Francesca Fagnani su Fazio via dalla Rai: “Una perdita, per fortuna i telespetattori lo ritroveranno”
Francesca Fagnani, protagonista della nuova copertina di Vanity Fair, si racconta in un'intervista a tutto parlando del coraggio dimostrato nel suo lavoro ed entrando anche in alcuni aspetti del suo privato. Non mancano, però, commenti alla più stretta attualità, come l'allontanamento di Fabio Fazio dalla Rai di cui parla con estrema lucidità.
Il commento di Francesca Fagnani su Fazio
È la notizia di cui si parla dal primo pomeriggio di domenica 14 maggio, quando un comunicato ha messo nero su bianco una voce che circolava da tempo, ovvero il passaggio del noto conduttore al Nove. Così è stato, Fazio con il suo ventennale Che tempo che fa, lasciano la Rai, e al suo posto al momento si pensa solo ad un vuoto difficile da colmare. Francesca Fagnani, che invece in Rai ha trovato il suo successo con Belve, ha commentato la questione dicendo: "È una perdita per la Rai ma non per i telespettatori, per fortuna, che lo troveranno su un’altra rete. C’è ormai tanta offerta: chi sa lavorare non resterà mai fuori". D'altronde non è un mistero che una certa politica possa godere di questo addio e in merito alla chi si fa propaganda fomentando l'odio, Fagnani dice di pensare "solo il peggio" e aggiunge:
Più che l’odio, che riguarda una minoranza rumorosa, anche sui social, mi spaventa il linguaggio della paura. La paura è un sentimento potente che accompagna tutti. E chi fa leva sulla paura è inaccettabile. Hanno vinto le elezioni facendo leva sulla paura. La paura del diverso, del nuovo.
La sfida di Francesca Fagnani in tv
Secondo la giornalista, infatti, il problema della televisione odierna è la capacità di non spingersi oltre: "In televisione c’è poco coraggio. E non dipende dai conduttori ma dai dirigenti che dovrebbero investire su volti nuovi e premiare più il merito delle parrocchie". Alla domanda se come ritiene si possa raggiungere il successo, Fagnani risponde:
Col coraggio. A differenza della vita privata, è nella vita professionale che sono coraggiosa. La prima serata in tv per Belve mi venne offerta un mese e mezzo prima della messa in onda. La verità è che nessuno ci voleva andare in quello spazio perché c’erano, nell’ordine, la Champions, tre programmi d’informazione, una fiction e a un certo punto pure Le Iene. Mancava solo l’Apocalisse.