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Gigi Sammarchi: “Io e Andrea non ci siamo mai contesi le donne, capitò solo con Sabrina Salerno”

Gigi Sammarchi, l’attore famoso per il duo comico “Gigi e Andrea”, si racconta in un’intervista inedita per Fanpage.it: “Il nostro segreto? Siamo sempre stati molto diversi. Le donne? Non abbiamo mai litigato, solo una volta per Sabrina Salerno. Ecco com’è andata”.
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Gigi Sammarchi, l'attore famoso per il duo comico "Gigi e Andrea", rivela fatti e misfatti degli anni d'oro della tv e del cinema italiano. Dopo l'intervista ad Andrea Roncato, il più "mite" della coppia si racconta in un'intervista inedita a Fanpage.it: "Io e Andrea non abbiamo mai litigato. Il segreto è essere molto diversi. Le donne? Mai contese. Solo una volta per Sabrina Salerno. A me piaceva moltissimo, ma c’era sempre Andrea che le faceva il filo, le stava sempre attaccato. Qualche tempo fa, eravamo a cena proprio io e Sabrina e mi confessò: “Ti ricordi che Andrea mi stava sempre addosso?”. E io: “Ma certo che me lo ricordo”. E lei: “A me però piacevi tu”. L'artista oggi vive a Marbella e, a 74 anni, si sta preparando per correre la prossima maratona di Sidney: "Vivo qui perché è sempre estate e non hai modo di annoiarti". 

Vengo da una conversazione telefonica proprio con Andrea Roncato e mi parlava del tuo buen retiro, lì a Marbella. Ha detto che ti verrà a trovare presto.

Sì, più o meno, si farà vedere prima o poi. Ma lui non è uno che ama molto il mare, non è mai stato ‘marino’.

Come mai proprio a Marbella?

Marbella, come la Costa del Sol, ha un grande vantaggio: è sempre estate. Non chiude mai nulla, ristoranti, alberghi, locali sempre aperti. Non hai modo di annoiarti. Cercavo un posto da vivere dove ci fosse tutto l’anno bel tempo e non c’era niente di meglio per me che questo luogo. Sto benissimo.

La tua passione per lo sport e la corsa nasce proprio da questo cambio di vita?

Beh, corro da 15 anni. Prima facevo qualcosa, ma poco o niente. Mi fa star bene, in salute e quindi tuttora mi preparo. Ho una maratona a settembre, a Sidney. Era da sempre che volevo farla, mi sono detto se non la faccio adesso non la faccio più.

Quante maratone fai in un anno?

Ne facevo due all’anno prima del Covid, poi sono stato fermo per un bel po’. È un modo comunque per girare il mondo, è un modo per vivere. Nel 2013 ho fatto quella di New York, ci ritornerò sicuramente per il 2024.

Che tempi fai?

Sono sempre riuscito a stare sotto le 4 ore. L’ultima che ho fatto è stata sotto le 3 ore e 50. A 74 anni, mi accontento.

Questo aspetto virtuoso è sempre emerso anche nella coppia con Andrea.

Sì, dei due sono sempre stato quello più oculato e accorto, lui era il più pazzerello in qualsiasi cosa. Ma siamo sempre andati d’accordo proprio perché abbiamo caratteri diametralmente opposti.

È passato per l’enfant terrible soprattutto per quella dichiarazione sulla cocaina. A Fanpage.it ci ha detto: “L’ho usata due volte, sembra che non abbia fatto altro per tutta la vita”.

Ma infatti l’errore suo è stato quello di fare il paladino. Doveva starsene buono e tranquillo, ma è chiaro che se tiri fuori una storia del genere, te la vengono a ribattere sempre. I media funzionano da sempre così, non c’è molto da meravigliarsi.

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Parliamo di Silvio Berlusconi, l’editore e imprenditore televisivo.

Ci siamo sempre trovati molto bene con l’uomo di televisione Berlusconi. Abbiamo sempre avuto un collegamento diretto con lui. Ci diceva: “Quando vi serve qualcosa, quando volete provare qualcosa, chiamatemi e parlate con me e poi fate quello che c’è da fare”.

E con il politico, che rapporto c’era?

Quando si è dato alla politica, ci siamo un po’ distaccati. Ma non per altro, in tempi non sospetti non ci siamo mai iscritti a nessun partito, non ci siamo mai seduti a nessuna tavola. Siamo sempre scappati via da questa trappola.

Però, il fatto di essere stati per la maggior parte “artisti Mediaset”, ha potuto portare alla semplificazione: Gigi e Andrea sono “uomini di Berlusconi”. No?

Noi abbiamo anche lavorato un po’ in Rai, poi sì, siamo passati a Mediaset per la gran parte della nostra carriera. Siamo stati ‘uomini Mediaset’ ma solo quello.

Ho davanti a me una foto bellissima: tu e Andrea vestiti da portieri d’albergo, Paolo Villaggio in vestaglia abbracciato ad Anna Mazzamauro e Carmen Russo. È una foto di Grand Hotel.

Quegli anni lì sono stati bellissimi. È stato l’apice della nostra carriera. Era la prima volta che si vedeva qualcosa di simile in televisione. Dal lato professionale, umano, tutto, era il massimo che ci potesse essere. Anche perché oggi un programma come quello non si può più fare con i budget così bassi.

Da sinistra a destra: Anna Mazzamauro, Paolo Villaggio, Andrea Roncato, Carmen Russo e Gigi Sammarchi (Grand Hotel, 1985).
Da sinistra a destra: Anna Mazzamauro, Paolo Villaggio, Andrea Roncato, Carmen Russo e Gigi Sammarchi (Grand Hotel, 1985).

Oggi?

Oggi la tv è infarcita di talk show che non costano nulla. Con il Covid, hanno scoperto che non serve più invitare la gente in studio ma con le videochiamate a costo zero, risolvi il problema. Al tempo, Berlusconi era disposto a spendere qualsiasi cifra pur di dare un buon prodotto.

Com’era lavorare con Paolo Villaggio?

Noi abbiamo lavorato con lui sia in televisione che al cinema. Era un personaggio eclettico, era genio e sregolatezza. Molto intelligente e geniale, ma poi faceva cose fuori di testa. Credo lo facesse per trasgredire le regole.

Cosa faceva?

Ti poteva capitare che per una settimana intera ti chiamava per darti appuntamento a un ristorante, poi la sera non veniva. Un produttore mi raccontò che, mentre erano a Cortina a girare Fantozzi, una sera lui disse: ‘Stasera vado a mangiar fuori e offri tu che sei il produttore’.

E?

Villaggio prese un aereo privato, andò a Milano a mangiare, tornò indietro e presentò tutto il conto al produttore. Una volta ci invitò a un ristorante giapponese. Erano i primi tempi, non avevamo mai mangiato giapponese, lui ci rassicurò: “Venite, venite, che si mangia benissimo”. Quando arrivammo lì, noi ordinammo giapponese, lui tirò fuori un panino al salame dalla borsa.

Sabrina Salerno durante la sigla di Grand Hotel 2 (1986).
Sabrina Salerno durante la sigla di Grand Hotel 2 (1986).

Se Roncato è quello che parla di più, tu sei quello che parla di meno. Ma con le donne, c’è qualcuna che ti ha fatto perdere la testa?

Nel rapporto con le donne, era sempre Andrea che si buttava per primo e io non gli ho mai fatto concorrenza in nessun modo. Solo una volta.

Quale?

Erano sempre gli anni di Grand Hotel e c’era Sabrina Salerno. A me piaceva moltissimo, ma c’era sempre Andrea che le faceva il filo, le stava sempre attaccato. Qualche tempo fa, eravamo a cena proprio io e Sabrina e mi confessò: “Ti ricordi che Andrea mi stava sempre addosso?”. E io: “Ma certo che me lo ricordo”. E lei: “A me però piacevi tu”.

Ah, però…

Sì, ma figurati. Si è sempre detto all’epoca che lei avesse una sorta di storia proprio con Silvio Berlusconi. Magari una leggenda metropolitana, ma io ci stavo attento e avrebbe fatto bene a starci attento anche Andrea. Ma di fatto, nessuno cavò un ragno dal buco.

È il quarantennale di Acapulco, prima spiaggia a sinistra. Festeggerai l’anniversario?

Sì, ci sarà una grande festa a Cesenatico, ma in quel periodo io non ci sarò ma ho già mandato un video. Sarò a festeggiare virtualmente ma col cuore.

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