Fabio Volo e la rottura da Johanna Maggy: “Meglio una separazione civile che un matrimonio triste”
Fabio Volo, intervistato da Il Corriere, ha parlato del nuovo film che lo vede protagonista su Prime, "Una gran voglia di vivere", con Vittoria Puccini. Un viaggio in camper doveva far tornare il sereno nella coppia, una crisi apparentemente invisibile si trasforma in una rottura: l'attore e scrittore ha spiegato di rivedersi nella storia raccontata nel film. Nel novembre 2022 raccontò per la prima volta di essersi separato dalla compagna Johanna Maggy: "Da due anni vivo da solo", disse. Al Corriere oggi spiega: "È meglio una separazione civile che un matrimonio triste".
Le parole di Fabio Volo, tra "Una gran voglia di vivere" e la vita privata
Fabio Volo nel film in uscita dal 5 febbraio su Prime Video, Una gran voglia di vivere, nel quale recita al fianco di Vittoria Puccini, si è rivisto particolarmente. "Meglio una separazione civile che un matrimonio triste – come è successo a lui, si legge su Il Corriere- "Ci sono spunti autobiografici che poi ho vissuto, mi sono separato dopo dieci anni dalla mia compagna islandese, Johanna, con cui ho due figli di 9 e 7 anni. Il camper è un’esperienza fatta personalmente. Lì parcheggio dove voglio e scrivo, come faccio quando prendo il Freccia Rossa. Non vedo l’ora di prendere un treno". A giugno l'attore e scrittore compirà 51 anni, "sto imparando a godermi la vita" ha raccontato. "È sempre stata una lotta continua col senso del dovere. Ho fatto il panettiere, il muratore, il cameriere. Sono uno che a tavola non lascia avanzi, spegne le luci". Oggi Fabio Volo pratica yoga, meditazione, va dallo psicoterapeuta: "Ho provato di tutto, ho un team che mi sostiene".
"Non voglio che i miei figli vivano nell'infelicità come è successo a me"
Durante l'intervista al Corriere Fabio Volo ha parlato anche di "Una vita nuova", prossimo film tratto dal suo romanzo, in gran parte modellato sul padre povero, "gran lavoratore, felice solo quando guidava la sua 850 Fiat che però dovette vendere per i debiti". Nel libro l'attore racconta di ricomprargliela, "autorizzando a me stesso di essere felice convivendo con i sensi di colpa. Io non voglio che i miei figli siano a loro agio nell'infelicità, come lo sono stato io", le sue parole.