Jane Alexander: “Mia sorella morta a 42 anni, una setta la convinse che gli alieni l’avrebbero guarita dal cancro”
Jane Alexander si è raccontata in un'intensa intervista rilasciata a Verissimo. Ospite della puntata trasmessa sabato 7 dicembre ha raccontato alcuni momenti molto dolorosi della sua vita di cui ha parlato anche nel suo libro "Jane". Commossa è tornata con la mente alla morte del padre e alla scomparsa della sorella.
Il dolore di Jane Alexander, a Verissimo l'attrice ricorda il padre
Jane Alexander era legatissima a suo padre. Poi, è arrivata la malattia. I medici non lasciarono speranze: "Gli hanno detto che sarebbe sopravvissuto due anni se non avesse fatto niente e da tre a cinque anni se avesse fatto la chemioterapia. Mio padre scelse di non fare la chemioterapia perché non voleva stare male in quei tre o cinque anni che gli rimanevano e decise di passarne due affrontando quello che sarebbe successo. Durò esattamente due anni. Non ho provato a convincerlo, mia madre sì. Io ho accettato quello che ha scelto lui". Il padre dell'attrice è morto a 64 anni:
Come ha vissuto quei due anni? Ha continuato a lavorare sempre, era un po' imbarazzato da una serie di problematiche che venivano con il tumore. Visto che io sono emetofobica, ho la fobia del vomito, se lui doveva sentirsi male, mi avvertiva e mi mandava via. Anche in quei momenti pensava a me. Ricordo che era magro. Poco prima che morisse, tutte le sue doppiatrici andarono a trovarlo e restarono tre, quattro ore a chiacchierare con lui e a farlo ridere. Mi ha insegnato a dare una seconda possibilità alle persone, perché non sai mai cosa sta passando quella persona in quel momento.
La morte della sorella e i sensi di colpa dell'attrice
Un altro dolore che ha accompagnato la vita di Jane Alexander è stata la perdita della sorella, morta nel 2007 a 42 anni. Era scomparso da poco il padre, quando la donna ha rivelato all'attrice di avere un nodulo al seno. Poi le assicurò che a seguito dei controlli non era risultato nulla di serio. Iniziò a frequentare dei gruppi d'ascolto in cui sosteneva che si parlasse di come affrontare meglio la vita. Da lì cominciò a discutere con la famiglia e con gli amici, tagliando i ponti con tutti. Per due anni, Jane Alexander e la sorella non si sono parlate. Un giorno la madre contattò l'attrice per dirle che la figlia stava male: "Mi dice che ha un problema ai polmoni e io rispondo con la cosa più brutta che posso dire: ‘Spero sia cancro‘", racconta Alexander nel suo libro. La donna qualche giorno dopo fu ricoverata, aveva il cancro. Jane andò a trovarla e scoprì la verità. La sorella era vittima di una setta che le aveva imposto di prendere le distanze da tutti e le aveva assicurato che gli alieni l'avrebbero guarita: "Quella è stata l'ultima volta che ho visto mia sorella viva. Morì il giorno dopo, il 29 marzo 2007, tre anni dopo il mio papà, aveva 42 anni e io non me lo perdonerò mai". A Silvia Toffanin, Jane Alexander ha confidato i suoi sensi di colpa:
Sono stata orribile. Ero tanto arrabbiata con lei. Se avessi saputo, non avrei mai detto quella frase, non l'avrei neanche pensato. Resta il fatto che faceva parte di una setta. Ho cercato di indagare, ma mi è stato detto che le sette sono molto pericolose. Avrei voluto infiltrarmi e denunciarli tutti. Non si è curata perché la setta le ha detto che gli alieni l'avrebbero salvata e lei ci ha creduto. Tu ti chiederai come sia possibile credere a una cosa del genere…non lo so. Non ne ho la più pallida idea e ti posso assicurare che mia sorella era intelligente. Queste sette ti prendono sulle tue debolezze. Se mi sono perdonata? No, non me lo perdonerò mai. Se avessi detto che aveva fatto una biopsia forse sarebbe ancora con noi, qualcuno l'avrebbe costretta a dire la verità. Lei mi aveva detto che non aveva niente, abbiamo anche festeggiato.