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Eleonora Cadeddu: “Annuccia, i pregiudizi e il trauma del primo bacio. Oggi insegno teatro, ho 6 nipoti”

Nella serie Un medico in famiglia, Eleonora Cadeddu interpretava Annuccia. A Fanpage.it l’attrice, che oggi ha 27 anni, ha raccontato aneddoti e retroscena: il trauma del primo bacio sul set a 12 anni, la paghetta che le dava Lino Banfi (Nonno Libero), il no detto a Gianni Morandi, quella volta che il fratello Michael Cadeddu scomparve a Sanremo e i pregiudizi incontrati nel corso della sua carriera.
A cura di Daniela Seclì
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Un medico in famiglia, Eleonora Cadeddu si racconta. Foto di Francesco Marinelli
Un medico in famiglia, Eleonora Cadeddu si racconta. Foto di Francesco Marinelli

Eleonora Cadeddu ha interpretato per quasi vent'anni il personaggio di Annuccia Martini nella serie dei record Un medico in famiglia, attualmente disponibile su Netflix e Amazon Prime. L'attrice si è raccontata in un'intervista rilasciata a Fanpage.it e ha precisato: "Se sto rivedendo la serie? In generale, non amo fare i rewatch. Qualche puntata mi capita di rivederla. Ma tutta la serie, sinceramente, non me la sento". Aveva solo 2 anni quando entrò nel cast della fiction. Venne scelta per caso, la madre la portò con sé mentre accompagnava il figlio Michael a sostenere il provino per il ruolo di Ciccio. Da lì partirono per lei, un fiume di esperienze e di ricordi, alcuni anche bizzarri, come la volta in cui il fratello Michael scomparve al Festival di Sanremo. E poi, il trauma del primo bacio di Annuccia, Lino Banfi che la viziava con la paghetta settimanale e l'ovetto Kinder e quel no detto a Gianni Morandi. Oggi Eleonora Cadeddu ha 27 anni, continua a fare l'attrice, insegna teatro nelle scuole ed è perdutamente innamorata dei suoi sei nipoti. L'ultimo è nato solo un mese fa, quando Michael Cadeddu, che oggi fa il fantino in Germania, è diventato papà per la seconda volta.

Un medico in famiglia, Eleonora Cadeddu era Annuccia: intervista all'attrice

Chi è Annuccia per te oggi?

Una vecchia amica. Hai presente quelle persone con cui hai condiviso tantissimo e poi arriva la vita e ti porta su strade diverse? Ecco, la vedo così, come una vecchia, cara amica, che non vedo da tanto tempo e a cui mi piacerebbe fare una telefonata.

Quando sei entrata nel cast avevi 2 anni. Giulio Scarpati ha raccontato che a una festa di fine stagione, dicesti: “Ora mi tocca tornare a quella noia di asilo”. Quando tornavi a scuola, come si comportavano gli altri bambini con te? 

Oggi, lavorando nelle scuole, noto che i bambini sono più consci del fatto che stare in televisione possa darti la fama. All'epoca eravamo tutti un po' più ingenui. Certo, quando ero assente, i miei compagni sapevano che ero sul set, che giravo una fiction. Magari mi dicevano: "Povera te che non puoi venire in gita". Oppure: "Beata te che non fai la verifica". Però, non gliene fregava nulla del fatto che fossi famosa. Ciò mi ha aiutato a non montarmi la testa.

Dato che eri davvero piccolissima, ti capitava di confondere la tua vita reale con quella della fiction? 

Da piccola mi hanno spiegato la distinzione tra i parenti di sangue e quelli di set. Non avevo crisi di identità, però è anche vero che fino ai 12 anni, Lino Banfi per me era nonno, un nonno acquisito. Mi dava la paghetta settimanale, mi comprava l'ovetto kinder, era molto presente nella mia vita, lo consideravo un familiare. Avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.

Annuccia ha tolto qualcosa alla tua infanzia?

Sicuramente mi ha tolto spensieratezza, sono diventata molto responsabile per lavoro. Quando giravo, sapevo che alcune cose sarebbero passate in secondo piano, come ad esempio la gita scolastica o una festa di compleanno. Anche se mia madre, che è stata la mia fortuna, faceva di tutto per farmi conciliare gli impegni sul set e quelli personali. Però, in quella fase critica della vita in cui pensi solo alle uscite e agli amici, io avevo un'altra responsabilità. Ma grazie ad Annuccia ho anche vissuto esperienze incredibili.

Un medico in famiglia, Lino Banfi e Eleonora Cadeddu nei panni di Nonno Libero e Annuccia
Un medico in famiglia, Lino Banfi e Eleonora Cadeddu nei panni di Nonno Libero e Annuccia

Raccontamene una.

A tre anni fui invitata al Festival di Sanremo con il cast di Un medico in famiglia e ricordo che mio fratello Michael scomparve.

Ma come è possibile?

Mia madre andò alla stazione a prendere mio padre che arrivava da Milano. Era tranquilla, pensava: "I miei figli stanno sempre con loro, non è che me li perdono". A Sanremo, però, c'era una calca, una ressa, un casino assurdo. Tutti erano impazziti per il cast di Un medico in famiglia. Io ero piccola e mi tenevano in braccio. A un certo punto, si girano e mio fratello non c'era più.

E dov'era finito?

Non ricordo, forse lo avevano accerchiato un gruppo di ragazzine fan o se n'era andato da un'altra parte o se l'erano dimenticati in albergo. Sta di fatto che se l'erano perso. È tornata mia madre e alla fine lo hanno ritrovato, per fortuna non è successo niente di grave. E poi ho un altro aneddoto con Gianni Morandi.

Prego.

Avrò avuto 12, 13 anni. Da due settimane, organizzavo la prima uscita da sola con le amiche. Saremmo andate al cinema. Mia madre, però, mi disse che mi avevano invitato in una trasmissione di Gianni Morandi. Mi chiese: "Lo vuoi fare?". Io dissi di no. Non me ne fregava niente, volevo andare al cinema. Poi, mi arrivò una chiamata: "Ciao Eleonora sono Gianni Morandi" e io: "Ah ciao…come a dire beh, che vuoi?". E lui mi disse: "Che ne pensi di venire sabato?" e io: "No Gianni, mi dispiace, ma devo uscire con le mie amiche" e allora mi propose di portare anche loro, per fargli vedere lo studio. Ero scettica, per me andare in uno studio televisivo non era niente di speciale, ma quando l'ho chiesto alle mie amiche, furono entusiaste: "Che figo, Gianni Morandi è il cantante preferito di mia mamma" e quindi le ho portate. Erano in prima fila.

Un medico in famiglia, Margot Sikabonyi, Giulio Scarpati, Eleonora e Michael Cadeddu, Lino Banfi
Un medico in famiglia, Margot Sikabonyi, Giulio Scarpati, Eleonora e Michael Cadeddu, Lino Banfi

Durante le riprese, ci sono stati anche momenti complessi per te. Quando avevi 12 anni, Annuccia doveva baciare Gianfilippo Colla, interpretato dall'attore Lorenzo Federici. Era il primo bacio sul set e per te, girare quella scena, fu un trauma.

Sì, anche se ripensandoci ora mi fa tenerezza. Io avevo già dato un bacio, quei bacetti estivi, ma la cosa per me traumatica fu farlo davanti alle persone che mi hanno cresciuto, davanti a mia madre e alla madre di lui. Era una scena notturna, girata al mare, a Fregene. Dissi: "Allora, ve lo dico subito, questa scena si fa a porte chiuse, mettete i pannelli, qua solo regista, cameraman, fonico e coach", neanche fosse la scena di nudo più hard della storia del cinema. Dietro i pannelli, che avevano messo per darmi il contentino, c'era tutta la platea che guardava e sghignazzava. È stato tremendo, mi ero caricata di ansia, sono andata dalla mia coach e mi sono messa a piangere.

È andata meglio con Edoardo Purgatori, nei panni di Emiliano?

In realtà, non ho mai amato fare queste scene sul set, però con lui c'era grande intesa. Edoardo è il fratello di una mia compagna di classe e, anche lì, quando l'ho scoperto ho pianto perché sono una frignona. Sapevo che quell'anno Annuccia avrebbe avuto una storia d'amore un po' più seria con questo bad boy, super figo, tatuato. Avevo superato il trauma di Gianfilippo Colla ed ero curiosissima di sapere chi avrebbe interpretato Emiliano, già mi immaginavo fidanzata con lui nella realtà. Arrivo a fare la prova costumi e chiedo alle sarte come fosse. Quando mi hanno mostrato la foto, non ci potevo credere. Non solo era il fratello della mia compagna di classe, ma era molto più grande di me e fidanzatissimo. Conoscevo la sua storia d'amore perché si era fidanzato a scuola. Sono crollate tutte le speranze.

Un medico in famiglia, Edoardo Purgatori e Eleonora Cadeddu
Un medico in famiglia, Edoardo Purgatori e Eleonora Cadeddu

E poi, tra gli amori di Annuccia, c'era Geko interpretato da Lorenzo De Angelis.

Con Lorenzo c'è stato un inizio un po' faticoso, poi però anche con lui mi sono lasciata andare, mi sono aperta e ho apprezzato il lavoro che abbiamo fatto insieme.

Il colpo di scena che svelava che non eri figlia di Lele, suscitò grande dibattito. Tu come hai reagito quando hai letto il copione? 

L'ho presa come una sfida, un modo per raccontare un lato inedito di Annuccia. Fino ad allora avevo messo in scena tutte cose che nella vita mi venivano naturali: la colazione con i parenti, il primo fidanzato, la prima litigata. Invece, con quel colpo di scena, mi sono ritrovata per la prima volta a non poter attingere alla mia storia, a dovere interpretare e quindi a calarmi completamente nei panni del personaggio.

Con quali attori hai mantenuto un rapporto in tutti questi anni? 

Un po' con tutti, sarebbe impossibile rinnegare quello che ci ha legato per vent'anni. E anche con quelli che non sento, sono sicura che se li incontrassi per strada, ci abbracceremmo. Sono rimasta in contatto con Margot Sikabonyi, che interpretava mia sorella Maria, con Lino Banfi, Giulio Scarpati e Milena Vukotic. Magari non ci sentiamo quotidianamente, ma per il compleanno, per Natale, quando li vedo in televisione, troviamo sempre un'occasione per mandarci un messaggino e farci un saluto.

Un medico in famiglia, Michael Cadeddu interpretava Ciccio: oggi fa il fantino e ha due figli

Un medico in famiglia, Annuccia, Nonno Libero e Ciccio
Un medico in famiglia, Annuccia, Nonno Libero e Ciccio

Con te nella serie c’era anche tuo fratello Michael Cadeddu, che interpretava Ciccio. A un certo punto è uscito di scena. Cosa è successo?

La decisione è partita da lui. Durante l'adolescenza, mio fratello ha sviluppato l'amore per i cavalli, tanto da svegliarsi la mattina alle 4, andare in scuderia, fare uscire i cavalli, tornare di corsa sul set a Cinecittà che puzzava di cavallo, lavarsi in camerino e girare. Ha capito che quella passione doveva diventare il suo mestiere, come ha fatto nostro padre. Così, ha scelto di proseguire per la sua strada, con il suo sogno di diventare fantino. Lo fa ancora oggi, in Germania.

Michael è anche diventato papà.

Quasi quattro anni fa, l'8 dicembre, è nato Perseo. E un mese fa è nato il mio sesto nipote. Un altro maschietto, si chiama Leonida. Nomi particolari e importanti.

Quindi tuo fratello Michael ha due figli e tua sorella Francesca ne ha quattro. Che zia sei con loro?

Un po' rompi, me ne rendo conto (ride, ndr). Però sono una zia su cui i miei nipoti possono contare. So che se avessero bisogno, chiamerebbero me e questo mi basta, anche se a volte ci scontriamo perché sono severa. Pretendo tanto da loro perché il mondo può essere un posto molto faticoso in cui vivere. Sono esigente sullo studio, quando li vedo facciamo i compiti insieme, li sgrido se si comportano male. Per me è importante che sappiano comportarsi, che studino, che seguano i propri sogni.

Durante gli anni sul set, è capitato anche a te di voler dire basta?

Mentre facevo Un medico in famiglia ero felice, non mi facevo paranoie. Quando finiva mi veniva il magone, quando si parlava della stagione successiva mi rasserenavo. All'epoca, non ho mai avuto questo pensiero. Dopo, invece, sono stata un po' scombussolata, ho messo in dubbio quello che ho fatto per 20 anni. Mi sono detta: "Forse ho sbagliato tutto". È un dubbio che ho tuttora.

Magari sei stata troppo identificata con il ruolo di Annuccia e questo ha creato un pregiudizio nei tuoi confronti, ti sono state precluse delle opportunità.

Sì, hai fatto la giusta analisi. È un personaggio che pesa. Non che io lo rinneghi, ormai l'ho fatto. Ho amato quella serie e Annuccia, avrei sofferto fermandomi prima. Ma io lo facevo senza pensare che poi un giorno mi sarei ritrovata a 27 anni e ai casting non mi facevano i provini perché sono un volto troppo conosciuto. Ma che ne sapevo io di come funzionava? Quindi l'ho fatto. Ora mi dicono: "Se dopo la quarta, quinta stagione tu avessi smesso, magari avresti fatto altro". Col senno di poi siamo tutti bravi e poi comunque ero piccola, probabilmente non avrei fatto più niente. Mi sarei concentrata sulla scuola e sulle mie cose.

Una nuova stagione di Un medico in famiglia è impossibile?

Mai dire mai, però non la vedo come una cosa tanto semplice. Non voglio dire cose sbagliate, davvero non lo so. La serie è finita all'improvviso, noi avevamo ricevuto l'opzione per Un medico in famiglia 11. Se ne parlava da tempo. È stata posticipata e poi sono passati cinque anni.

Eleonora Cadeddu oggi, ha 27 anni, insegna teatro e ha sei nipoti

L'attrice Eleonora Cadeddu oggi ha 27 anni
L'attrice Eleonora Cadeddu oggi ha 27 anni

Chi è Eleonora Cadeddu oggi?

Insegno teatro nelle scuole, purtroppo il Covid ha fermato tutti i corsi extracurricolari. Per due anni siamo stati fermi e abbiamo ricominciato adesso. E poi sono un'attrice, mi sento di dirlo perché tante volte, quando non ti vedono in televisione, ti chiedono: "Che lavoro fai adesso?". Il lavoro dell'attore è fatto di attesa, di studio, di preparazione ai provini, di esperienze, di momenti in cui si lavora di più e di altri in cui si lavora di meno. L'arte la devi alimentare costantemente altrimenti muore. Io la alimento e spero di tornare a sentirmi nel posto giusto. Sono convinta che il mio posto giusto sia il set. Mi fa sentire a casa, mi genera serenità.

Oltre a tornare sul piccolo schermo in qualità di attrice, ti piacerebbe metterti alla prova in un reality?

Dipende, alcuni reality non credo facciano per me. Non mi sentirei a mio agio a stare 24 ore su 24 sotto le telecamere. Il reality del mio cuore, che spero che qualcuno mi faccia fare prima o poi, è Pechino Express. Credo sia un'esperienza meravigliosa, ma gli autori devono ancora scoprirmi, quando lo faranno, capiranno che è il format perfetto per me.

C'è qualcosa che ti riguarda, che i tuoi fan sarebbero sorpresi di conoscere?

La mia quotidianità è fatta di cose molto semplici, andare a fare la spesa e guardare l'offerta, battagliare con l'inquilina del palazzo che lascia la porta aperta. Faccio una vita estremamente normale e mi piace.

Per concludere, c'è una persona importante in questo momento nella tua vita?
Non è una cosa di cui amo parlare, però sì, sono felice.

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