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Giancarlo Giannini: “Mi mandarono via dal Centro Sperimentale, neanche un grazie. Felice di riprendere”

Giancarlo Giannini è pronto per riprendere la sua avventura al Centro Sperimentale di Cinematografia. L’attore ricorda quando è stato mandato via, senza preavviso: “Nemmeno un grazie, forse ero troppo vecchio” ha dichiarato.
A cura di Ilaria Costabile
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Giancarlo Giannini ha commentato in un'intervista al Corriere della Sera il suo nuovo ruolo al Centro Sperimentale di Cinematografia, scelto dal Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Si tratta di un ritorno, dal momento che l'attore era già stato nella prestigiosa scuola in svariate vesti e ora, quindi, è pronto a ricominciare.

Giancarlo Giannini e il nuovo ruolo al Csc

L'attore, alla testata, racconta di quando è stato chiamato improvvisamente per lasciare il suo posto al Centro Sperimentale, senza nessun avvertimento o spiegazione che giustificasse questo repentino cambio di rotta, dicendosi però entusiasta di questa nuova nomina:

Mi hanno mandato via. Sono contento di riprendere il percorso: sono stato insegnante, tutor, anche nel consiglio. Adesso aspettiamo la ratifica poi ci dovremo riunire. Non so ancora cosa farò, se anche il docente. Se ci hanno scelto si fideranno di noi. È il ministro che decide. Prima c’era Franceschini che mi chiamò e che è lo stesso che mi mandò via. Ma non mi intendo molto di queste cose. La cosa che mi è dispiaciuta è che non mi mandarono neanche un biglietto di ringraziamento, vent’anni lì e poi solo una telefonata che mi dice che devo andar via. Forse ero troppo vecchio. L’esperienza serve, ricordo quando nel cda c’era Dante Ferretti, non mi pare abbia fatto male dall’alto dei suoi Oscar.

Sul nuovo presidente del Centro, Sergio Castellitto si esprime in termini più che positivi: "Conosco bene Sergio Castellitto, attore, regista, sceneggiatore. So quanto vale. E io qualcosa ho fatto". 

Giannini: "Non sono un attore, ma un periodo industriale"

Parlando della ex presidente del Centro, Marta Donzelli, che si è dimessa un anno prima che finisse il suo mandato, Giannini dichiara: "Se l’hanno messa lì qualcosa avrà saputo fare. Non so chi c’era nel cda precedente", ma ad oggi l'unica cosa che gli interessa è riprendere a lavorare. Non mancano, però, riferimenti anche ai mancati riconoscimenti della sua carriera: "Era una battuta. Ma è vero, mai nessun premio. Giusto, sono un perito elettronico industriale. Quello è il mo mestiere, faccio l’attore solo perché mi diverto. Lo dite voi che sono bravo". Il nuovo insediamento, però, arriva dopo l'emendamento proposto nell'ambito del Decreto Giubileo e a questo proposito Giannini dichiara: "La politica non dovrebbe contare. Sarebbe bello. Ma posso dire che mi è capitato di chiamare qualcuno per insegnare e sentirmi dire che non si poteva per motivi politici". 

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