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Federico Gatti: “La malattia di Kate Middleton e la crisi con William. Il momento buio della monarchia”

Federico Gatti, giornalista e corrispondente da Londra, ha spiegato a Fanpage.it cosa si cela dietro questo clima di incertezza generato dalla foto ritoccata di Kate Middleton. La malattia, che dovrebbe essere una diverticolite, le voci sulla crisi con William, la cattiva gestione della comunicazione con la stampa e l’ipotesi di un rientro di Harry. Cosa sta succedendo alla monarchia inglese nel suo periodo più buio.
A cura di Eleonora D'Amore
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Federico Gatti, giornalista e corrispondente da Londra, ha spiegato a Fanpage.it cosa si celerebbe dietro il momento buio della monarchia inglese. La foto ritoccata di Kate Middleton è solo la punta dell'iceberg. Un clima rigido a Palazzo, dove Re Carlo è impegnato a curarsi dal cancro e Camilla Parker Bowles cerca di dividersi tra gli impegni ufficiali. La malattia di Kate ha complicato un momento già di suo molto complesso e il mistero sui postumi dell'intervento all'addome ha alimentato l'attenzione della media internazionali.

Quale malattia ha colpito Kate? C'è solo questo alla base di questo silenzio preoccupante che dura da mesi? "La voce più insistente parla di diverticolite ed è quello che qui ci auguriamo tutti, ché sarebbe l'ipotesi meno preoccupante rispetto a quelle sui disturbi alimentari e depressivi. Si aggiunge però l'ipotesi di una crisi matrimoniale tra lei e William e l‘idea che Harry possa rientrare a Palazzo con Meghan Markle in veste di working royals". Ecco cosa sta succedendo alla monarchia inglese nel suo periodo più buio.

La foto ritoccata di Kate Middleton con i figli è diventato un caso. Chi è responsabile di tutto questo?

Grande mistero. Lei si è presa la colpa pubblicamente, già questo è un fatto straordinario, perché come sappiamo il codice della famiglia reale è never complain never explain (mai lamentarsi, mai dare spiegazioni, ndr). Fa specie vederla su X, ex Twitter, parlare e ammettere la colpa in prima persona. Bisogna capire se è vero o se le è stato imposto di prendersi la colpa per mettere una pezza. E sarebbe una pezza peggiore del buco. Un effetto a valanga causato dall'incapacità di Kensington Palace di reagire alla pressione dei media e dell'opinione pubblica.

Quanto è verosimile che la foto sia stata scattata in modo amatoriale?

È credibile, non c'è una cura maniacale per i dettagli, per esempio per i contorni del viso piuttosto che per il bilanciamento dei colori e della luminosità. È una foto bella, realizzata con una macchina molto potente, quindi sicuramente i mezzi ci sono, ma si vede che non è una foto da professionista.

William e Kate però dispongono di un fotografo ufficiale, no?

Sì ma ci sono state molte occasioni in cui le foto sembra siano state scattate da Kate Middleton. Ci sta che sia una foto amatoriale, quello che non ci sta è come questa foto sia stata ritoccata. Hanno mentito e voluto diramare una fake news in un momento in cui serviva trasparenza e rassicurazione. Hanno fatto un doppio danno.

Quali prove ci sono a supporto della modifica della foto?

Dallo scatto alla pubblicazione della foto ci passa il lavoro di almeno tre o cinque persone. Abbiamo studiato i metadati ed è emerso che la foto sia stata photoshoppata due volte il venerdì e passata su un altro computer il sabato, in tarda mattinata. Come a dire, io ho fatto il grosso adesso i dettagli fateli voi. Uno scivolone senza precedenti nella storia della famiglia reale.

Il team preposto alla modifica e alla diramazione dell'immagine alla stampa, da chi è composto?

Questo non lo so. So che il responsabile e braccio destro di William è Ian Patrick, un ex diplomatico che non è l'ultimo arrivato. Dovrebbe saperne di relazioni, non solo con le Istituzioni, ma anche con la stampa. Credo che i cortigiani di Kensington Palace in questo momento stiano passando i giorni peggiori della loro carriera e non mi stupirebbe se molti di loro fossero stati già defenestrati.

Sono in alto mare.

Si denota una vera e propria confusione strutturale, il cui forte indizio era emerso qualche giorno fa quando il ministero della Difesa aveva annunciato il primo evento ufficiale di Kate Middleton il prossimo 8 giugno per la prova generale del Trooping the colour. Pochi secondi dopo è arrivata la smentita ufficiale di Kensington Palace. Evidentemente dopo la morte di Elisabetta c'è stata una modifica dell'organigramma, che ha visto diverse figure provenienti dalle più alte istituzioni cedere il passo alla nuova generazione di funzionari della monarchia, facendo così perdere una linea univoca e un sistema coeso all'interno dei vari dipartimenti. È una barca senza capitano in mezzo alla tempesta.

Tutto questo è anche un po' figlio della digitalizzazione della loro comunicazione?

Certo, ma loro dovevano aspettarsi una elevatissima dose di attenzione dopo due mesi e mezzo di silenzio. Io e altri colleghi qui sul posto abbiamo anche ricevuto nelle ultime settimane la richiesta da parte dei funzionari di Kensington Palace e di Buckingham Palace di evitare di trovare vie traverse per pubblicare materiale irrispettoso in un momento così difficile. Ci hanno gentilmente chiesto di non appollaiarci fuori i Palazzi, e non mandare i fotografi o paparazzi, per rispettare il loro desiderio di privacy. La stampa britannica lo ha fatto in maniera sorprendente, se paragonato al modo in cui negli anni precedenti hanno trattato le vite di altri membri della famiglia reale. Primi tra tutti Harry e Meghan.

La foto per la festa della mamma rispondeva quindi alla necessità di mostrare qualcosa?

Questa foto di domenica doveva essere la ricompensa di Kensington Palace per i giornalisti che hanno rispettato i due mesi e mezzo di silenzio. E invece ha rotto il legame di fiducia con l'industria dei media britannici, tanto che le quattro agenzie internazionali stanno passando in rassegna tutte le foto e le informazioni diramate dal Palazzo dal 2010 ad oggi, perché è come se la monarchia non fosse più ritenuta una fonte affidabile.

Il clima a Palazzo è a dir poco rigido?

Siamo in un territorio inesplorato che riflette la condizione senza precedenti di vulnerabilità e di fragilità della monarchia, con un re settantacinquenne che combatte contro il cancro, che appare sempre più pallido e debole; una principessa che è sparita da due mesi e mezzo, su cui si sprecano le polemiche e le illazioni; la morte improvvisa di Thomas Kingston, 45 anni, che si è suicidato o è stato trovato morto in casa da solo, della quale più nessuno ha parlato. Diciamo che non si è mai vissuto un momento così tanto complicato della monarchia britannica, c'è da chiedersi se riuscirà a sopravvivere.

Sulla malattia di Kate Middleton dopo l'intervento chirurgico all'addome, quali sono le voci più credibili?

Quella più accreditata è la voce sulla diverticolite, che sarebbe compatibile con i tempi di recupero e con la malattia all'addome. Sin da principio, da Palazzo hanno escluso si tratti di cancro, ma dopo la foto ritoccata si è arrivati a mettere in dubbio anche questa versione. Nell'era dei social tutti hanno cominciato a formulare le teorie più disparate, dal tentativo di suicidio all'ipotesi che soffra di disturbi alimentari, in particolare di anoressia.

Nient'altro?

Beh, si parla di un tradimento di William con una vecchia fiamma, altrettanto di un tradimento di Kate. Personalmente non tendo a dare troppo credito a queste teorie cospirazioniste, ma il fatto che ci siano denota una confusione totale e una mancanza di polso nella gestione della situazione. Su questo Carlo ha da insegnare.

Perché?

Perché lui da subito, seppur non specificando di che tipo di cancro si trattasse, ha dapprima generato un'impennata di controlli in tutto il Paese, con un'operazione di sensibilizzazione senza precedenti, poi ha deciso di metterci la faccia, a rischio di apparire fragile e vulnerabile, in un video che evitasse misteri, bugie, scivoloni e cortocircuiti.

Ma i team di comunicazione non sono quindi gli stessi?

No, sono due dipartimenti diversi che spesso sono anche in competizione tra loro. Non tanto per dinamiche della famiglia quanto più per dinamiche interne all'Istituzione.

Con Re Carlo e Kate Middleton fuori dai giochi, Camilla presente a intermittenza, al momento resta solo William come unico pilastro?

È centrale, anche lui però con un occhio ai tre bambini e a sua moglie Kate. Non escludo un colpo di scena, cioè un rientro di Harry in qualche grado di responsabilità. Anche perché è palese che la monarchia snella voluta da Carlo stia vacillando.

Per questo William e Kate non sembrano più la coppia inossidabile di un tempo?

Ci sono voci insistenti di una piccola crisi tra i due. E l'ultima foto, quella di loro due in macchina, con lei che guarda a sinistra e lui con il viso tirato che guarda il cellulare o la suola delle scarpe, forse conferma che il momento di difficoltà della monarchia si stia riflettendo anche nel loro rapporto.

In questo scenario compromesso, Harry dov'è?

Ci sono stati piccoli segnali di un riavvicinamento alla famiglia reale. Si sta mettendo nei panni di working royal, ben lontani dagli smoking da galà night di Netflix. Se a questo aggiungiamo il viaggio per fare visita a suo padre, il via libera ottenuto per utilizzare lo stemma reale sul loro sito, il nome della loro associazione che è cambiato, delineiamo delle ottime premesse per una futura riappacificazione. L'unico nodo è che dovrebbe passare dalla richiesta di scuse che Harry dovrebbe porgere a William e al momento entrambi non sembrano essere ben predisposti.

E Meghan?

È palese che tutta questa storia ridimensiona le critiche rivolte finora a Meghan Markle. Lei e Harry non avevano tutti i torti quando parlavano di una famiglia disfunzionale in cui ciò che si mostrava all'esterno prendeva il sopravvento sui legami affettivi. L'avranno detto in un modo sbagliato o comunque molto blockbuster, ma penso la verità stia nel mezzo.

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Questo riavvicinamento, visto il calo fisiologico dell'immagine e del business di Harry e Meghan in America e il momento difficile della Royal Family, è un riavvicinamento di convenienza per ambo le parti?

In questo momento sì. È indubbio che Harry e Meghan vivano di luce riflessa: più vicini sono alla monarchia più il loro status ne beneficia. In termini di tempo non saprei, è difficile che rientrino al 100% come working Royals, però anche solo come ambasciatori della monarchia sì. Su questo Carlo è molto aperto, soprattutto perché vede in Harry e Megan la possibilità di protrarre quei valori di tolleranza, di diversità e di dialogo tra popoli su cui ha basato tutta la sua carriera di principe del Galles. Bisogna capire la posizione di William e Kate Middleton, che finora è stata la figura centrale della monarchia, la principessa madre dei figli del re, più amata di William stesso, in conflitto sin dall'inizio con l'attrice americana.

Anche a livello valoriale, perché sono due donne decisamente agli antipodi.

Kate, come William, sa bene quanto essere eredi al trono imponga il rispetto della tradizione. Quando sei lo ‘spare' (la riserva, in riferimento a Harry e al suo libro, ndr) le cose cambiano e hai più spazio di manovra. Certo, nessuno si aspettava così tanto spazio di manovra, però va detto che il trattamento mediatico riservato a Harry e Meghan è stato proprio indegno.

In particolare, quale?

Hanno sollevato un enorme clima di razzismo e intolleranza e di volontà di fomentare le fake news per creare una nemica pubblica, riservando questo ingrato ruolo a Meghan.

Anche Kate però sembra subire un clima rigido e, ciclicamente, di forte pressione mediatica. 

Sì, ma Kate non può scappare, non ha possibilità di scelta. Meghan l'ha avuta e ha pensato bene di virare verso un cambiamento.

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Qual è la prossima mossa e quando dobbiamo aspettarcela?

Meno fanno in questo momento, meglio è. Aspetteranno fine marzo, in particolare Pasqua, per organizzare la prima uscita con Kate e William, super studiata nei minimi dettagli, che non prevederà alcuna interazione con la stampa.

La foto ritoccata finirà nel dimenticatoio?

Hanno già detto che non pubblicheranno mai la foto originale, anche perché non è detto che seduta su quella sedia ci fosse Kate Middleton, visto che il viso arriverebbe da una copertina di Vogue di novembre. La speranza è che nel silenzio si calmino le acque.

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