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Giuliana De Sio: “A 13 anni presi delle pillole, cercavo attenzione rischiando di morire”

Giuliana De Sio si racconta in una lunga intervista in cui passa in rassegna i momenti più significativi della sua vita. Dall’infanzia all’adolescenza, passando per la sua carriera nel cinema che non è esplosa a causa di voci calunniose sul suo “carattere impossibile”.
A cura di Ilaria Costabile
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Giuliana De Sio si racconta in un'intervista rilasciata a Repubblica dove non nasconde nulla del suo passato, anche i momenti più dolorosi, smentendo anche quelle che lei chiama vere e proprie "calunnie" sul suo conto e che, nel tempo, non le hanno permesso di far volare la sua carriera nel mondo del cinema, come avrebbe desiderato.

Il tentato suicidio a 13 anni

Un'infanzia, quella di Giuliana De Sio, nata a Cava de Tirreni 67 anni fa, piuttosto tormentata con una famiglia divisa e distante: "I miei genitori si sono separati quasi subito. Mio padre c’è stato più o meno fino ai 12 anni ma era come se non ci fosse. Mia madre era alcolista e c’erano davvero pochi orari in cui era accessibile. Diventava aggressiva, chiusa, malinconica". Il passaggio all'adolescenza, infatti, non è stato poi semplice. È il momento in cui ogni emozione esplode ed è difficile capire chi si è davvero, tanto da rischiare di commettere dei gesti irreparabili: "A 13 anni ho preso delle pillole e mi hanno salvato per il rotto della cuffia. Non so perché l’ho fatto, probabilmente cercavo attenzione rischiando di morire". 

Gli inizi nel cinema

La carriera nel mondo dello spettacolo è iniziata da giovanissima, quando poco più che maggiorenne incontrò Alessandro Haber che in lei aveva visto le doti necessarie per diventare un'attrice di spessore, oltre che una bellezza in grado di catturare chiunque l'avesse guardata:

Lui mi ha preso per i capelli e mi ha portato dal suo agente che non mi voleva perché avevo 18 anni e mezzo e secondo lui ero troppo giovane, dimostravo 14 anni. Alessandro però mi aveva fatto delle foto sul balcone di casa che aveva lasciato sul tavolo di questo agente. Morale della favola: dopo aver visto quegli scatti alcuni produttori mi hanno offerto tre provini che ho superato.

Le calunnie sul carattere difficile

Eppure, nonostante i numerosi film, i ruoli interpretati in anni e anni di cinema e televisione, lavorare per il grande schermo non le ha dato le soddisfazioni che sperava, soprattutto perché sul suo conto sono stati fatti commenti che, come Giuliana De Sio racconta a Repubblica non sono mai stati corrispondenti al vero:

Il cinema è stata la mia grande delusione. Ero convinta che certi miei film, per cui ero stata anche premiata, fossero un trampolino per fare del cinema più importante che poi non ho fatto. Di solito si spicca il volo, invece hanno iniziato a dirmi quella cosa insopportabile che dicono alle donne. Che sono difficile da collocare in qualche ruolo importante cinematografico o televisivo perché non dimostro l’età che ho. E poi questa diceria che sono una persona impossibile è una calunnia. Una calunnia non meno grave di quella che ha subito Mia Martini sul fatto che portava sfortuna. Ed è una cosa che mi ha fatto molto male. Davvero molto male.

L'episodio da cui è nata la voce, secondo cui, il suo carattere fosse impossibile, riguarda un alterco sfociato in una lite furibonda con Gianni Amelio. I due, infatti, arrivarono alle mani:

Stavamo girando un film per la tv e mentre eravamo in sala prove lui deve aver pensato che lo stessi guardando male e mi ha detto due tre cose davvero stupide. In pochi secondi siamo venuti alle mani con ceffoni e calci con tutti gli ingombri del set che cadevano. Sono passati 40 anni ma purtroppo questo episodio mi ha segnata. Da quel momento è partita la voce del mio carattere impossibile

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