Ida di Casa a Prima Vista: “Il 40% dei clienti compra le nostre case, dal programma nessun contributo per gli acquisti”
Il 40% dei protagonisti di Casa a prima vista, format di grande successo di Discovery, acquista davvero l’appartamento che gli ormai popolari agenti immobiliari della trasmissione propongono loro. È quanto emerge nell’intervista che Ida Di Filippo, volto di punta del programma, ha rilasciato a Fanpage.it. Originaria di Siano, ma trapiantata a Milano, la 42enne sta vivendo una seconda vita professionale grazie all’attività di agente immobiliare che le ha permesso di diventare nota in Italia nel giro di poco più di un anno. Una popolarità che l’ha piacevolmente sorpresa, pur non impedendole di restare con i piedi ben saldi a terra: “Se dovesse finire domani? Lavoravo prima e lavoro oggi, il mio piano B è sempre in piedi”.
Com’è arrivato il primo contatto con Discovery per Casa a prima vista?
Un’amica era a cena con un’altra amica che faceva i casting per questo programma e ha detto: “Per vendere le case su Milano la mia amica dovete chiamare”. E mi hanno chiamato.
Casa a prima vista si sposterà in altre città oltre a Roma o Milano?
Non posso fare spoiler ma saremo molto in giro, andremo in molte città. Saranno puntate divertenti e sorprendenti.
Che cosa determina le differenze maggiori tra il mercato immobiliare di Milano e quello delle altre città italiane?
Milano ha un determinato andamento di mercato perché questa è una città da 10. È la prima vetrina che abbiamo sull'Europa. Lo so, i prezzi sono alti ma voi avete mai provato a comprare una casa a Parigi? Sono città che hanno standard alti e inevitabilmente il prezzo di mercato cambia.
Come ti ha cambiato la vita Casa a prima vista?
Siamo persone che hanno lavorato e lavorano. Questo successo è bellissimo ma noi rimaniamo con i piedi per terra. Io ho 42 anni e quello che sta accadendo è magico ma ho sempre un piano B. Mettiamo che la parentesi in televisione finisce perché cominciano davvero a cercare solo quelle secche secche e a me non mi vogliono più. Succede? Fa niente.
La richiesta più strana mai ricevuta?
Arriva in agenzia questo cliente, un regista – lo specifico perché le richieste più stravaganti arrivano sempre dagli artisti – che aveva visto un appartamento in un palazzo del quale ci occupavamo. Arriva in agenzia, chiede un tè al limone in tazza di vetro e poi mi dice che l’appartamento gli interessa ,a patto che la società che vende tiri giù tutti i muri perché desidera un grande open space. La sua idea era quella di avere una casa le cui pareti divisorie tra un ambiente e l’altro fossero in vetro. Al centro, però, ci sarebbe dovuto essere un bagno, anche quello con le pareti in vetro. Quando gli ho fatto presente che gli ospiti avrebbero potuto nutrire qualche perplessità a proposito della possibilità di usare un bagno con le pareti trasparenti, mi ha risposto che a lui non dava fastidio. Alla fine la casa l’ha comprata ma non sono mai tornata a controllare se avesse fatto allestire quelle pareti. Avevo paura di andare a prendere un caffè. E se avessi dovuto usare il bagno?
L’appartamento più costoso mai venduto?
Ho venduto un attico da 1,8 milioni in vile Montello. Attico e superattico su due livelli. Bellissimo. La proprietaria? Non posso essere troppo specifica ma è una donna italiana che ha inventato una app.
Per gli acquirenti che partecipano a Casa a prima vista è previsto un contributo da parte della trasmissione sull’acquisto dell’appartamento?
No. Funziona così: trattandosi di un programma televisivo durante il quale i possibili acquirenti possono valutare solo tre appartamenti, sono obbligati a fare una scelta televisiva ma non hanno l'obbligo di acquistare davvero. Abbiamo fatto una statistica: il 40% dei partecipanti ha successivamente acquistato. Quelli che non comprano, li acquisiamo come clienti.
Casa tua è a Milano. L'avevi acquistata prima di cominciare l'esperienza con Casa a prima vista?
Sì, prima ancora di cominciare a fare l'agente immobiliare. Per questo i clienti li capisco, mi sono trovata al loro posto.
Hai la doccia walk in?
Non ce l'ho perché non sono milanese come Gianluca (il collega Gianluca Torre, ndr) ma ho una doccia molto ampia e il mio bagno non è cieco. Ho fatto un affare, la mia casa vale molto di più. Quindi, per tutti quelli che vorranno fare un affare, contattatemi! Ecco, mi sono fatta un po' di pubblicità.