Hu: “Sono dichiaratamente omosessuale, ma ho fatto tanta fatica ad accettarmi”
Reduce dall'esperienza a Sanremo 2022 in coppia con Highsnob, Hu sta per pubblicare il suo primo album dal titolo Numeri Primi. In un'intervista a Il Corriere della Sera, la 27enne marchigiana, il cui vero nome è Federica Ferracuti, racconta il significato degli 11 brani, un viaggio nel suo mondo interiore, dall'ultima esperienza sul palco dell'Ariston a quella del coming out.
Il significato del titolo dell'album e del nome Hu
L'album d'esordio di Hu si chiama Numeri Primi e ha un significato ben preciso: "Sono partita dall'idea dei numeri primi perché per tanto tempo mi sono sentita sbagliata e non adeguata". Negli 11 brani Federica Ferracuti parla delle sue esperienze personali, dei momenti di difficoltà che ha dovuto affrontare soprattutto quando ha deciso di fare coming out, all'età di 19 anni. A Il Corriere della Sera, poi, spiega il significato del suo nome d'arte, con cui si è fatta conoscere al grande pubblico: "Mi piace la cultura egizia: ho scoperto una divinità che si chiama Hu, né uomo né donna né animale: dava agli esseri umani facoltà di pensiero e parola. È un nome corto e assonante con who, cioè "chi" in inglese".
"Il coming out è importante per accettarti e rispettarti"
Nelle sue canzoni Hu parla in modo esplicito dell'amore omosessuale, senza essersi mai fatta problemi e con l'obbiettivo di lanciare messaggi che possano in qualche modo fare del bene: "Sono dichiaratamente omosessuale, quindi non mi sono mai fatta problemi. Poi è una scelta che non si può imporre, tanti artisti non vogliono esporsi e lo capisco, ma per me essere artisti vuol dire anche lanciare dei messaggi che facciano del bene". La 27enne ha fatto coming out quando aveva 19 anni, in un'epoca diversa rispetto ad oggi, quando dc:
Ho fatto coming out a 19 anni. Dieci anni fa era un'altra generazione perché i tempi vanno velocissimi. Io ho fatto un sacco di fatica ad accettarmi. Non c'era nessuna persona dichiarata intorno a me, mi sentivo freak anche se ero normalissima. Il mondo non era friendly come sembra ora. Ma il coming out è ancora importante perché non è solo dirlo fuori, è anche a dirlo a te, accattarti, rispettarti.
Quando ha dichiarato di essere omosessuale ai suoi genitori, loro l'hanno accettata: "Mi hanno sempre detto "fai quello che ti rende felice" e mi hanno voluto bene". Ma a scuola ha sofferto di discriminazione per via del suo orientamento sessuale: "L'ultimo anno di scuola non volevo salire sull'autobus perché mi prendevano in giro. Sembrava quasi che fossi pericolosa".