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I 90 anni di Tinto Brass: “L’amore è la sola trasgressione che ci resta”

Tinto Brass compie 90 anni il prossimo 26 marzo e “Il venerdì” gli dedica un’intervista piena di risvolti interessanti: “La trasgressione vera non esiste più, è diventata una forma di conformismo”.
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Tinto Brass compie 90 anni il prossimo 26 marzo e "Il venerdì" gli dedica un'intervista piena di risvolti interessanti. Il regista di "Miranda", "La chiave", "Paprika" e "Monella", divide la vita con Caterina Marzi, 62 anni, sua seconda moglie, con cui ha scritto la sua autobiografia "Una passione libera" (Marsilio): "Nella vita mi sono sempre buttato", rivela a Daniele Castellani Perelli, "non ho rimpianti. L'ho vissuta come volevo, anche nel lavoro, nonostante gli scontri con la censura". 

Le parole di Tinto Brass

Nell'ultima intervista concessa in ordine di tempo, Tinto Brass ammette di avere un corpo che fa fatica "ma ricordi ancora molto vividi". Associato a film erotici, Tinto Brass ha in realtà imparato dai più grandi, da Rossellini a tutti i maestri della Nouvelle Vague:

Ho imparato tutto da Roberto Rossellini, soprattutto l’arte del montaggio mentre lo aiutavo per il suo documentario sull’India. Se aveva passato una bella notte con Sonali Das Gupta era bravissimo, sennò anche lui era svogliato. Con i maestri della Nouvelle Vague tiravamo tardi in brasserie. Il mio Chi lavora è perduto deve qualcosa a Truffaut, mentre L’urlo più a Godard. […] Fellini si vergognava di confessare che guardava i miei film, così glieli mandavo in anteprima.

Gli avevano proposto "Arancia Meccanica"

Tinto Brass poteva essere il regista di "Arancia Meccanica", il capolavoro letterario di Anthony Burgess girato da Stanley Kubrick: "La Paramount me l'aveva proposto, ma rinunciai per L'Urlo e non me ne pento. Il mio vero rimpianto è non aver fatto "I Borgia". 

L'amore, la trasgressione, l'infedeltà

Tinto Brass è un uomo ricco di contraddizioni. Un uomo che ama ma al tempo stesso contrario a ogni tipo di fedeltà. Con l'amata Tinta, sua prima moglie, era dedito allo scambismo: "Un rapporto di coppia che duri non può essere fondato sulla fedeltà, che è una costruzione culturale della società borghese. Però è fondamentale essere sinceri e raccontarsi i tradimenti, anche perché può essere un motore dell'eccitazione. Così facevamo con Tinta, a Parigi ci davamo allo scambismo". E sulla trasgressione oggi: "Quella vera non esiste più, è diventata una forma di conformismo. L'unica vera trasgressione è ormai l'amore. Io con Caterina l'ho trovato. E ho avuto culo". 

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