Fabio Volo: “Ho iniziato lavorando come panettiere. Non faccio più tv e cinema per i miei figli”
Fabio Volo è ospite dell'ultima puntata di Basement. Nel podcast di Gianluca Gazzoli parla degli esordi della sua carriera e spiega come mai per anni ha messo in pausa gli impegni legati alla tv e al cinema. A proposito degli anni della sua giovinezza, rivela: "Quando avevo 14 anni ho iniziato a lavorare in panetteria con mio padre".
Fabio Volo: "Ho vissuto la scuola come un obbligo che mi separava dalla mia famiglia"
Dai 14 ai 21 anni Fabio Volo ha lavorato nella panetteria del padre. "Ho vissuto la scuola come un carcerato, stavo male anche fisicamente. Era un sistema che non riuscivo… Non ho fatto l'asilo, sono sempre stato nel negozio dei miei genitori – spiega il conduttore radiofonico – Lo accompagnavo quando faceva servizio a domicilio e già sentivo di alleggerire il lavoro dei mie genitori, mi sentivo già utile alla mia famiglia, mi sentivo un adulto. La scuola l'ho vissuta come un obbligo che mi separava dalla mia famiglia". Oltre a dare una mano in panetteria, lavorava come pr in discoteca, diventando anche "il ragazzo del karaoke" di Brescia. Ad allontanarlo dalla sua famiglia è stata la carriera nel mondo dello spettacolo: "Per anni mi sono portato dentro il dolore di aver detto a mio padre che me ne andavo". A lungo si è chiesto se fosse stato "più coraggioso o più arrogante", ma con il tempo è riuscito a chiarire la situazione con la sua famiglia.
Fabio Volo: "Mi sono allontanato dalla tv per i miei figli"
È da un po' che Fabio Volo si concentra prevalentemente sugli impegni radiofonici. A Gianluca Gazzoli, rivela che gli piacerebbe tornare a lavorare in tv. "Io facevo la tv, il cinema e la radio. Quando sono nati i miei figli ho pensato se mi sveglio la mattina, vado in radio poi vado in redazione, faccio la tv e torno a casa alle 9 di sera, vedo i miei figli solo il sabato e la domenica – chiarisce Volo – Quindi ho tolto la tv e ho tolto il cinema per i miei figli. Non perché volessi fare di più lo scrittore". Al momento si dedica al programma in radio di un'ora al giorno e alla pubblicazione di un libro "ogni due anni". La cosa più importante per lui è stare con i suoi figli e passare del tempo con loro: "Adesso che sono più grandi ho reinserito il cinema. Quando non mi calcoleranno più tornerò a fare la tv. Ho fatto una scelta da padre".