Eva Robin’s: “La transizione? Ho abbastanza orifizi. Mi offrirono 5 film porno per 250 milioni di lire”
All'anagrafe Roberto Coatti, senza quel Maurizio che si ostinano ad affibbiarle, è diventata Eva Robin's. Ospite di Belve, l'attrice ha raccontato a Francesca Fagnani qual è oggi il rapporto con il suo corpo e come sente il gatto Sphynx ("un gatto nudo") la belva più vicina alla sua natura. "Tutti mi pensano dal punto di vista genitale, sessuale, ma dai genitali alla testa ce ne passa", ha dichiarato, "Fino ad ora riesco ad essere eretta ed erettile e non è poco".
Perché Eva Robin's non ha voluto fare la transizione
Due matrimoni disattesi con due donne, mai con uomini (ché dell'uomo lei mica vuole conoscere le miserie umane), e la scelta di non fare la transizione per il cambio di sesso: "Mi sembra di avere orifizi a sufficienza, sarebbe come togliere la firma a un quadro che non è venuto male. Il mio organo maschile lo chiamo Robertino per rendere più aggraziata la situazione, per sottodimensionarlo".
La violenza a 8 anni, la prima masturbazione a 11 anni
Il racconto si sposta poi su qualcosa di molto doloroso, la violenza subita a soli 8 anni da un uomo che frequentava la sua casa e che, in qualche modo sente di aver provocato: "A 8 anni ero pienamente consapevole di voler sedurre questo adulto che poi mi ha molestata, adesso lo definirei un pedofilo. Ricordo tutto un attimo prima della fellatio, dopo ho rimosso". Andando avanti, le cose non è che fossero migliori, seppur molto consapevoli: "A 11 anni invece un archeologo mi ha iniziata al sesso, lui ne aveva 65. Mi ha incantato con dei minerali, varie pietre che mi mostrava sulla riva di un fiume, dove dopo mi insegnò come ‘venire a gusto', cioè come masturbarmi".
Diventare donna non è mai stata una sua vocazione, solo un modo per sopravvivere. Quando Roberto Coatti si è reso conto dell'ascendente che un corpo femminile aveva sugli uomini e quanto potesse guadagnarci, ha fatto il salto iniziando una cura ormonale che gli impedisse di sviluppare ulteriormente la parte maschile. A sedici o diciassette anni aveva già tre o quattro amanti fissi, allora trentenni, "tutti molto gentili con me e con mia madre, che tornava a casa spesso brilla". Alla Fagnani, l'ha definita una forma di prostituzione, mista a una strana pulsione di riconoscenza.
I soft porno e il corteggiamento del mercato pornografico
Protagonista al cinema in film di altro stampo, ha iniziato la carriera con i soft porno ma le proposte per i porno veri e proprio non sono mai mancate:
I soft porno arrivi all'atto sessuale e poi sfumano. Mi avevano proposto di fare 5 film porno in 10 giorni per 250 milioni di lire. Ho rifiutato perché non ritenevo i miei genitali abbastanza fotogenici da poter essere distribuiti su schermi così grandi come quelli delle sale.
Il flirt con Paolo Villaggio e la richiesta di un menage a trois
Flirt nel mondo dello spettacolo e della politica, molti non dichiarati dai diretti interessati, che "buttano il sasso e nascondono la mano“. Vittorio Sgarbi e Antonio Zequila sono quelli citati e commentati, ma ha sicuramente lasciato traccia il racconto della storia fugace con Paolo Villaggio:
Mi ricordo che andai ospite a questa festa di Paolo Villaggio. Ad un certo punto si è sparsa la voce che c'avevo l’attrezzo. Così Paolo Villaggio mi ha supplicato chiedendomi se potevo mostrarglielo. Se si è innamorato di me? No, abbiamo solo passato una notte insieme. Ad un certo punto però lui e la moglie mi hanno dato la caccia in Sardegna, mi seguivano. Volevano fare un menage a trois, ma in tre eravamo troppi.