Giorgio Mastrota: “Prima di mia moglie ero un farfallone. In TV preferirono Natalia Estrada a me, mi aggrappai alle televendite”

Dimenticate il latin lover del passato, Giorgio Mastrota oggi ha 60 anni (ne festeggerà 61 il 15 maggio) ed è un uomo devoto alla sua famiglia. Quando lo intervisto per Fanpage.it ha appena mantenuto la promessa di fare un giro in bicicletta con la figlia Matilde, 12 anni, e ora è in compagnia del piccolo Leonardo, 8 anni. Il bambino è deluso, ha comprato con i suoi risparmi le carte dei Pokemon, ma si sono rivelate "tutte brutte". E così Mastrota si prende il tempo di consolarlo, prima di iniziare la nostra lunga chiacchierata. Il conduttore di figli ne ha quattro. I più piccoli sono nati dall'amore con Floribeth Gutierrez, sua moglie. E poi c'è Natalia jr, 30 anni, la primogenita nata dal matrimonio ormai finito con Natalia Estrada. E Federico, 25 anni, figlio della modella Carolina Barbosa. Giorgio Mastrota si è rimboccato le maniche e, passo dopo passo, ha costruito un'amorevole famiglia allargata. I suoi affetti più cari sono i protagonisti di Casa Mastrota, la seconda stagione del programma di cucina andrà in onda da lunedì 28 aprile alle ore 22:00 su Food Network. Il conduttore racconta la sua storia:
Io e Natalia Estrada facevamo tutto insieme, quando ci siamo lasciati lei ha continuato a lavorare e io sono un po' sprofondato. Era il periodo in cui iniziavano le televendite, quindi mi sono aggrappato alle mie pentole e ai miei materassi. Di mia moglie Floribeth mi ha colpito la bellezza. L’ho conosciuta al momento giusto, ero stufo di fare il farfallone. A 61 anni sono un po’ il nonno dei miei figli, accomodante e giocherellone. In TV ho fatto di tutto, anche il tronista di Uomini e Donne. Vi spiego perché ho detto di sì a Maria De Filippi.
Giorgio Mastrota, la moglie Floribeth Gutierrez e i 4 figli in Casa Mastrota

Casa Mastrota torna su Food Network con la seconda stagione. La tua famiglia ha lasciato Bormio per Civita, in Calabria. Hai un legame affettivo con questa località.
Mio padre nacque a Civita nel 1914, quindi più di 100 anni fa. Poi si è trasferito a Milano dove ha conosciuto mia madre. Quando io e i miei fratelli eravamo piccoli, una volta finita la scuola, venivamo qui per un mese. Andavamo a trovare la zia Rachelina e lo zio Scander. Quando mio padre è morto, ho proposto a mia moglie: “Vuoi venire a vedere il paese in cui è nato?”. Era incinta, stava per nascere Leonardo. Matilde aveva 4 anni. E siamo venuti qui. Abbiamo acquistato una casa e l'abbiamo rimessa a posto.
Anche tua moglie Floribeth Gutierrez e i tuoi quattro figli Natalia, Federico, Matilde e Leonardo si sono innamorati di Civita.
Qui stiamo bene. È un paese bello, incontaminato e vivo nonostante ci siano circa 1000 abitanti. Ai miei figli piace tantissimo perché si sentono liberi. Abbiamo lasciato Milano e ci siamo trasferiti a Bormio per avere una vita tranquilla. E qui lo è ancora di più. Matilde e Leonardo, i più piccoli, escono fino alle 10:30 di sera, giocano, hanno un'altra libertà.
Nella prima stagione di Casa Mastrota proponevi ricette per quattro persone a un piccolissimo prezzo. È una sfida che porterai avanti anche nelle nuove dieci puntate?
Certo, a Casa Mastrota si mangia bene e si spende poco. Se nel milanese si fa i fighi parlando di “chilometro zero”, qui è reale. Se ti servono le cipolle, i pomodori, le zucchine, passa il carretto e le compri. Quindi è un luogo dove ancora ci si può permettere di mangiare bene spendendo poco. Ricordo che mia madre riceveva i soldi da mio padre per fare la spesa. Una volta si usava così. E lei andava al mercato e segnava i prezzi di tutto. Alla fine del mese, i conti dovevano tornare. Questa cosa mi è rimasta e sto attento. Mi piace non buttare via i soldi.
Giorgio Mastrota ha sposato Floribeth Gutierrez nel 2022

Con tua moglie Floribeth un amore che dura da più di 13 anni. Nel 2022 vi siete sposati. Cosa ti ha colpito di lei a tal punto da convincerti che fosse la donna giusta per ricominciare sentimentalmente?
Sarò onesto, all'inizio mi ha colpito la sua bellezza. L’ho conosciuta in palestra, niente di romantico. Colpo di fulmine fisico. Poi però deve esserci altro. In quel momento ero pronto a ricominciare. Era finito il periodo burrascoso della separazione, avevo fatto il farfallone milanese. Avevo l'affidamento dei miei figli, Natalia e Federico, ma era congiunto, quindi stavo 15 giorni con loro e 15 giorni ero da solo e facevo lo scapolone. Questa vita mi aveva stufato. Avevo 45 anni e anche mia figlia cominciava a dire: "Papà ma adesso stai con questa?”. Mi scocciava, non ero più in quel mood scanzonato.
E poi è arrivata Floribeth ed è cambiato tutto.
Floribeth ha 52 anni. Quando l’ho conosciuta non era una ragazzina, ma era bellissima e anche lei aveva attraversato dei momenti particolari: si era sposata, si era separata, non aveva figli. Ci siamo trovati nel momento giusto. Andiamo d’accordo, non ha avuto problemi a lasciare Milano per Bormio, lei che lavora nella moda. E poi ha amato anche Civita. Qui ci sono bellissimi percorsi, andiamo a funghi insieme, andiamo in bici. Ci unisce lo sport, l’amore per la natura e i figli.
Come l’hanno accolta Natalia e Federico?
Va d'accordo con loro e questo è bellissimo. È una variabile importante. Per un padre come me, che ama i suoi figli, avere una compagna che tiene a loro è perfetto. È stata brava e lo sono stati anche Natalia e Federico. Infatti stiamo spesso insieme.
Giorgio Mastrota ha quattro figli: Natalia, Federico, Matilde e Leonardo

Che papà sei con Natalia, Federico, Matilde e Leonardo?
A me piacciono i bambini. Natalia, la primogenita, mi ha dato due nipotini, passiamo tanto tempo insieme. Con l'età sono anche un po' il nonno dei miei figli perché sono un papà di 61 anni, quindi sono accomodante e giocherellone. Mia moglie è il bastone e io la carota.
Per te è stato emotivamente difficile superare la fine della relazione con Natalia Estrada?
Ho passato dei momenti brutti, mi è dispiaciuto, ho accusato il colpo, ma lo ha accusato anche lei e nostra figlia, perché i bimbi ne soffrono sempre. La mia primogenita, Natalia, non ci ha mai visto insieme perché ci siamo lasciati quando era piccolina, ma fortunatamente non ci ha neanche mai visto litigare. Sa che abbiamo un buon rapporto. Non dico che siamo amici perché non sarebbe vero.
La tua ex moglie ha dichiarato che tra voi c’è stato un amore intenso e importante che poi si è consumato.
Eravamo belli, lavoravamo in tv, eravamo famosi e soprattutto avevamo una bimba bellissima. Era tutto molto bello e gasante, lo ammetto. Erano gli anni 90 di Milano, la TV che cresceva. Ci siamo innamorati e abbiamo bruciato un po' le tappe.
Il divorzio con Natalia Estrada

Per qualcuno siete un po' gli Al Bano e Romina della tv. C’è chi spera ancora che torniate insieme.
(Ride, ndr) Sperano anche di rivederci insieme davanti alla telecamera. C'è qualche sponsor che me lo ha chiesto, ma lei non lo farebbe mai. Non vuole proprio tornare in TV.
Quindi è da escludere una reunion tra voi davanti ai fornelli di Casa Mastrota?
Non lo farebbe. Amadeus l’ha invitata a Sanremo e ha detto di no anche a lui. Ha tagliato completamente i ponti. È stata una sua scelta, non c’è proprio verso. Poi chi lo sa, però credo che su questo punto sia molto decisa. Nei giorni scorsi, mia figlia Matilde mi ha affidato una riflessione molto bella.
Quale?
Parlavamo della mia mamma che ha perso un mio fratellino che si chiamava Sergio. È morto un mese dopo la nascita, per mia madre è stata una tragedia. Poi è nato mio fratello e dopo sono nato io. E mia figlia mi ha detto: “Poverina la nonna”. Poi ha riflettuto: "Però forse se non fosse morto lui, non saresti nato tu. Non ci sarei qui io e non ci sarebbe neanche Natalia”. Lei sa che Natalia ha un’altra mamma. Allo stesso modo, se io e la mia ex moglie non ci fossimo lasciati non sarebbe nato Federico. Di recente si è laureato, sta spesso con noi. I bambini sono legatissimi a lui.
È bello che abbiate creato questa famiglia allargata.
Ci ho lavorato tanto ma senza sforzo, perché mi piace l'idea di stare tutti insieme.

Hai un profilo Instagram dedicato al tuo pollice. Come mai?
Ho due pollici brutti, li ho sempre nascosti. Quando facevo i fotoromanzi e dovevo baciare una ragazza, nascondevo il pollice sotto ai suoi capelli. Poi ho iniziato a lavorare in tv con Gianfranco Funari che mi ha cresciuto. Facevo il ragazzo che alzava i piatti nei suoi giochi: “Sotto quale piatto stanno i maccheroni signora, sotto al piatto di Giorgio o di Enrico?”. Enrico era Enrico Mutti. Notò il mio pollice e disse al regista: “Fai un primo piano agli occhi belli di Mastrota, ma mettili vicino a questo pollice bruttissimo”. E quindi mi faceva dei primi piani col pollice di fianco all’occhio. Le signore che mi incontravano mi dicevano: ”Mi faccia vedere il pollice, mi faccia vedere il pollice". Il profilo Instagram è stata un’idea di mio figlio.
Su Instagram hai pubblicato un video in cui, seguendo un trend del momento, mandi a quel paese chi dice che ormai sai fare solo le televendite. Ti urta chi sintetizza così la tua lunga carriera?
A me non dispiace. Ormai la definizione di “re delle televendite” la sento mia. Credo che sia già pronto il coccodrillo (ride, ndr). Sono consapevole di avere fatto tante cose. Ho conosciuto Natalia Estrada facendo insieme Bellezze al Bagno. Ho condotto programmi belli, gioiosi, divertenti. Mi sono tolto delle soddisfazioni.
È un dato di fatto, però, che personaggi simbolo della televisione italiana come te, Davide Mengacci, Marco Columbro, oggi fanno le vendite. La televisione è un po’ ingrata?
Ma guarda io vivo molto bene questo fatto. La televisione è così. Carlo Conti mi ha proposto di partecipare a Tale e Quale Show. E io gli ho risposto: “Sono lusingato, mi fa piacere, però anche no, grazie. Io non sto due mesi a Roma, voglio stare con i miei figli". E lui mi fa: "Tu hai capito tutto, Gio, fai bene”. Per me è importante mantenere un equilibrio tra famiglia e lavoro e le televendite me lo permettono. I materassi, le poltrone, il montascale: questi prodotti funzionano.
Le tue televendite funzionano anche perché sei un volto di cui le persone si fidano.
Sai, io credo di non essere divisivo. Non ho hater. Ci sono persone a cui non piaccio o a cui non importa di me. Ci sta. Ma difficilmente qualcuno dirà: “Quanto mi sta sui co***oni”. Quando vado in giro non c’è quella foga di quando incontrano Gerry Scotti o Fiorello, che ti fermano tutti. Al limite dicono: “Guarda c’è Mastrota, quello che vende materassi”. Oppure: “Tu sei…aspetta, come ti chiami?”. E io: “Bonolis” (ride, ndr).
La carriera, le televendite e perché ha fatto il tronista di Uomini e Donne
Una delle esperienze più bizzarre della tua carriera è stata la partecipazione a Uomini e Donne nelle vesti di tronista. Era il 2003.
Era uno dei periodi in cui ero in scioltezza. Devi sapere che durante Uomini e Donne ancora oggi passano le mie televendite. All’epoca passavano quelle super classiche, Eminflex e Mondial Casa. Allora Maria De Filippi mi disse: “Senti, mi piacerebbe che tu facessi il tronista”. A Maria non si può dire di no, anche perché avevo le televendite all’interno del programma, curavo i miei interessi oltretutto. All’epoca non era come adesso in cui i tronisti stanno lì un anno. Andavi, sceglievi e finiva. Io le dissi: "Lo faccio però per 20 puntate”.
E andò anche male.
La cosa divertente è che pensai: “Tra queste, una scegliamola”. Vidi questa ragazza molto carina di Vicenza (Chiara Dujela, ndr). La scelsi e alla fine scoprii che era già fidanzata.
Non l’hai più vista da allora?
Mi pare di averla rivista una volta a Verona.
Partecipavi come un tronista qualsiasi o avevi un cachet come personaggio?
Sai che non me lo ricordo? L’unica condizione che misi era di registrare nello stesso giorno in cui facevo le televendite a Roma. Quindi la mattina facevo le televendite e il pomeriggio mi fermavo per la puntata. Credo di avere fatto una cosa pro forma ma non vorrei dire una stupidata.
A chi credi di dovere gratitudine nella tua carriera?
Sicuramente a Funari, che mi ha aiutato. E poi alla regista Tiziana Martinengo, che adesso è l’autrice di tanti programmi. È stata anche la mia testimone di nozze quando sposai Natalia Estrada. Mi portò a fare Smile con Gerry Scotti. Lui presentava, mentre io e Federica Panicucci facevamo “i patatosi”, i ragazzi sponsor. Poi mi propose di andare a fare le esterne in Argentina: “Patrizia Rossetti ha bisogno di un inviato sveglio”. In Argentina mi notò Grecia Colmenares: “Sai recitare?”, dissi di sì ma era una caz**ta. Poi però me la sono cavata e iniziai a fare le telenovelas. Con Tiziana Martinengo è nata un’amicizia. È venuta anche al mio matrimonio con Floribeth. Lavora molto con Food Network. È partita da lei l'idea di Casa Mastrota. Mi hanno anche chiesto se mi piacerebbe fare la terza stagione.
E invece chi pensi che ti abbia danneggiato?
Nessuno in particolare però c’è stato un momento di passaggio. Io e Natalia Estrada lavoravamo insieme, facevamo tutto insieme. Quando ci siamo lasciati, lei ha continuato ad andare su e io sono un po' sprofondato. Ma non è stata colpa sua, né mia. Lei è molto brava. Quando ci siamo separati cominciava a fare La sai l'ultima, ballava, cantava. Era veramente completa e aveva una grande verve. Non lavoravamo più insieme, hanno dovuto scegliere tra uno dei due e hanno scelto Natalia. È andata avanti lei. Era il periodo in cui iniziavano le televendite, quindi mi sono aggrappato alle mie pentole e ai miei materassi e sono rimasto ben saldo fino ad ora.