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J-Ax su Fedez: “È cattivissimo, quando pensa che qualcuno gli abbia fatto del male si accanisce”

Ospite del programma Belve, J-Ax è tornato a parlare dell’amicizia ritrovata con Fedez. Ha svelato a Francesca Fagnani in cosa l’artista è buonissimo e in cosa cattivissimo.
A cura di Daniela Seclì
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J-Ax è stato tra i protagonisti della puntata di Belve, trasmessa mercoledì 16 novembre. L'artista si è raccontato in un'intervista a Francesca Fagnani. Ha confidato gli atti di bullismo subiti e il pensiero del suicidio. Poi, ha raccontato la crisi del sodalizio con Fedez e l'amicizia ritrovata, nel periodo in cui l'artista ha ricevuto la diagnosi di un tumore.

J-Ax torna a parlare dei motivi della rottura con Fedez

Francesca Fagnani ha chiesto a J-Ax della collaborazione di grande successo con Fedez, che poi è finita in malo modo: "Stavate salendo sul palco di un concerto a Verona. Fedez le chiese: "Io posso fidarmi di te? È vero che stai uscendo dalla società?" e lei ha detto: "No, tranquillo" e invece era vero. J-Ax ha spiegato che quella è la versione di Fedez, ma lui ricorda che le cose andarono diversamente:

Nella mia versione, ho risposto sinceramente a Fedez. Lui dice, nella sua versione, che ho detto una bugia. Sento di essere stato corretto con lui. In più, quello che ho detto a Fedez e che ripeto qui, è che in quel momento mi è stato diagnosticato – e anche a lui – un esaurimento nervoso. Non eravamo in perfetta forma.

La cattiveria di Fedez e l'amicizia ritrovata

Francesca Fagnani ha ricordato a J-Ax che in passato ha detto di Fedez: "È timido ed estroverso, sa essere buonissimo e cattivissimo" e, dunque, gli ha chiesto: "In cosa è buonissimo e in cosa è cattivissimo". J-Ax ha spiegato che l'artista sa essere molto generoso, ma se ritiene che qualcuno gli abbia fatto del male, se lo lega al dito:

Tutto quello che lui fa di bene, lo fa perché gli viene dal cuore. Ha altre sue convinzioni, come quella di condividere la sua beneficenza, non solo quella, condivide tutto. Questa è una sua convinzione che è diametralmente opposta alla mia. E cattivissimo lo è quando pensa che qualcuno gli abbia fatto del male veramente. Certe volte, almeno nella mia esperienza, quando era più giovane, io gli dicevo: "Guarda che non ti ha fatto così male questa persona, non c'è bisogno di accanirsi così tanto". Se è vendicativo? È cattivo. Ci sono cose che tu non augureresti mai, ma nei momento di rabbia lui le augura. Anzi, le augurava, perché secondo me adesso è anche cambiato. Io dimentico sempre quanto era giovane lui in quegli anni lì.

Quindi ha concluso ribadendo che oggi sono amici come prima: "Noi ci siamo rivisti, il giorno in cui lui ha ricevuto la diagnosi. Io sono la prima persona, dopo Chiara, che lui ha visto dopo questa diagnosi. Ovviamente non ci sentiamo tutti i giorni, però mi sento di dire che la nostra amicizia è ripartita".

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