video suggerito
video suggerito

Gerry Scotti: “Sono davvero l’italiano medio. Anche Amadeus mi contattò per Sanremo, ma non era mai il momento”

Gerry Scotti si prepara alla co-conduzione di Sanremo con Carlo Conti e Antonella Clerici. Una proposta che arriva alla soglia dei 70 anni e che il conduttore accoglie a braccia aperte: “Dicono che sia un palco magico”, definendo la pax televisiva “un disegno esagerato”.
A cura di Ilaria Costabile
40 CONDIVISIONI
Immagine

Carlo Conti ha sorpreso tutti con l'annuncio degli amici che lo avrebbero accompagnato nella conduzione della prima serata: Gerry Scotti e Antonella Clerici, due nomi cardine della tv che, a loro modo, hanno segnato l'immaginario televisivo con il loro modo gentile e accogliente di vivere il palcoscenico. Il conduttore Mediaset era stato vicino alla co-conduzione già due volte nell'era Amadeus, ma non è mai stato il momento buono, quest'anno cambia tutto: "Lo dicevo da tempo: chissà che intorno ai 70 non me lo chiedano. È successo davveroracconta intervistato dal Corriere e aggiunge: "Punto a grandi benefici di questa botta di vita: ci vado come andassi nella piscina di Cocoon". 

Gerry Scotti per due volte vicino a Sanremo

Negli ultimi anni Sanremo ha conosciuto una rinascita, si è adattato ai social, è diventato un contenuto virale e non solo relegato ad una certa generazione, ma da sempre il Festival rappresenta quell'appuntamento che gli italiani trovano immancabile, un qualcosa che è bello sapere non cambierà. Ed è stato così anche per Gerry Scotti: "Io sono veramente l’italiano medio, io sono Gerry Scotti perché rappresento l’italiano medio. Sanremo è la mamma e il papà nei primi anni della mia vita, negli anni a seguire le serate da vedere con gli amici, è l’appuntamento da non perdere. Almeno la prima serata e l'ultima". Eppure, vicino alla conduzione di Sanremo, ci era arrivato già negli anni scorsi:

Due volte. Con la stessa cordialità e lo stesso spirito di Carlo. Un anno ero in Polonia a registrare Chi vuol essere milionario?, c’era un clima terribile, sarei dovuto andare e tornare in aereo in mezzo alla tormenta di neve. Dico la verità: non ho avuto il coraggio. Anche la seconda volta è arrivato un gentile invito, ma alla fine non sono andato. Carlo quest’anno mi ha trovato nel giro buono, è stato diretto: "datemi una mano che ho 30 canzoni da presentare se no sembro un jukebox.

Anche stavolta, però, rischiava di perdere l'opportunità: "Carlo mi cercava da giorni ma sul mio telefono il suo contatto era bloccato. Non so chi sia stato, forse mia nipote per sbaglio. Così lui mi cercava e non riusciva a parlarmi. Mi ha dovuto contattare da un altro cellulare". 

In foto Amadeus e Gerry Scotti
In foto Amadeus e Gerry Scotti

Il rapporto con Mediaset

Il fatto che uno dei conduttori più amati di Mediaset migri verso il palco più noto d'Italia, da sempre associato alla Rai, è stato letto come la volontà di creare una condizione di pace tra le due emittenti, ma non sarebbe così secondo Scotti: "Il Festival è un evento fuori campionato. E poi se ci fosse un patto di non concorrenza dovrebbe essere restituito da qualche altra parte, cosa che non mi risulta". Per quanto riguarda la chiamata della Rai e la reazione dei vertici Mediaset, Scotti ha chiarito:

Negli ultimi dieci anni, a ogni rinnovo del contratto, c’è sempre stata la sua gentile concessione: "se ti dovessero chiedere di fare Sanremo dimmelo perché noi ti daremo il permesso. L’ho trovato un grande gesto nei miei confronti da parte della Rai, visto che sono l’unico conduttore che da 43 anni ha solo contratti con Mediaset – ride -. D’altro canto, dopo 50 anni di abbonamento alla tv pubblica da spettatore, un po’ me lo meritavo

Spiega, però, che l'unico motivo per cui davvero non è mai andato vicino alla conduzione in solitaria è il tempo: "Festival porta via 3-4 mesi sabbatici, è una delle ragioni storiche per cui il pubblico non mi ha visto a Sanremo, i miei piani di produzione sono sempre stati pieni". 

Il legame con Carlo Conti e Antonella Clerici

Sia lui che Carlo Conti sono stati definiti "i mediani della tv", ma Scotti commenta dicendo: "Siamo due persone affidabili e le aziende nei momenti tosti hanno bisogno di persone affidabili". Tante le cose che li accomunano come gli inizi in radio, le origini modeste, il Covid vissuto insieme, ma il posizionamento in tv è ormai diverso dopo anni di testa a testa: "La sua è stata una scelta personale legata alla nascita del figlio. Quanto a me continuo a ritenere il preserale la mia confort zone, la fascia dove sto meglio e rendo meglio. Quindi non mollo". Con Antonella Clerici, invece, una sfida nella programmazione c'è ancora adesso, ma in realtà anche qui si tratta di voler alimentare una rivalità che, di fatto, non è così forte:

La discussione polemica — non tra di noi — è nata sullo ius primae noctis tra Ti lascio una canzone e Io canto. Ma l’intelligenza e l’indole sia mia sia di Antonella non ci ha mai portato a personalizzare questa disfida. Tra noi c’è un rapporto amichevole, ci scriviamo e — come con Carlo — non parliamo mai di lavoro: da Antonella ricevo solo cuori.

40 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views