Fabio Caressa e Benedetta Parodi: “Sogniamo un nostro show in tv. La fuga d’amore più folle in un faro”

Ospiti di Fanpage.it, Benedetta Parodi e Fabio Caressa hanno ripercorso i loro 25 anni di matrimonio. Rispetto, sostegno e mancanza di gelosia sono le fondamenta, unite a un po’ di ‘pepe’: “L’intimità è fondamentale, ma siamo attenti a non farci beccare dai figli”. Ora sognano un programma tv insieme per mandare un messaggio positivo: “Si può vivere stando bene insieme”.
A cura di Elisabetta Murina
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Per Fabio Caressa e Benedetta Parodi il tempo sembra essersi fermato. Sposati da 25 anni, la complicità che li lega è la stessa del primo giorno e incontrandoli nella redazione di Fanpage.it, è impossibile non notarla. Il matrimonio, per loro, è un impegno con fondamenta ben solide: "La correttezza, il rispetto e il sostegno reciproco". Senza dimenticare poi un po' di ‘pepe', in cucina e nella vita di coppia, oltre che nel titolo del loro ultimo libro (Calcio e Pepe, insieme è meglio): "La fuga d'amore più assurda è stata in un faro, siamo rimasti chiusi dentro". Della gelosia  i ‘Caressa's Parodi non ne vogliono sapere e oggi sognano uno programma in tv in cui raccontare la loro quotidianità: "Vorremmo mandare un messaggio positivo, si può stare bene insieme". 

Nozze d'argento festeggiate con lo stesso abito del matrimonio, come se il tempo non fosse trascorso. Vi sentite gli stessi di allora? 

Fabio: Grazie alla vicinanza di Benedetta mi sento cambiato in meglio sotto tanti punti di vista. Ho imparato a non nascondere più i miei sentimenti dietro una corazza ma ad usarli per avvicinarmi agli altri.

Benedetta: Ci siamo migliorati uno con l'altra, dall'intesa che si è creata ad alcuni lati dei nostri caratteri. Una cosa in cui siamo uguali però sono i vestiti, siamo entrati negli stessi di 25 anni fa.

Anche David e Victoria Beckham per l'anniversario hanno scelto gli abiti del loro matrimonio. Possiamo dire che siete un po' i ‘Beckham italiani'. 

B: Magari (ride, ndr) L'idea però mi è venuta in mente guardando le loro foto.

F: A Beckham non invidio la moglie, ma il destro sì.

Una curiosità per Fabio: hai comprato una fede nuova dopo averla persa a Forte dei Marmi o hai festeggiato senza?

F: Quando l'ho persa in mare ero disperato, l'ho cercata per ore usando persino una retina per pescare le telline, ma non c'è stato modo di trovarla. L'ho fatta rifare subito con le stesse incisioni.

Cioè?

F: C'è scritto ‘TOP'. All'epoca ci chiamavamo ‘topino e topina'. Per l'esattezza lei mi chiamava ‘topino muschiato' perché avevamo visto un documentario di due topi che si amavano.

B: Perché l'hai detto? Cambiamo argomento (ride, ndr).

C'è stata una seconda proposta di matrimonio?

F: Sì, ho fatto tutto per bene. Ho preparato l'anello, mi sono messo in ginocchio e le ho chiesto se volesse sposarmi di nuovo. Lei ha detto sì più velocemente della prima volta (ride, ndr).

B: Ero già abbastanza convinta, avevo capito che funzionava. Questo secondo matrimonio è stato bellissimo, abbiamo festeggiato con i nostri figli che si sono commossi e hanno riso con noi. A un certo punto sono ricomparsa vestita con l'abito da sposa e il dj ha rimesso la marcia nuziale, volevo nascondermi. Per togliermi dall'imbarazzo poi ha fatto partire il brano I'm a single lady di Beyoncé.

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Nella coppia Benedetta è la metà organizzata, mentre Fabio è più fumantino e romantico. Le differenze caratteriali sono mai state un limite?

F: Sono molto disorganizzato ed è un aspetto del mio carattere che Benedetta mi fa notare perché lo trova insopportabile. Io invece ogni tanto patisco un po' il suo eccesso di organizzazione.

B: Secondo me le differenze sono un limite ma anche un pregio. Visto che sono una persona abbastanza metodica ed equilibrata, è bello avere accanto qualcuno con un po' di follia. Anche se poi c'è sempre il rovescio della medaglia.

C’è qualcosa su cui litigate sempre?

F: L'ordine è l'unica cosa su cui discutiamo costantemente. Sono disordinato e a volte esagero, lo ammetto. Anche se dicono che i geni siano disordinati (ride ndr). 

Un argomento su cui invece siete sempre d’accordo?

F: I valori fondamentali ci vedono sempre d'accordo. La correttezza, il rispetto degli altri e l'impegno nel fare le cose.

B: Le fondamenta, che sostengono il matrimonio, sono quelle su cui siamo veramente allineanti. Per il resto abbiamo gusti e passioni diverse, ci confrontiamo e scontriamo abbastanza e penso che sia un po' il segreto del nostro matrimonio. Ci sosteniamo anche uno con l'altra, qualsiasi cosa accada e cerchiamo di trasmettere questo valore anche ai nostri figli.

Un punto di forza del vostro matrimonio.

F: Un punto fondamentale è che non siamo gelosi.

B: La gelosia inquina ogni rapporto, è una sorta di egoismo e non serve a niente. Ci si deve fidare della persona che si ha accanto e lasciarle i propri spazi di crescita personale. Fabio non mi ha mai dato modo di esserlo e io non lo sono mai stata, nemmeno sul lavoro.

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Avete mai attraversato momenti di crisi così forti da mettere in dubbio tutto?

B: In diverse occasioni siamo stati più distanti, ma non ho mai messo in discussione l'idea che avremmo continuato a stare insieme e che i motivi della discussione si sarebbero risolti. Ho la memoria a breve termine e mi dimentico spesso il motivo per cui litighiamo.

Fabio, hai raccontato che uno dei momenti più difficili in questi 25 anni è stato quando hai commentato la finale dei Mondiali a Berlino e Benedetta al tuo fianco. Quanto ti ha ferito la sua scelta?

F: Sul momento ci sono stato veramente male perché era un'occasione importante della mia carriera ed ero sotto pressione. Poi ci ho riflettuto e ho capito che è stato meglio così, ero completamente assorbito da quello che stava succedendo.

B: Quel sassolino gli è rimasto nella scarpa per un po' di tempo. Fabio è una persona che quando si arrabbia non te lo dice e devi cercare da sola di capire cosa lo renda nervoso. Poi ne abbiamo parlato e gli ho spiegato le mie ragioni. In quel periodo prendere un volo mi terrorizzava e in più avevo dei bambini piccoli a casa. Non ce l'ho fatta.

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Per le vostre fughe d’amore ogni tanto scegliete i motel. Ma il luogo più strano in cui avete fatto l’amore?

B: Motel a parte, siamo abbastanza classici.

F: Non siamo persone che fanno sesso in ascensore, aerei o luoghi simili (ride, ndr).

E la fuga romantica più assurda?

B: L'ho organizzata io, è stata in un faro, che in realtà era un hotel raggiungibile solo in barca. Arrivati in stanza, chiudiamo la porta e inizia a fare un caldo terribile perché non c'era l'aria condizionata. La mattina dopo, la porta non si apre più. Eravamo chiusi dentro. Abbiamo dovuto aspettare che arrivasse qualcuno a liberarci, non avevamo nemmeno più acqua. Poi il custode ci ha fatti uscire da un piccolo pertugio affacciato sulla cucina, dal quale si passava solo carponi.

F: Per un attimo ho pensato che saremmo rimasti lì e ci avrebbero ritrovati mummificati nel faro. È stato romantico solo le prime due ore (ride, ndr).

Quanto è importante l’intimità nel vostro matrimonio?

F: È una parte fondamentale.

In che modo la vivete nella vita di tutti i giorni, tra figli e impegni lavorativi?

B: Poche volte riusciamo a ritagliarci momenti per noi, ma quando ce la facciamo sono ancora più preziosi.

F: Diciamo che i nostri figli pretendono che noi bussiamo prima di entrare in camera loro, ma loro non lo fanno mai. Bisogna sempre cogliere il momento in cui non c'è nessuno a casa.

Vi hanno mai sorpresi?

F: No, siamo molto attenti.

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Calcio e Pepe è il titolo che avete scelto per il vostro libro, se doveste fare un programma televisivo insieme come lo chiamereste?

F: I  Caressas's Parodi. Ci piacerebbe fare un'esperienza di questo tipo e mostrare la nostra vita di tutti i giorni per mandare un messaggio positivo e di speranza. Si può vivere stando bene insieme e aiutandosi a vicenda. Credo che come coppia trasmettiamo valori reali in cui le persone si riconoscono.

B: Casa nostra potrebbe diventare il contenitore di una sorta di magazine, in cui ospiti sempre nuovi entrano ed escono. Oppure potremmo fare un reality con le telecamere accese per raccontare la nostra routine. Abbiamo una vita normale e le persone possono immedesimarsi ed empatizzare. Capire che non è una fortuna rara quello che abbiamo, ma qualcosa che può capitare a tutti a patto che ci sia impegno perché il matrimonio è soprattutto questo.

Sarete ballerini per una notte a Ballando con le Stelle 2024. Cosa vi ha spinto ad accettare?

B: Volevamo uscire dalla nostra comfort zone. In realtà avevamo già fatto un corso di ballo latino americano insieme per colpa mia, avevo costretto Fabio. C'è stato anche un saggio sulle note di Dirty Dancing di cui non è rimasta traccia. Alla fine questa idea mi si è ritorta contro perché ogni volta che andiamo a ballare e parte una musica latina, lui cerca di riesumare i passi. E da quando ha scoperto di Ballando non fa altro che vedere video di coreografie, dal tango al cha cha cha.

F: Cerco di arrivare preparato, come in ogni cosa che faccio, anche se in questo caso penso che sarà veramente inutile. Conto molto sulla bravura dei ballerini. Ho paura di Ivan Zazzaroni in giuria, ci conosciamo da 30 anni e mi prende già in giro senza vedermi ballare, non immagino cosa succederà quando vedrà la performance. I nostri figli ci prenderanno in giro a vita.

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