Josh Rossetti sullo scontro dopo la finale del GF: “Non mi scuso con Varrese, se vuole denunci pure”
Subito dopo la messa in onda della finale del Grande Fratello, all’esterno degli studi Mediaset si è sfiorata la rissa. Protagonista di una serie di filmati che hanno fatto il giro della rete è Josh, fratello di Greta Rossetti, una delle concorrenti del reality show condotto da Alfonso Signorini a essere arrivata in finale. I filmati mostrano Josh che si avvicina all’auto a bordo della quale viaggia Massimiliano Varrese, altro finalista del GF, per poi sferrare pugni, calci e uno spintone che finisce per investire la compagna Monia La Ferrera. Una scelta violenta che Fanpage.it ha chiesto al diretto interessato di chiarire.
Partiamo dall’inizio. Cos’è accaduto subito dopo la diretta della finale del GF?
C’è stata la festa in studio, eravamo tutti presenti ed era andato tutto bene: baci, abbracci, balli…c’era anche Massimiliano Varrese che è rimasto a un metro da noi. Se avesse voluto parlare con me o con Monia, avrebbe potuto farlo in qualsiasi momento. E invece, istigatore com’è, ha aspettato l’uscita dove c’erano i paparazzi e i buttafuori.
Che cosa è accaduto all’uscita?
Io ero a bordo del mio van insieme a Monia. Varrese si è avvicinato e, col suo sorrisino, si è messo ad applaudire con aria strafottente. Fatta questa scenata, se ne è andato nella sua macchina. Io sono sceso e sono andato verso di lui che era già a bordo. Voglio precisare che in auto non c’era sua figlia. Se ci fosse stata, non mi sarei permesso nemmeno di avvicinarmi. C’erano Varrese e la sua ex compagna (Valentina Melis, ndr). E infatti mi chiedo proprio questo: sei con la tua ex, vuoi tornare con lei, perché fai il ragazzino che viene a dare fastidio a me e a Monia che si è rifatta una vita?
Cosa vi siete detti quando ti sei avvicinato all’auto a bordo della quale si trovava Varrese?
Gli ho chiesto, per favore, di scendere ma lui mi ha immediatamente risposto che non ce l’aveva con me. Gli ho chiesto per la seconda volta di scendere e di parlarne da uomo a uomo ma lui mi ha riso in faccia. “Io non scendo dalla macchina”, mi ha risposto.
Perché volevi che scendesse dalla macchina?
Perché volevo capire il motivo di quella scenata. Massimiliano mi conosce perché Greta gli ha raccontato molto di me. Sa benissimo come sono fatto.
Come sei fatto?
Sono una persona impulsiva. Mi ha provocato.
Quand’è che le cose sono degenerate?
Quando sono arrivati i buttafuori che hanno iniziato a tenermi e io mi sono dimenato.
Se sono intervenuti i buttafuori doveva già essere accaduto qualcosa. Forse ti avevano visto agitato?
Certo, ero agitato e gli chiedevo di scendere dalla macchina. Ma non ho né urlato, né minacciato. Forse avevo un tono di voce alto. Gli avrò detto qualcosa tipo “Scendi da questa ca**o di macchina”. Volevo semplicemente chiarire per evitare di portare avanti questa questione ma lui mi rideva in faccia e i buttafuori sono arrivati a tenermi. Lì sono impazzito e ho cominciato a lanciare tutto per aria come si vede nel video e a prendere a calci l’auto. Varrese rimaneva in macchina a ridermi in faccia con quella sua aria di sfida.
C’è un momento in cui dai uno spintone molto forte anche a Monia, la tua compagna.
Monia si è messa in mezzo e lì, non sapendo se sarebbe partita una rissa, l’ho spinta in maniera bruta per spostarla da quella situazione. Ma assolutamente non volevo spingerla. Sono cresciuto in mezzo alle donne, ho due sorelle e lavoro con le modelle. Ho spinto Monia solo perché temevo quel momento di tensione. Se l’avessero colpita per sbaglio, cosa avrei potuto fare?
Ma l’hai colpita tu.
Non l’ho colpita, l’ho allontanata.
Con uno spintone violento. Non è possibile che in quel momento non fossi sereno a sufficienza per capire cosa stesse accadendo?
Sì, ero molto alterato. Questa mattina mi sono già scusato per la violenza con un video che sta circolando sui social. Ma la mia compagna è con me e non ha problemi. Sa benissimo che volevo solo allontanarla Lo spintone è stato sbagliato ma era un momento di tensione: non la colpirei mai, né le farei del male. Il mio è stato il modo sbagliato di allontanarla per farle evitare un pericolo.
Monia si è spaventata?
Assolutamente no, mi conosce, sa che reagisco male. Ha detto che avrei potuto gestirla meglio ma che Varrese poteva risparmiarsi di istigarmi.
Nel video che circola in rete si vedono le persone presenti commentare l’accaduto. Una dice “Questo è fuori di testa”. Cosa avresti pensato tu al loro posto?
Prima di giudicare una scena del genere, mi chiederei cosa l’ha scatenata. Non sono pazzo. Se ho avuto una reazione del genere, c’è un motivo. Questa persona mi ha sfidato, voleva infastidirmi. Perché a 50 anni mettersi di fronte a un ragazzo di 26 anni? Potrei essere suo figlio. Invece che essere di insegnamento, si mette a sfidarmi?
Che cosa c’è di così terribile in quello che ha fatto Varrese? Ha palesato con un applauso la sua delusione, non vi ha insultati o aggrediti.
Devi sempre pensare a chi hai davanti. Io non sono il tipo di persona che te la fa passare. Ero sereno nel mio van con la mia compagna e tu viene lì ad applaudirmi e a farmi sorrisini?
E questo è grave?
È insensato. Monia era stata chiara con Varrese fin da subito, aveva messo un punto già prima di uscire.
Vi siete chiariti con Massimiliano dopo quanto accaduto?
Assolutamente no.
Qual è stato il commento di Greta?
Mi ha detto: “Ti ha provocato? Dovevi mandarlo a fan*** e essere superiore”. Nient’altro. Non si è arrabbiata.
In un’altra parte del filmato si vede Sergio D’Ottavi, compagno di tua sorella Greta, assistere esterrefatto all’accaduto. Ne avete parlato?
Ci siamo parlati più tardi in hotel. Ci siamo stretti la mano, l’ho trovato una persona piacevole. Gli ho spiegato il motivo delle mie reazioni ai suoi atteggiamenti nella Casa, soprattutto quando sono impazzito dopo averlo visto prendere mia sorella per i polsi. Ci siamo chiariti e trovati, abbiamo una bella chimica.
Sei impazzito quando hai visto Sergio prendere Greta per i polsi. Se il fratello di Monia avesse visto lo spintone?
L’ha già visto e ha capito la situazione. Mio cognato è uguale a me a livello di impulsività, sa cosa significa. Ha perfettamente capito che volevo allontanarla da quella situazione. La madre di Monia ha perfino fatto un video in cui spiega la situazione. Il mio unico sbaglio è stata la reazione violenta. Se Massimiliano fosse sceso dalla macchina, ne avremmo parlato e sarebbe finita subito. Volevo solo sapere il motivo di tanta confidenza.
Se Varrese decidesse di denunciare?
Non ho problemi, andiamo in tribunale.
Non vuoi scusarti?
No. Se vuole la guerra legale, l’avrà. I miei avvocati sono pronti, non aspettano altro.