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Francesca Rettondini a 20 anni dalla morte di Alberto Castagna: “Mi allontanarono da lui impedendomi di stare al suo capezzale”

Francesca Rettondini al settimanale Oggi: “Con Alberto Castagna non ci siamo mai veramente lasciati, c’era un bene sincero e profondo. Finché non ha avuto quell’emorragia interna la sera del 1° marzo 2005”.
A cura di Daniela Seclì
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Il 1° marzo 2005 ricorre il ventesimo anniversario della morte di Alberto Castagna. Il noto conduttore televisivo si è spento a 59 anni per un'emorragia interna. Francesca Rettondini, oltre a condividere con lui diversi programmi televisivi da Stranamore a Bellissima, ebbe una lunga relazione con il conduttore. In un'intervista ha dichiarato: "Dopo la sua scomparsa ho impiegato dieci anni per riprendermi".

Francesca Rettondini e la relazione con Alberto Castagna

Francesca Rettondini ha rilasciato un'intervista al settimanale Oggi, in edicola da giovedì 27 febbraio. La cinquantatreenne ha spiegato di avere fatto fatica a metabolizzare l'assenza del suo compagno: "Ho impiegato dieci anni per riprendermi dopo la sua scomparsa: non vuol dire dimenticarlo ma almeno allontanare i ricordi più dolorosi". Ha ricordato Alberto Castagna come un uomo intelligente e preparato, ma anche con un'innata simpatia. Riusciva sempre a farla ridere. Amava le cose semplici, come ritrovarsi con gli amici, cantare con loro o raccontare barzellette: "Alberto era un intrattenitore in tv e fuori".

La malattia di Alberto Castagna

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Nel 1998, Alberto Castagna ebbe gravi problemi di salute, nel corso dei quali Francesca Rettondini fece il possibile per stargli accanto: "Nel 1998, dopo un’operazione che aveva rimandato a lungo, subì una complicazione importante: rottura di un doppio aneurisma all'aorta toracica. Da lì interventi su interventi che lo hanno messo a dura prova. Sono sempre stata al suo capezzale giorno e notte". Secondo quanto ha raccontato, tuttavia, a un certo punto le impedirono di andarlo a trovare:

Da un momento all’altro Alberto non mi vide più e io sono sicura che si fosse chiesto dove fossi finita. Dopo un lungo periodo sono riuscita con un escamotage a mettermi d’accordo con la nostra collega e amica Doriana Patanè, che riuscì ad andare a trovarlo con scritto sul palmo della mano “Franci ti ama”, così da rincuorarlo e fargli sapere che io ero sempre vicino a lui. Quando è stato dimesso dopo la lunga degenza, però, lui decise di tornare a casa dall’ex moglie, lasciandomi così con un dolore ancora più immenso di quello sofferto durante la malattia.

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Francesca Rettondini, tuttavia, non appena ha potuto, ha fatto vedere ad Alberto Castagna che aveva conservato tutti i ritagli di giornale che parlavano della sua degenza in ospedale e tutti i quaderni in cui sfogava il suo dolore:

Grazie a questo Alberto ha capito col tempo cosa avessero fatto gli altri “scavando” una distanza tra noi e, al contempo, quanto io tenessi a lui. Non ci siamo mai veramente lasciati, c’era un bene sincero e profondo…Finché non ha avuto quell’emorragia interna la sera del 1° marzo 2005.

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