Doc 2, Silvia Mazzieri sulla morte di Alba Patrizi: “Ho pianto dicendole addio. E ora divento mamma”
La serie Doc – Nelle tue mani 2 si è conclusa con un inaspettato colpo di scena: la morte di Alba Patrizi. L'attrice Silvia Mazzieri è riuscita a conquistare gli spettatori, portando in scena una donna delicata, comprensiva, coraggiosa, quasi eterea nella sua capacità di proteggere le persone che ama, senza mai imporre la sua presenza. Non sorprende che la drammatica uscita di scena del suo personaggio abbia sconvolto gli spettatori, che si sono riversati sui social per manifestare il loro dispiacere. In un’intervista esclusiva rilasciata a Fanpage.it, Silvia Mazzieri ha commentato l'addio alla serie Doc – Nelle tue mani e ha raccontato il magico momento che sta vivendo con il fidanzato Yari Gugliucci. L'attrice è in dolce attesa.
La morte di Alba Patrizi ha sconvolto gli spettatori di Doc. La scena finale è stata particolarmente carica di pathos ed è di certo sul podio delle più intense della serie.
Non avevo la sensazione di stare recitando. Era come se fossi sotto ipnosi. Mi sono affidata a quel momento, restando in ascolto. In ogni battuta, in ogni sguardo, c'era il senso dell'intero percorso di Alba. Era tutto così forte, sospeso, magico, che non avevo dubbi sul fatto che il pubblico ne avrebbe percepito l'intensità.
Mi racconteresti il dietro le quinte di quella scena? Ciò che non si è visto in TV.
A girare la scena è stato Jan Michelini. Ha contribuito a costruire Alba nella prima stagione, quindi per me è stato particolarmente emozionante concludere il percorso con lui. L'ho ringraziato tantissimo. Dopo la scena finale, sono scoppiata in un pianto. Avevo la sensazione di essere riuscita a esprimermi al meglio. Poi, c'è stato un abbraccio con il resto del cast. Eravamo tutti in lacrime. Ricorderò sempre quel momento.
Quando hai appreso che Alba sarebbe morta?
Me l'hanno comunicato i primi di ottobre. Gli sceneggiatori sono stati molto carini, sono venuti sul set e abbiamo discusso la cosa. Alba era più in disparte rispetto alla prima stagione. Non c'era stato uno sviluppo del personaggio. Dato che è stata amata tantissimo dagli spettatori, hanno messo a punto un finale che le permettesse di essere ricordata. Quando ho letto la scena, l'ho trovata bella.
Quindi credi che abbia avuto un finale degno?
Sì, è andata via in modo dignitoso con un'uscita di scena forte e in grado di emozionare. La reazione degli spettatori e i numerosi messaggi che sto ricevendo dimostrano che Alba è entrata nei loro cuori. Ciò che volevo regalare al pubblico è arrivato. Per me non c'è soddisfazione più grande.
Che significato dai a questo addio?
Il percorso di Alba è andato di pari passo al mio percorso di crescita. Da quando ho iniziato a interpretarla, ho visto cambiare via via una parte di me. Mi rispecchiavo nella sua timidezza ed è stato emotivamente forte, vedere la determinazione con cui affrontava gli ostacoli. La morte di Alba ha simboleggiato per me lasciare andare la parte più fragile della mia personalità, per trasformarla. Lei lascia questo mondo volgendosi verso un raggio di sole, anch'io nella vita cerco sempre la luce. Con la sua morte si è chiuso un ciclo e se n'è aperto uno ancora più importante, quello della maternità.
A proposito, è circolata la notizia falsa secondo la quale tu avresti deciso di lasciare la serie Doc – Nelle tue mani, perché hai scoperto di essere incinta.
Ho scoperto di essere incinta quasi un mese dopo aver saputo della morte di Alba. Quindi non c'entra niente. Semplicemente non si è riusciti a trovare un modo degno di sviluppare il suo percorso nella serie. Devo dire che preferisco andare via prima e lasciare il segno, anziché diventare scontata o scadente, perché non ho modo di esprimermi. Poi è ovvio che non mi aspettavo che Alba morisse. Però, è andata così. Sono fatalista.
Cosa ti rimarrà di Alba Patrizi?
Devo dire che mi manca. Mi piaceva interpretarla: era testarda, cocciuta, pura e con una grande forza. Quando entro in un ospedale e ho una cartellina in mano, mi sembra di rivederla e ho come la sensazione che non sia mai andata via realmente.
Gianmarco Saurino ha dichiarato di non aver rivelato la morte di Lorenzo Lazzarini neanche ai suoi genitori. Tu ti sei confidata con la tua famiglia?
L'ho detto ai miei e al mio fidanzato, ovviamente con la promessa di non rivelare niente. Quando la scena è andata in onda, mio padre piangeva, mia madre aveva il cuscino bagnato di lacrime. Io per prima sono sparita per due giorni, mentre tutti continuavano a chiamarmi e a chiedermi se stessi bene. Avevo bisogno di un attimo per metabolizzare.
Nel giorno del tuo compleanno, hai annunciato di essere in dolce attesa. So che al momento preferite non comunicare il sesso del bebè, ma come stai vivendo la tua prima gravidanza?
Non c'è emozione più grande di sapere che c'è questo esserino dentro di me. Mi guardo allo specchio e mi sembra ieri che giocavo con un bambolotto e gli mettevo i miei vestiti. E ora aspetto la mia piccola creatura. È un momento magico. Ho accanto un uomo che mi ama e che è emozionato quanto me. Ha 47 anni e desiderava diventare padre, ma non trovava la persona giusta.
Come hai conosciuto il tuo compagno, l'attore Yari Gugliucci?
Stiamo insieme da quasi un annetto. Mi contattò per un progetto per Lina Wertmüller, che poi purtroppo se n'è andata. Abbiamo continuato a sentirci in maniera tranquilla. Lui poi mi ha svelato che appena ha sentito la mia voce, si è emozionato. Di solito non do spazio, non rispondo, però con lui l'ho fatto. Anch'io avevo avvertito che c'era qualcosa. Pensa che durante le riprese di Doc, mi alzavo alle 5 per andare sul set e lui si svegliava per farmi l'in bocca al lupo e tenermi compagnia durante la colazione. Lo capisci quando c'è qualcosa di autentico e non è solo un fuoco di paglia, con lui c'è amore vero.
Pensate al matrimonio?
Si parla di matrimonio, ma non abbiamo deciso quando. Stiamo aspettando che nasca il bebè, poi vedremo che cosa accadrà. Quando ci sarà il tempo e il modo, ci piacerebbe fare una cerimonia con poche persone in mezzo alla natura. Per il momento, però, ci concentriamo sul diventare genitori.
Che mamma sarai?
Amo i bambini e prendermi cura delle persone. Sono convinta che sarò una brava madre. Parlo già con il mio bebè. Ha un caratterino! Sono innamorata persa. Quando gli parlo, ho la sensazione che mi risponda. Se un'altra persona mette la mano sul pancione, invece, non la considera proprio. Così si fa, bisogna essere di pochi, bisogna farsi desiderare (ride, ndr). Con Yari vorremmo trasmettere alla nostra piccola creatura la passione per il viaggio, per i libri, per la natura. Vogliamo che sappia che nei genitori ci sono due figure da rispettare, ma anche degli amici a cui non deve avere timore di chiedere. Vorremmo apprendesse l'importanza dell'umiltà, del rispetto per sé e per gli altri e la capacità di cercare il bello nel mondo, nonostante le difficoltà.
E dal tuo futuro professionale cosa ti aspetti?
Mi piacerebbe interpretare delle donne forti, dalla grande umanità e con messaggi importanti da veicolare. Vorrei non si fermassero al mio aspetto angelico. Nel mio futuro spero ci sia il cinema, ne ho sempre subito la magia. Sin da piccola ci andavo da sola, mi estraniavo e guardavo tre, quattro film di fila. E poi, mi piacerebbe lavorare con il mio compagno Yari Gugliucci. Lo reputo un attore completo. Una persona di un'umanità e sensibilità fuori dal comune. Quando le cose non vanno bene, riesce a trasformare tutto, a darmi un'altra prospettiva. È sempre sorridente, delicato, altrimenti non lo avrei scelto come padre dei miei figli.