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Jack Vanore: “Lasciai Uomini e Donne perché scoprii di avere una malattia autoimmune”, la sua vita oggi

“Maria De Filippi, Raffaella Mennoia e coloro che lavorano al programma hanno capito e mi sono stati vicino”: Jack Vanore spiega, in un’intervista rilasciata a Fanpage.it, il vero motivo per cui lasciò Uomini e Donne. Poi l’imprenditore si racconta: la sua nuova vita, il lavoro nell’azienda di famiglia, il ricordo della madre e lo straordinario legame con il suo labrador Comò.
A cura di Daniela Seclì
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Jack Vanore è uno dei volti più amati di Uomini e Donne. Nel programma condotto da Maria De Filippi ha avuto diversi ruoli: prima corteggiatore di Serena Enardu, poi tronista e, infine, opinionista. Nel 2020 l'addio al programma. Oggi si racconta in un'intervista rilasciata a Fanpage.it. Il lavoro nell'azienda di famiglia, il ricordo della madre, lo straordinario legame con il suo labrador Comò, il rapporto con Raffaella Mennoia e Maria De Filippi e il vero motivo per cui lasciò la trasmissione di Canale5: "Mi diagnosticarono una malattia autoimmune".

Nel 2020 lasciasti Uomini e Donne all'improvviso. Su Instagram dicesti: "Non si tratta di un addio ma di un arrivederci", però non sei più tornato. Cosa è successo?

È una cosa un po’ forte, di cui non ho mai parlato. Non sono stato bene, mi è stata diagnosticata una patologia autoimmune. Preferisco non scendere troppo nei dettagli, ma a causa di questo problema di salute ho dovuto fermarmi. Maria De Filippi e tutti coloro che lavorano con lei mi sono stati vicino. Sono sempre stati molto presenti mentre affrontavo questo problema, che tanto piccolo non è stato. Hanno capito subito l’importanza del mio stop. In questi momenti si vedono i veri amici, le persone che tengono a te e posso garantire che Maria e Raffaella (Mennoia, ndr) mi vogliono bene. Questa patologia mi ha costretto a cambiare vita.

In che modo?

Mi sono ritrovato con una vita già programmata, che ho dovuto rivoluzionare totalmente. Abbandonare il piano A e pianificare il piano B. So che bisogna essere grati di vivere e cercare di vedere il buono in ogni situazione. Per me all'inizio è stato complicato, ma oggi posso dire che è stata la mia più grande fortuna. Questa frase può sembrare assurda, ma ora vivo il presente, frequento persone sulla mia stessa lunghezza d'onda, cerco di essere positivo e andare avanti. Non penso al passato né al futuro, perché so benissimo che anche se programmo il domani, se lo idealizzo o lo immagino, difficilmente le cose andranno secondo i piani. Nella vita è quasi sempre così.

Come stai oggi?

La mia è una situazione che sarebbe potuta diventare complicata, ma ci sto lavorando e sta andando in regressione. È sotto controllo. Devo dire che oggi sto bene. Ho ripreso a fare sport, a lavorare, a fare tutto. Meglio di prima. Mi sento una persona sana al 100%. Non mi sono mai voluto pronunciare sui social, perché è un argomento troppo delicato. Riconosco di essere fortunato per tantissime altre cose e, fino a oggi, non me la sono sentita di affrontare questo argomento pubblicamente.

Jack Vanore nello studio di Uomini e Donne
Jack Vanore nello studio di Uomini e Donne

Facciamo un passo indietro, a Uomini e Donne sei arrivato quasi per caso. Confidasti a un tuo amico di essere rimasto colpito dalla tronista Serena Enardu e lui ti iscrisse ai provini.

Esatto, sono passati un’infinità di anni. Parliamo del 2007. Io non sapevo come funzionasse la televisione. Immaginavo ci volesse un agente e che in fondo fosse un po’ tutto programmato. Invece questo mio amico mandò un’email. Mi chiamarono e andai a Roma a fare il provino.

Come andò?

Non benissimo. Notai una stranezza: le altre persone entravano e uscivano velocemente, mentre il mio provino durò quasi un'ora. Ricordo che si sforzavano di tirarmi fuori le parole, perché ero sintetico e molto timido. Un’altra persona rispetto a ora. Non capivo perché mi facessero determinate domande. Dopo anni scoprii che, dopo avermi visto fisicamente, erano interessati a mandarmi direttamente sul trono, ma io non parlavo più di tanto e avevo espresso chiaramente il mio interesse per Serena. Perciò, alla fine mi scelsero come corteggiatore.

Dopo avere corteggiato Serena Enardu, però, sei diventato tronista. Decidesti, tuttavia, di ritirarti prima di fare una scelta. Così, nacque la leggenda metropolitana secondo la quale avresti lasciato il trono perché c'era già una simpatia con Raffaella Mennoia. 

Simpatia assolutamente no (ride, ndr). Ho conosciuto Raffy durante il mio trono e spesso mi scontravo con lei. Mi diceva che c’erano delle bellissime ragazze – cosa verissima – e che era quasi impossibile che non mi piacesse nessuna. Per questo discutevamo.

Quindi perché non facesti una scelta? 

Non era scattata la situazione che cercavo. Fisicamente, è vero, erano tutte bellissime. Ma nessuna mi aveva colpito a livello di personalità. Nel ruolo del tronista, poi, a volte non mi sentivo a mio agio nel dire di no a persone che vedevo molto coinvolte da me o dal contesto. Arrivato il momento della pausa estiva, ero stato rimandato a settembre come a scuola (ride, ndr). Poi, la cosa non andò in porto perché nel frattempo cercai Raffaella e iniziammo a frequentarci. Fu una cosa molto lenta, molto bella e romantica.

Credo che tu e Raffaella Mennoia abbiate dato una lezione su come ci si lascia, avete sempre avuto parole rispettose l'uno nei confronti dell'altro.

La cosa bella è che ancora oggi è una persona importantissima per me. Io non rinnego mai le mie ex fidanzate. In tutte le mie relazioni importanti ho sempre mantenuto un rapporto di amicizia, perché comunque c’è stato un sentimento vero, anche se non si è evoluto. Con Raffaella siamo amici, è una persona che mi fa piacere sentire e che sento.

L'ultimo ruolo che hai avuto a Uomini e Donne è stato quello dell'opinionista. 

Dopo il trono, ho avuto modo di recitare nel film Immaturi e nella fiction L'Onore e il rispetto, ho lavorato anche in Rai. Ma quando mi ha richiamato Maria (De Filippi, ndr) sono andato volentierissimo a fare Uomini e Donne in un’altra veste.

Ti piacerebbe tornare nel programma?

Non escludo mai un mio ritorno. Mi piacerebbe tantissimo. È come lavorano, che fa la differenza. Non sono colleghi di lavoro, sono amici. Certo, ho affrontato il ruolo dell'opinionista con professionalità, ma in un ambiente sano. Per me è stato veramente il massimo a cui potessi ambire.

Tina Cipollari e Jack Vanore
Tina Cipollari e Jack Vanore

Facciamo un gioco. Ti elencherò alcuni dei personaggi che hanno fatto parte della tua storia a Uomini e Donne e tu mi dirai se in qualche modo fanno parte della tua vita. Serena Enardu?

La seguo su Instagram, mi fa piacere sapere che sia tornata con il suo fidanzato Pago. Li stimo tanto. Non ho altro da aggiungere.

Gianni Sperti?

A Giannino voglio tanto bene e lo reputo un amico.

Tina Cipollari?

Tina è fantastica così com’è. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. È veramente top.

Pier Silvio Berlusconi ha deciso di mettere al bando il trash nei programmi Mediaset. Cosa ne pensi di questa rivoluzione?

Innanzitutto che è il capo quindi decide lui (ride, ndr). Indubbiamente io sono a favore. A volte si sono toccati dei punti, in alcune trasmissioni, un po’ troppo trash. Sono andati oltre. Sono curioso di vedere questa nuova edizione del Grande Fratello.

Sei sempre stato un personaggio educato, rispettoso, a mio parere in linea con l'attuale idea di TV di Pier Silvio Berlusconi. C'è un programma che ti piacerebbe fare?

Mi piacerebbe partecipare a Pechino Express o fare il Grande Fratello. Ma quello che vorrei di più in assoluto è tornare a Uomini e Donne.

I tatuaggi di Jack Vanore, sulla coscia quello dedicato alla madre
I tatuaggi di Jack Vanore, sulla coscia quello dedicato alla madre

Hai diversi tatuaggi. Ce n’è uno a cui ricolleghi un momento doloroso o particolarmente felice della tua vita?

Difficilmente mi tatuo nei momenti felici (ride, ndr). Il tatuaggio a cui tengo di più è quello sulla coscia, la tigre. Ha quattro fiori di strelitzia, i fiori preferiti di mia madre, e la tigre che era il suo animale preferito. Purtroppo è mancata all’improvviso. Il giorno dopo Natale del 2016. L’ho trovata io, è stato un brutto colpo.

Posso immaginare.

Non è stato facile. Non me lo aspettavo. Aveva dei problemi di salute, al cuore, ma non pensavo potesse succedere una cosa del genere, così, all’improvviso. Sono stato preso alla sprovvista. Quando vedo le persone che litigano con i genitori per delle sciocchezze o non vogliono andare a cena con loro, perché preferiscono stare con gli amici, consiglio sempre di passare più tempo con mamma e papà perché dopo ti mancheranno. Tolte certe eccezioni, i genitori vogliono sempre il nostro bene.

Veniamo alla tua vita oggi. Di cosa ti occupi?

Lavoro nell’azienda di famiglia, dove trattiamo, produciamo e commercializziamo laminati piani. Sono delle lastre di ferro che possono essere usate, ad esempio, per costruire navi, recipienti a pressione, ponti… È un bellissimo lavoro, molto complicato. Un made in Italy al 100%. È una realtà creata da mio padre che reputo un imprenditore top. La televisione mi manca perché è un mondo meraviglioso e molto ambito, ma in compenso ho una bellissima attività dove cerchiamo di essere sempre sul pezzo.

Jack Vanore e il suo labrador Comò
Jack Vanore e il suo labrador Comò

Sei molto riservato, cosa ti senti di dirmi riguardo alla tua vita privata?

Sono single. Quest'estate ho passato le vacanze più belle della mia vita con Comò, il mio Labrador. Amici e amiche mi avevano invitato a partire con loro, però ho preferito ritagliarmi del tempo per stare da solo, per riflettere. Mi piace tantissimo andare in montagna, fare lunghe passeggiate, stare in mezzo alla natura, mi connette di più con la mia essenza, mi tranquillizza, mi calma.

Dai tuoi social, in effetti, si nota il legame speciale che hai con il tuo cucciolo.

Comò ha avuto dei problemi, era uno scarto di una cucciolata, perché è nato con qualche difetto fisico. Ho voluto prenderlo, perché altrimenti non sapevo che fine avrebbe fatto. Ora è sano, bello e robusto. In questi due anni difficili, mi ha davvero salvato la vita da tanti punti di vista. Quando stavo male, lui veniva, mi aiutava a reagire. Invito sempre le persone ad adottare i cani, perché l’amore che ti ritorna è cento volte più potente.

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