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George Li, Lorenza in Mare Fuori: “Speravo di sembrare odiosa. Da donna vorrei non dover fare la scelta di Sofia”

George Li Tourniaire è l’attrice 22enne che interpreta Lorenza, la figlia della direttrice Sofia Durante, in Mare Fuori 5. Carattere altezzoso e anche per questo odioso, il suo personaggio si distingue dall’interprete che, invece, è piena di vitalità e voglia di interpretare nuovi e sfaccettati personaggi.
A cura di Ilaria Costabile
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La prima cosa che colpisce parlando al telefono con George Li è la sua risata, cristallina, contagiosa. La risata di una ragazza idi appena 22 anni che sta pian piano cercando di coltivare il suo sogno, quello di recitare e vivere a pieno il mondo del cinema e non solo. In Mare Fuori 5 è Lorenza, la figlia della direttrice Sofia Durante interpretata da Lucrezia Guidone, e fin da subito si è attirata le antipatie degli spettatori con il suo fare altezzoso e un po' arrogante, ancor di più da quando il suo personaggio si è avvicinato a Samuele, il villain d'eccezione di questa quinta stagione. Di come sia arrivato il provino per la serie dei record, della recitazione, della spola tra l'Italia e la Francia i due Paesi in cui è nata e ha trascorso diversi momenti della sua vita, ma anche delle insicurezze vinte con l'entusiasmo di buttarsi in nuove avventure, ne ha parlato in questa intervista.

Che effetto ti ha fatto rivederti? 

Strano, però ho provato sollievo. Non sapevo cosa aspettarmi, ho fatto le riprese molti mesi fa e avevano paura di vedere come avessi recitato, non ero timorosa per la serie, anzi. Però, comunque, sono molto contenta.

E ti è piaciuto il modo in cui hai recitato? 

Alla fine sì, sono sono sì, soddisfatta. Si può sempre fare meglio, però sono soddisfatta.

Parliamo del tuo personaggio. Lorenza è una ragazza che ha un atteggiamento un po' odioso, che è saltato all'occhio anche dei telespettatori, come emerge anche dai commenti sui social. Li hai letti, cosa hai pensato?

Sono odiosa, è vero (ride ndr.) Volevo esserlo e mi fa ridere il fatto che commentino in questo modo il personaggio. Quando recitavo, parlando con i miei amici o con la mia famiglia lo dicevo che sarebbe stata detestabile, però era l'aspetto che volevo far emergere, mi sono divertita. A leggere quei commenti penso: "Beh allora ha funzionato".

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Questo suo carattere controcorrente è, però, il risultato di una grande sofferenza. Pensi che quello che fa sia un modo pensato per infastidire sua madre Sofia, o alla fine sia qualcosa di inconscio?

In sceneggiatura la direttiva era proprio quella: devi dare fastidio a tua madre. Le sue azioni, quindi, sono calcolate ma credo che Lorenza abbia qualcosa di spezzato dentro di lei, è anche un'attitudine, una maschera che ha deciso di mettere e si confonde con la sua personalità più bambina. C'è un bel casino dentro di lei.

Lorenza e sua madre hanno un rapporto conflittuale, tu che rapporto hai con i tuoi genitori?

Un rapporto davvero bellissimo. Li sento spessissimo, andiamo molto d'accordo. Ho dovuto cercare lontano in me stessa per trovare un sentimento di rabbia verso un genitore, in questo caso il personaggio di Sofia. Mi sono resa conto di non essermi mai veramente arrabbiata con i miei, magari per cose davvero piccole, l'odio non è stato un sentimento naturale.

Ti sei confrontata con loro quando hai scelto di intraprendere questo percorso?

Certo. A mio padre è sempre andata bene questa scelta, mi ha spinta molto più di mia madre, lei aveva paura per me. La capisco, però poi parlandole ha compreso il mio punto di vista, ha sempre paura, ma penso sia anche molto fiera.

Nella serie Sofia è costretta a dover fare una scelta, decidendo di sacrificare la sua famiglia per seguire la sua carriera. Ti sei mai chiesta tu cosa avresti fatto al suo posto?

È una domanda che mi faccio spesso, so che vorrò dei bambini, ma amo la mia carriera e questo è proprio un tema attuale. Ho pensato che Sofia ha dovuto fare una scelta perché la società non aiutava le donne. Ora le cose stanno cambiando, quindi spero un giorno di non dovermela fare questa domanda, spero di arrivare ad un punto in cui non dovremmo più scegliere tra carriera o famiglia.

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Fino ai 19 anni hai vissuto in Italia, dopodiché sei volata in Francia dove hai studiato cinema e teatro. Come mai hai deciso di andar via? 

A 18 anni vivevo a Firenze e finito il liceo sapevo che non avrei voluto studiare in Italia, inizialmente non volevo fare neanche cinema, volevo andar via per allontanarmi un po' dai miei genitori, scoprire altro. Firenze è una città piccola, ma non immaginavo nemmeno di sposarmi a Roma e quindi sono andata in Canada per tre mesi. Lì ho iniziato a studiare filosofia e letteratura, poi c'è stato il Covid e sono dovuta tornare a Parigi. Mi sono iscritta all'università in Francia, non è stata una vera e propria scelta, trovandomi lì ho iniziato a studiare cinema, il teatro è arrivato molto dopo. Era qualcosa che mi interessava, però avevo una paura enorme di tuffarmici. Ho iniziato piano piano, con corsi brevi di un'ora la mattina, ne ho frequentato uno per due mesi e un altro ancora per sei. Nel primo spettacolo ho fatto la parte di un cane (ride ndr.)

Un inizio in sordina. E, allora, quando hai capito che recitare ti sarebbe piaciuto?

La passione per la recitazione vera e propria è arrivata ancora dopo, quando sono arrivata a Roma. È una cosa che è successa, non è stata una scelta pensata.

Cosa senti quando ti trovi davanti alla macchina da presa?

Cambia sempre, all'inizio avevo sempre paura di sbagliare. Sei lì, hanno preparato il set, è tutto pronto, arriva il tuo momento e l'unica cosa che ti dici è "Ora non devo sbagliate". Quando sola in camera mia a girare i self-tape mi diverto, ma quel divertimento sta arrivando anche sui set e quando sono davanti alla macchina da presa, sento come un liquido che entra nel mio corpo, mi fa dimenticare il resto. È come se aprissi una porta, entrassi in un'altra stanza e mi dico che sono arrivata nel mondo del personaggio.

Ma, in tutto questo, come sei arrivata a Mare Fuori?

È stato un viaggio lungo. Il mio agente a gennaio mi disse di aver mandato una proposta per Mare Fuori, ma l'avevo anche dimenticato. A marzo mi chiedono il self tape, poi parto per Parigi per un progetto. Ero insicura perché il problema con i self tape è non avere la direttiva del regista, devi proporre una sfumatura del personaggio, sei sola davanti ad un mondo di possibilità, quindi scegliere il modo giusto di interpretarlo è complicato. Dopo averlo inviato è passato un bel po' di tempo e poi mi è arrivata la richiesta del provino in presenza. Era tutto di fretta, la mia prima esperienza dal vivo, dovevo capire come prepararmi, poi arrivare a Napoli è stato in credibile, speravo di poter tornare perché mi è piaciuta tanto la città. Poi c'è stato il callback e qui, tra l'altro, c'è una una storia divertente (ride ndr.)

Raccontacela.

Per fare il callback ho preso il treno da Roma e mi sono trovata seduta davanti a Francesco Luciani, l'attore che interpreta Samuale. Non sapevo chi fosse, quindi ci siamo guardati per tutto il viaggio, anche perché avevamo due copioni in mano, ma a nessuno è venuto in mente di chiedere: "Devi fare un provino?". Quando siamo arrivati a Napoli e siamo saliti nella stessa macchina abbiamo capito che stavamo per fare il provino per Mare Fuori e l'abbiamo fatto insieme. Ci siamo divertito molto e dopo due settimane è arrivata anche la risposta.

Lorenza e Samuele sembrano due calamite. Anche questo feeling rientra nelle cose che infastidiscono la direttrice, ma c'è anche qualcosa che di lui la attrae, cosa?

Lorenza è attratta dal pericolo che lui rappresenta. Gli si avvicina perché sa di dare fastidio alla madre, perché Samuele è il personaggio che crea più problemi. L'attrazione c'è perché Samuele rappresenta per Lorenza un mondo sconosciuto, eccitante. Poi credo voglia provare emozioni estreme, qualcosa di forte per silenziare il dolore che sente.

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Di fatto il finale della quinta stagione è piuttosto aperto e la prossima potrebbe iniziare proprio da loro due. O no?

Eh, veramente, chi può dirlo.

Quale personaggio di Mare Fuori delle stagioni passate saresti voluta essere, se non fossi stata Lorenza?

Sicuramente Naditza, che si innamora di Chiattillo ed è troppo figa. La adoro, è sorridente, ha un'energia vitale bellissima. Altrimenti Viola, tra l'altro già mi paragonano a lei.

Lorenza è una ragazza ribelle e George? 

A volte sì, a volte no. Un po' di ribellione ce l'ho, spesso viene fuori, ma altre volte no, dipende se ne vale davvero la pena.

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