Jovanotti ricorda il padre: “Mi piace pensare che viva in Cile, lì incontrai un uomo simile a lui”
Jovanotti ospite di Domenica In in questa domenica 10 aprile ha regalato molte emozioni ai telespettatori, ed anche a Mara Venier che oltre ad aver confermato la sua conduzione per la prossima stagione del suo show domenicale, è stata protagonista anche di una piccola gaffe proprio con il cantante. Quest'ultimo ha poi ricordato il suo papà, morto nel 2015 all'età di 81 anni, a cui l'artista ha anche dedicato la canzone Mario. Lorenzo Cherubini nello studio di Rai Uno ha raccontato di aver incontrato, durante un suo viaggio in bicicletta, un uomo molto simile al padre.
Il ricordo di Jovanotti per papà Mario
Jovanotti ospite di Mara Venier ha ricordato suo padre Mario raccontando che durante uno dei suoi lunghi viaggi in biciletta, in giro per il mondo, ha incontrato un uomo molto simile a lui. Somigliava così tanto che arrivò a chiamarlo "babbo". Si trovava in Cile e trascorse un pomeriggio intero insieme all'uomo:
Ci passai un pomeriggio divertente, arrivai a chiamarlo babbo. Mi piace pensare che mio babbo adesso sia in Cile, a gestire un alberghetto su strada. Lui aveva sempre sognato di vivere in Sud America, era un uomo molto simpatico ma molto complicato per i figli: era severo e burbero, non aveva avuto una vita facile ed era molto contrario alle mie aspirazioni artistiche.
"Mia madre invece mi ha sempre sostenuto" – ha continuato l'artista – Le chiesi soldi e lei me li diede, fu bello. Le tasche piene di sassi l'ho scritta pensando a lei, da bambino mi mettevo i sassi in tasca".
Le parole sulla malattia della figlia Teresa
La figlia di Lorenzo Jovanotti, Teresa Cherubini, circa un anno fa ha sconfitto un tumore, un linfoma di Hodgkin, e dopo sette mesi di lotta ha voluto raccontare la sua battaglia. A Domenica In l'artista ha svelato che oggi la figlia vive a New York:
Teresa ha avuto un momento di difficoltà qualche mese fa e ha dimostrato una forza. È stata strepitosa. Non sono un papà possessivo o geloso, anzi la spingo. Lei ora studia arte a New York, vuole diventare fumettista, è molto brava. Ha un grande talento, l'ho sempre sostenuta in questo. A volte i figli realizzano i sogni non realizzati dei genitori. Da bambino volevo fare il pittore. Poi ho scoperto la musica che mi ha cambiato la vita, ma fino ai 12 anni dipingevo come un pazzo.