Italia-Brasile: “Stron*e noi? Solo sotto stress”, cosa pensano della Cabello vincitrice di Pechino
Per Nikita Pelizon ed Helena Prestes arrendersi non è un'opzione. Certo, un pensiero lo hanno fatto quando a Pechino Express hanno dovuto mangiare le pal*e di un montone. Ma questo non è bastato a fermare le due viaggiatrici più grintose e determinate della prima edizione targata Sky. In molti le vedevano già in finale, a combattere con le unghie e con i denti per la vittoria. La loro avventura, però, si è interrotta in semifinale, lasciando Gli Sciacalli, Mamma e Figlia e I Pazzeschi a contendersi il primo posto. A Fanpage.it, la coppia Italia-Brasile ha raccontato i retroscena del loro viaggio lungo La Rotta dei Sultani, dalla paura di non trovarsi bene una con l'altra, alla complicità riscoperta, passando per le critiche ricevute per la competitività, fino al loro lato più emotivo.
Come è nata la vostra amicizia?
Nikita: Ma che amicizia? (ride, ndr) Ci siamo conosciute per lavoro durante uno shooting. Avevamo il solito rapporto tra colleghe, cioè "ciao, buongiorno, quali sono le tue passioni".
Helena: Poi ci siamo trovate a Pechino Express ed è lì che l'amicizia si è rafforzata davvero.
Vi spaventava affrontare Pechino Express insieme?
N: Siamo partite veramente con un punto di domanda gigante, non solo per quali sarebbero state le missioni ma anche per come ci saremmo trovate insieme.
H: Le persone quando iniziano a vedere il programma non lo sanno, è come insegnare a un bambino a fare le cose, ci vuole pazienza, tempo e calma. In Pechino Express c'è calma? (ride, ndr).
Vi siete pentite di aver fatto coppia?
N: Sinceramente no, anzi è stata una fortuna. La nostra coppia era super funzionale, eravamo due guerriere, c'era tanta carica, ma anche calma ed emotività.
H: No, non sono pentita. Eravamo cariche, ci hanno persino detto che ce ne era troppa.
Avevate paura di essere viste dalle altre coppie in gara solo come "due belle ragazze" ?
N: Nella prima puntata, quando le TikToker uscirono, Costantino disse: "A Italia-Brasile non dò una lira". Io ci rimasi malissimo, tanto che Helena mi disse di fregarmene. E allora ho detto: "Sai che c'è? Adesso vediamo se non ci darai una lira".
H: Le parole di Costantino ci hanno spronato, Nikita ha detto che sono state il calcio in cu*o di cui avevamo bisogno.
Vi è capitato di essere considerate così nella vita di tutti i giorni?
N: Nella vita è capitato tantissimo a tutte e due. Per me è stato il fuoco più grande che potesse spingermi a raggiungere i miei obbiettivi.
H: Sentirmi definire così mi ha fatto crescere e mi fa voler essere una persona migliore.
Siete state definite delle giocatrici scorrette e anche delle stron*e. Come vi ha fatto sentire?
N: Nella vita reale sicuramente non spintoniamo una vecchietta in fila e le diciamo: "Tocca a me". Quindi credo che sia questa la cosa davvero importante, come sei nella quotidianità, perché voglio vedere chi riesce a mantenere la calma quando è sotto stress.
H: Ci hanno definite così per tutta la gara e questo ci ha portato ad essere aggressive nella competizione. Forse qualche volta avremmo potuto goderci di più il viaggio, ma non abbiamo voluto perché c'erano 5 coppie che continuano a definirci scorrette.
Avete mai pensato di star esagerando?
N: Per tante persone che seguono il programma saremmo sembrate super toste. Molto spesso una persona prima di entrare in un reality sceglie che personaggio essere e sceglie di fare show. Invece noi abbiamo deciso di portare noi stesse, con i nostri pregi e i nostri difetti. Se ci conosci fuori, siamo esattamente come ci hai viste dentro.
Helena, tra le due sei apparsa come quella sempre concentrata sulla gara. Perché non riuscivi mai a rilassarti?
Non ero abituata alle telecamere e a quel ritmo, prima guardavo Pechino Express come spettatrice e pensavo fosse un programma più tranquillo. Alla fine sono riuscita a rilassarmi, ma la storia viene raccontata così e per me va bene. È vero che ero la più ansiosa tra le due. Non mi pento della grinta che ho messo.
Nikita, cosa ti ha fatto perdere la pazienza con Helena?
In tutte le coppie si sono visti dei litigi, c'erano Padre e Figlio ad esempio che litigavano tantissimo oppure anche Soleil Sorge e sua madre nella scorsa edizione. È come in un normale rapporto relazionale, se non litighi non cresci. Io mi arrabbio tantissimo quando non vengo capita e quella è stata l'unica occasione in cui abbiamo litigato seriamente. Poi ci siamo capite e siamo andate avanti.
Nikita, hai detto di sperare che i tuoi genitori siano orgogliosi di te dopo Pechino Express. Che rapporto avete?
Finalmente ora abbiamo una specie di rapporto perché da otto anni non c'era minimamente. A 16 anni ho deciso di non far più parte della religione dei miei genitori (Testimoni di Geova, ndr) e loro che sono molto praticanti hanno deciso di "ripudiarmi", buttandomi fuori di casa a 18 anni. Il rapporto è iniziato ad andare meglio dopo la prima pandemia e una volta finito Pechino Express mi hanno parlato, attaccando anche gli haters che mi scrivono.
Helena, ti sei commossa quando in Giordania hai visto il padre che vi ha ospitate abbracciare con così tanto amore i suoi figli. Perché?
Mio padre se ne è andato di casa. Io sono la figlia di mezzo, ho due sorelle e non è stato facile. Eravamo quattro donne e mia mamma doveva lavorare da sola. Così ho iniziato a farlo anche io per aiutarla. Per questo l'affetto di quel padre mi ha commosso, gli ho detto che aveva tutto quello che il mio non ha mai avuto.
Pensavate di vincere Pechino Express?
N: No. La mattina dopo la lettera ci siamo guardate negli occhi e tutte e due avevamo la sensazione che saremmo uscite. Quando metti la giusta energia allora riesci a raggiungere i tuoi obbiettivi, ma quando non hai più una chiarezza di intenti non ce la farai mai. Non avevamo più la stessa energia, mentre prima siamo sempre state sulla stessa lunghezza d'onda.
H: No, la semifinale è stata tosta. Io ero arrivata stanca e per la prima volta l'ho detto a Nikita. Lo sentivamo.
I Pazzeschi hanno vinto questa edizione. Siete d'accordo?
N: Se lo meritavano assolutamente. Per Victoria è stato un riscatto dopo quello che le è successo.
H: Io ho fatto coppia con Victoria Cabello, ha tantissima grinta e una storia bella.
Il primo ricordo che vi viene in mente pensando a Pechino Express.
N: Una mattina quando ci siamo svegliate e abbiamo iniziato a camminare in uno stradone, non c'era anima viva, solo tantissimi cani che ci rincorrevano e le colline intorno. Un'immagine stupenda.
H: Mi piace ricordare quando in Turchia abbiamo fatto il tatuaggio, perché lì ci siamo staccate per un momento dalla gara ed era come se fosse un viaggio con lo zaino in spalla.
E la cosa più schifosa che avete fatto?
N: Mangiare le pal*e del montone è stata la cosa più schifosa, non era uno dei miei obbiettivi di vita. Ho pensato di mollare, però alla fine l'ho fatto.
H: Anche per me è stata la prova più difficile. Inizialmente ho pensato fosse semplice, ma quando sono arrivata lì e ho letto "cervello, lingua, testicoli" avevo paura di deludere Nikita.