Francesca Fagnani: “Nei talk invitano le donne in quanto donne, come fossero panda”
Francesca Fagnani è una delle giornaliste più apprezzate dell'attuale panorama televisivo italiano. Preparata, pungente, accattivante, con il suo Belve ha sdoganato un modo di interloquire con i propri ospiti che ha catturato il pubblico. In un'intervista al Corriere della Sera ha raccontato di come sia arrivata a fare la giornalista: "è un mestiere che mi ha sempre affascinato, ma ci sono arrivata per caso", della scomparsa di sua madre, del rapporto col compagno Enrico Mentana.
La disparità nel giornalismo
Laureata in lettere nel 2001 Francesca Fagnani finisce a New York per un dottorato di Filologia dantesca e lì assiste alla caduta delle Torri Gemelle, quell'evento le cambia la vita e la porta a perseguire quello che, inizialmente, era un bisogno di "dare una mano" presentandosi alla sede della Rai sulla 56esima strada, ma tornata in Italia è poi diventata una necessità, passando di stage in stage, fino alle redazioni di Gianni Minoli e Michele Santoro: "Sono stati dei grandi maestri, a loro devo tanto". Ma anche il giornalismo ha le sue falle sulle disparità di genere:
Siamo convinti di poter insegnare la parità agli altri, accusiamo la politica di non fare niente per ridurre il gap salariale, ma non è che nell’editoria le cose vadano meglio. Le giornaliste, guadagnano meno dei colleghi uomini, le direttrici di testata sono in minoranza. Nei talk show si invita la donna in quanto donna, come fosse un panda. Gli uomini invece sono lì perché portano un contenuto specifico. Nemmeno noi siamo duri e puri.
Un maestro del mestiere, seppur non incontrato per motivi lavorativi, è il suo compagno da dieci anni, ovvero Enrico Mentana con il quale ha un rapporto prima ancora che d'amore, di profonda stima: "Non può esserci gara con chi vince sempre. Parlo di lui naturalmente, però c’è condivisione. Guardiamo insieme Belve. Siamo i primi fan l’uno dell’altra".
Il dolore per la scomparsa della madre
Pur conducendo un programma come Belve, di cui sta preparando la terza stagione, nella quale spera di poter avere ospiti come Francesca Pascale o anche la terrorista dei Nar Francesca Mambro, perché "Non si può conoscere il lato oscuro della vita dalle serie tv. È importante raccontarlo con la voce di chi lo vive, ma con il giusto metodo", Francesca Fagnani non si è mai sentita una belva. Da bambina il suo viso angelico nascondeva un'indole vivace, che mantiene tutt'oggi, una tempra scalfita solo da un evento che ha cambiato la sua vita, la morte della madre:
Quasi sette anni fa, ma è un dolore che non può passare. È stata il grande spartiacque della mia vita. Quando perdi tua madre smetti di essere figlio, entri in un’altra dimensione, dove sai di essere più solo. Nessuno si preoccuperà per te come può farlo una mamma. Noi non siamo altro che materia materna. Non avevamo un rapporto morboso, eppure quando è mancata ho sentito un vuoto devastante. Purtroppo ho capito di non aver sfruttato tutte le occasioni per vivere appieno quel tipo di amore. Tante volte ho privilegiato un atteggiamento conflittuale rispetto a uno più accogliente. Me ne sono pentita.