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Francesco Nozzolino: “Peso 150 chili, il cibo era il mio rifugio dal dolore. Sono gay, mio padre non lo concepisce”

Francesco Nozzolino, XXXL di Avanti un altro, racconta la sua storia su Fanpage.it: la morte della madre e il dolore affrontato rifugiandosi nel cibo, il gesto di Barbara D’Urso e la stima per Paolo Bonolis. E a chi lo insulta per come vive la sua omosessualità risponde: “Sono gay, non vi sta bene? Vivo lo stesso. Non riuscirete più a ferirmi”.
A cura di Daniela Seclì
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La storia di Francesco Nozzolino, XXXL di Avanti un altro
La storia di Francesco Nozzolino, XXXL di Avanti un altro

Francesco Nozzolino è noto come XXXL, personaggio del Minimondo di Avanti un altro, programma condotto da Paolo Bonolis con la partecipazione di Luca Laurenti. Il trentaquattrenne, in passato, ha preso parte anche a trasmissioni come Domenica Live e Pomeriggio Cinque. Oggi racconta la sua storia in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, dal gesto di Barbara D'Urso agli amori non corrisposti: "Non sono mai stato fidanzato". L'aria scanzonata che mostra in pubblico nasconde delicate vicende private. La morte della madre, avvenuta nel 2011, ha segnato tragicamente la sua vita. Nel tentativo di sottrarsi al dolore, Nozzolino ha cercato rifugio nel cibo, arrivando a pesare 200 chili. A quella sofferenza si sono sommati gli insulti omofobi che riceveva a scuola e continua a ricevere sui social:

A un certo punto ho deciso di crearmi un’armatura di indifferenza, non volevo vivere nel dolore, sono diventato freddo e impassibile. A chi critica il mio modo di vivere la mia omosessualità dico: "Sono gay, ti sta bene? Ottimo! Non ti sta bene? Pazienza, vivo lo stesso!". E soprattutto esprimo la mia omosessualità come mi pare e piace, non devo dare conto a nessuno.

Chi è Francesco Nozzolino, XXXL di Avanti un altro di Paolo Bonolis

Francesco Nozzolino ha 34 anni e non è mai stato fidanzato
Francesco Nozzolino ha 34 anni e non è mai stato fidanzato

Che ricordi conservi della tua infanzia? Che bambino eri?

Vivace, dispettoso e viziato. Facevo dannare mia madre con i miei capricci, aveva sempre la ciabatta pronta all’uso per colpirmi, che ridere se ci ripenso. A volte usava anche la famosa “cucchiarella” di legno. Per dispetto gliela spezzai in due e presi il doppio dei ceffoni. Che nostalgia (ride, ndr).

Sin dalle elementari hai convissuto con le delicate condizioni di salute di tua madre. Eri molto legato a lei.

La amavo, mi portava sempre con sé, la seguivo ovunque. All'ora di pranzo mi aspettava fuori dalla scuola. Parlavamo tanto, si sfogava con me e quando andava a trovare le amiche, ero partecipe dei loro discorsi. Nei periodi in cui veniva ricoverata in ospedale sentivo tanto la sua mancanza. Senza di lei mi sentivo solo, mio padre e mio fratello lavoravano tutto il giorno, la casa era così vuota.

La sua malattia come ha influenzato la tua adolescenza?

Sono dovuto diventare autonomo in fretta. A volte non c'era per lunghi periodi, quando tornavo da scuola prendevo le pentole e cucinavo per me e per mio padre, dopo pranzo sciacquavo i piatti, spazzavo e lavavo il pavimento.

A marzo del 2011 hai ricevuto una telefonata da tua madre a cui purtroppo non hai risposto. Mezz’ora dopo ti hanno comunicato la sua morte. 

Quel momento resterà un rammarico per me, mi sentirò sempre in colpa per non aver risposto a quella chiamata. Mi stava cercando per un ultimo saluto e non ho risposto, se ci ripenso mi viene ancora da piangere. Rispose mio fratello, dormivamo in camera insieme. Gli disse solo: “È una bella giornata, chiedi a Francesco di stendere i panni”. Sono sollevato che abbia sentito almeno lui al telefono prima che tutto finisse.

Immagino sia stata dura per te metabolizzare la sua assenza.

Dopo la sua morte mi sentivo vuoto, solo, mi sono rifugiato nel cibo, mangiavo di tutto e a qualsiasi ora, anche di notte. Cucinavo tanti piatti diversi per tenermi impegnato e non pensare al dolore, sono arrivato così a pesare 200 chili.

Nel 2017, a Domenica Live, dicesti di voler intraprendere un percorso con un dietologo, uno psicoterapeuta e un personal trainer per riuscire a recuperare la forma fisica. Oggi come stai? 

All'epoca riuscii a perdere qualche chilo ma i risultati furono scarsi, ho la testa dura e non mi piace che mi si impongano le cose. Oggi, invece, sono riuscito a perdere 30 chili. Sai come ho fatto? Ho iniziato a mangiare molto di meno e cibi più sani. All'improvviso è scattato qualcosa nella mia testa, un giorno mi sono svegliato e ho detto: "Voglio iniziare la dieta". Peso ancora molto, 150 chili, ma prima ne pesavo 180. È già un grande cambiamento.

Il bullismo subito: "Preso di mira per il mio peso e la mia omosessualità"

Francesco Nozzolino replica a chi critica il modo in cui vive la sua omosessualità
Francesco Nozzolino replica a chi critica il modo in cui vive la sua omosessualità

Sin da bambino hai dovuto fare i conti con il bullismo.

Sì, i bulli mi prendevano di mira. Durante l'adolescenza, aumentando di peso, la situazione è peggiorata. Non è bello essere additati dagli stolti, soprattutto se non conoscono il dolore che può aver causato l’aumento del peso. Venivo bullizzato anche perché sono gay. È stato molto pesante ricevere insulti omofobi. Vivevo una situazione difficile a casa con la malattia di mia madre e inaccettabile a scuola con gli insulti. Poi ho deciso di crearmi un’armatura di indifferenza, non volevo vivere nel dolore, sono diventato freddo e impassibile.

In un paio di occasioni sono circolati dei video in cui alcuni ragazzini ti rivolgevano insulti omofobi. Sui social, accanto a chi ti difende, ci sono persone che ti rivolgono parole inaccettabili.

Come dicevo, sono diventato indifferente alle critiche. Perché devo soffrire a causa loro? Faccio quello che mi pare e sono quello che mi pare, non vi sta bene? Il problema è vostro, non mio! Non riuscirete più a ferirmi, mi dispiace, e sono contento che in tantissimi mi difendano. Bene e male esisteranno sempre, l’importante è guardare sempre il bene. A chi critica il mio modo di vivere la mia omosessualità dico: "Sono gay, ti sta bene? Ottimo! Non ti sta bene? Pazienza, vivo lo stesso!". E soprattutto esprimo la mia omosessualità come mi pare e piace, non devo dare conto a nessuno.

Com’è andato il coming out con tuo padre?

Mio padre mi vuole bene, sono la sua forza, la sua stella polare, guai se dovesse perdermi! Purtroppo non riesce a concepire il rapporto tra due persone dello stesso sesso. È cresciuto in campagna con otto fratelli e come punto di riferimento i suoi genitori e il loro legame da coppia classica, tutta casa, lavoro e figli. Non ci crede che io sia gay, mi chiede cosa voglia dire. Ma va bene così, devo capirlo, è cresciuto con una mentalità contadina e antiquata.

Oggi sei fidanzato?

Si può evitare questa domanda? (ride, ndr) No, non sono fidanzato, tendo sempre a provare affetto per le persone sbagliate, ho la fissa per gli etero. Se ti innamori di un etero sai che non avrai mai possibilità con lui, perché volete cose diverse, ma che ci posso fare? Mi piace il maschio Alfa. Quindi puoi capire che non sono mai stato fidanzato in vita mia, ho provato a frequentare delle persone, ma con risultati pessimi, ho un rapporto complicato con l’amore.

A soli 34 anni hai già dovuto affrontare tanti ostacoli, ma se ti chiedessi qual è stato il momento più felice per te?

Quando mi sono innamorato per la primissima volta. Ero alle medie, creai una bellissima amicizia con un ragazzo che frequentava lo stesso istituto. Purtroppo era etero, ma ero contento di poter essere suo amico e di stare sempre con lui. Il nostro era un rapporto bellissimo. La nostra amicizia è durata per parecchi anni, il mio era un amore a senso unico – ne sono sempre stato consapevole – ma mi rendeva felice. Poi le nostre strade si sono divise, ma quei ricordi preziosi rimarranno sempre dentro di me.

In TV con Barbara D'Urso e Paolo Bonolis

Barbara D'Urso con Francesco Nozzolino
Barbara D'Urso con Francesco Nozzolino

Veniamo alla tua carriera televisiva. Sei stato uno dei volti che Barbara D’Urso ha spesso accolto nei suoi salottini. Aveva preso a cuore la tua storia.

Che belli gli anni in cui ero in studio da Barbara. Ci siamo divertiti tanto con tutte quelle diete, gli esercizi di fitness, ho mangiato addirittura gli insetti.

Come hai reagito quando hai saputo che non avrebbe più lavorato a Mediaset?

Mi è dispiaciuto tanto, ci sono rimasto davvero male. Era uno dei pilastri di Canale5, ha dato tutta se stessa all’azienda. Una volta Barbara mi fece una domanda bellissima. Era appena finita la puntata e in camerino mi chiese: “Sei veramente felice tesoro?”. Peccato che non ebbi il tempo necessario per approfondire quel discorso e le risposi semplicemente: “Sì, ma non del tutto”, poi scappai perché altrimenti avrei perso il treno.

Vi capita di sentirvi ancora?

Purtroppo abbiamo perso i contatti, ma mi piacerebbe almeno una volta uscire a cena con lei, anche in compagnia di altri, solo per rivederla dopo tanto e fare una bella chiacchierata.

Francesco Nozzolino, XXXL di Avanti un altro
Francesco Nozzolino, XXXL di Avanti un altro

Tornerai in TV con Avanti un altro?

Sì, sono stato riconfermato anche nella prossima edizione, quindi rimanete sintonizzati su Canale5.

Sembra che Paolo Bonolis abbia visto una luce in te. Com’è lavorare con lui?

Lo adoro, è schietto, con un'ironia pungente, ma tanto, tanto buono. È una bellissima persona, sempre gentile, spesso si ferma a parlare con noi dietro le quinte, una persona squisita.

Le esperienze televisive ti permettono di guadagnare i soldi necessari per affrontare le tue spese o svolgi anche altri lavori per sostenerti?

La TV mi dà tanta visibilità, ma la verità è che non si guadagna tantissimo come tutti pensano. Però, grazie alla visibilità che mi dà, riesco a vivere tranquillamente con i tanti eventi a cui presenzio e gli sponsor che mi procurano parecchio lavoro sui social.

Quale sogno ti piacerebbe realizzare?

Ce ne sono tanti: continuare a lavorare in televisione e trovare finalmente il vero amore, il principe azzurro che arriva sul suo destriero. Sono un romanticone. Non è finita qui, mi piacerebbe anche viaggiare di più, visitare i posti che mi affascinano come il Giappone. Mi piacciono gli anime e colleziono manga e oggetti giapponesi. Ho tutti gli scettri di Sailor Moon.

Per concludere, cos’è per te la felicità oggi?

La stabilità, l’indipendenza, essere autonomo e vivere senza pensieri, avere una casa tutta mia ed essere circondato dalle persone che amo, dai miei amici, che sono fondamentali nella mia vita.

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