Giancarlo Giannini difende Gina Lollobrigida: “Era lucida, aveva solo problemi di mobilità”
Giancarlo Giannini dà una sua testimonianza e un ricordo di Gina Lollobrigida al Corriere della Sera. Parole importanti anche in chiave di una risoluzione futura del caso giudiziario ancora aperto, riguardo il suo factotum Andrea Piazzolla: "Era lucida al contrario di quanto sostengono i nemici. Aveva solo problemi di mobilità. Non riusciva a camminare bene. Cominciò a parlarmi della contesa vicenda ereditaria col figlio, la storia del suo assistente che l'angosciava. Ma ripeto, era molto lucida".
Il ricordo di Giancarlo Giannini
Giancarlo Giannini ricorda un'attrice piena di talento "che ha fatto girare la testa a tutti". L'attore, 80 anni, riceverà proprio la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame accanto a quella dell'attrice, che lui ricorda così:
La Bersagliera che faceva girare la testa a tutti. Era una bellezza mediterranea con un viso angelico. Ho lavorato praticamente con tutte le grandi attrici, nell’ambiente mi dicevano stai attento, sono capricciose, terribili, ti faranno diventare matto. Io mi sono sempre trovato bene con tutte, anche con Monica Vitti. Con la Lollo avevo una cosa in comune. La passione per la fotografia. Mi diceva, ho fotografato tutti, manchi solo tu. Quello scatto non me lo fece mai. Gina e Sophia Loren sono le leonesse del cinema italiano. Se c’è una cosa che ricorderò di lei è la sua risata contagiosa.
L'ultimo incontro
Giancarlo Giannini e Gina Lollobrigida si sono incontrati l'ultima volta in una serata d'onore a Matera, per la fine delle riprese di uno 007 con Daniel Craig. Erano stati invitati tutti gli attori italiani che negli anni avevano partecipato alla saga: "Gina fu molto divertente, ironica. Era di una semplicità estrema, non si prendeva sul serio, sembrava capitata lì per caso. La sommersero di domande sui suoi amori americani, presunti o reali, da Cary Grant in giù. Era bravissima a eludere le domande, a dire e non dire, glissava con un sorriso malizioso, non dava risposte precise. A microfoni spenti mi confidò che le fanno sempre le stesse domande e si divertiva a rispondere la prima cosa che le passava per la testa".