Giancarlo Bozzo, direttore Zelig che ha cacciato Pietro Diomede: “Non è censura, ma buon gusto”
Carol Maltesi è stata uccisa dall'ex fidanzato Davide Fontana, che ha tenuto per settimane il suo corpo in un congelatore. Un atroce fatto di cronaca nera, che in queste ore si è mescolato con la polemica per una battuta di pessimo gusto del comico Pietro Diomede. A seguito del tweet pubblicato da quest'ultimo, è stata cancellata la performance che avrebbe dovuto fare sabato 12 aprile nel corso della serata Open Mic allo Zelig. In queste ore, su Repubblica, ha parlato Giancarlo Bozzo, il direttore artistico del locale.
Cancellata l'esibizione di Pietro Diomede allo Zelig
Giancarlo Bozzo ha spiegato che la cancellazione dell'esibizione di Pietro Diomede non la considera una forma di censura, ma solo rispetto del buon gusto. Non è contrario a una certa forma di umorismo, ma ritiene che chi si avventura nel black humor, debba anche saperlo fare con maestria altrimenti il risultato è disastroso:
"Non chiamiamola censura per favore, è semplicemente buon gusto. La comicità può benissimo essere scorretta, scherzare anche su certe cose, ma in quel caso deve essere un capolavoro. Questa battuta non lo era, non faceva ridere. Certo, la risata può fare arrabbiare qualcuno, se si sceglie questa via, ma non deve essere urticante".
Perché ha chiamato Pietro Diomede ad esibirsi
Quella su Carol Maltesi non è la prima battuta di cattivo gusto di Pietro Diomede. I suoi profili social sono carichi di scivoloni. Dunque, perché un personaggio così controverso era stato chiamato a esibirsi allo Zelig? Giancarlo Bozzo si è assunta la piena responsabilità. Il direttore artistico ha ammesso di non essersi informato abbastanza sulla carriera di Diomede e sul suo stile: "E questa è colpa mia, ammetto che non lo conoscevo a sufficienza, ma in Italia ci sono circa 3000 comici, non posso sapere tutto di tutti".