche. Iniziò una frequentazione normale. Non ci eravamo scambiati neanche Instagram, solo Whatsapp e lui mi aveva dato un nome falso. È durata qualche settimana. A lui piaceva che gli urinassi in bocca, che usassi un dildo. Queste cose un po’ strane. Quando ho scoperto che era un politico ho preferito chiuderla.
Calciatori?
Sì, sì mi è capitato che mi contattassero, però non sono molto ispirata da loro. Ho la fortuna di poter scegliere. Un uomo deve conquistarmi, mi deve portare a cena. Se manca questa cosa, non mi affeziono e preferisco evitare.
Hai l'impressione che alcuni uomini si avvicinino a te con dei pregiudizi per via del tuo lavoro?
Sì, pensano di potermi portare a letto senza dovermi conquistare solo perché sono una pornostar. E poi, quando non ero fidanzata, mi capitava di conoscere uomini che non volevano mettere il preservativo con me perché dicevano che nei miei video, gli attori non lo usavano. Ma io sono controllata, faccio regolarmente le analisi, loro no. Quindi devono metterlo per forza. Considera che non andavo a casa di nessuno e non invitavo nessuno a casa mia per paura che si spargesse la voce di dove abito. La mia vita privata, per un periodo, non è stata molto attiva. Ti dico la verità, facevo sesso solo nelle scene. Ho fatto un po’ fatica a trovare un compagno.
Dalle donne, invece, che riscontro ottieni?
A volte mi scrivono: “Ma come fai a uscire di casa?”, ma io di cosa mi dovrei vergognare? In realtà, non lo intendono come insulto. Magari vogliono intraprendere questa strada, ci stanno pensando, non si sentono capite per come vivono la loro sessualità. Mi chiedono consigli su alcune pratiche sessuali. Vorrei avviare un progetto su YouTube per parlare liberamente, sfatare certi tabù, sensibilizzare, perché non c'è niente di cui vergognarsi.
In Italia manca l’educazione sessuale nelle scuole. Quindi spesso i giovani si approcciano al sesso attraverso la pornografia, con il rischio di fare propria una percezione distorta o di sviluppare ansia da prestazione, una mancata accettazione del proprio corpo o insoddisfazione sessuale.
Il porno non è educazione sessuale. Ricordo quando attaccarono Rocco Siffredi perché nel caso dello stupro di Palermo, uno degli stupratori disse: "Eravamo cento cani su una gatta, come in un film porno". Questo è sbagliato. Il porno è intrattenimento come un film d’azione. Se in un film vedi una scena in cui sparano, di certo non vai in giro per strada a sparare. C’è questa visione distorta anche perché nelle scuole non c'è qualcuno di più grande, più istruito, che spieghi ai giovani che non bisogna prendere alla lettera ciò che fanno nei porno. Un po' come la questione del preservativo che ti dicevo. Noi non li usiamo perché facciamo prima mille analisi, ma nella vita di tutti i giorni si deve usare.
Si accusa il porno anche di essere sessista e di spingere gli uomini ad atteggiamenti aggressivi verso le donne. Tu come la vedi?
Sfugge il fatto che noi siamo consenzienti. Nessuno ci obbliga. Se un attore mi mette un piede in testa è perché lo voglio io, non perché mi sta menando. Non lo capiscono perché non c’è informazione. Anche per questo in Italia c'è un bisogno urgente dell'educazione sessuale nelle scuole.