“Demenziale spiegare che era ironia”: Abatantuono e Paolantoni rispondono alla polemica dopo Che Tempo Che Fa

Il caso Paolantoni-Abatantuono tiene banco dopo la puntata di Che Tempo Che Fa di domenica 13 aprile. Durante il segmento del Tavolo, Fabio Fazio aveva chiesto al comico napoletano quale fosse il colmo per un astronauta dal dentista. Nella gag, Abatantuono si era infilato con una battuta fulminante: "Francesco Paolantoni tra quelli che non fa ridere è quello che ha più successo". La battuta, pubblicata dai social del programma e ripresa dai quotidiani, ha creato scalpore tra quei lettori che non hanno chiaramente distinto che si trattasse di un gag. Interpellati da Fanpage.it sulla vicenda, i due comici hanno risposto con il loro proverbiale sarcasmo, ridimensionando una polemica che non c'è mai stata e che, a loro avviso, non avrebbe nemmeno dovuto nascere.
La risposta secca di Diego Abatantuono
Contattato telefonicamente da Fanpage.it, Diego Abatantuono ha liquidato la questione con poche parole, fedeli però al suo stile diretto e senza fronzoli: "È demenziale solo parlarne. Io non guardo i social, ieri sera casualmente un mio amico me l'ha fatta vedere. È demenziale solo dover spiegare che era una battuta". Una risposta telegrafica che dice molto sulla sua insofferenza verso la necessità di dover spiegare l'ovvio: che tra comici le battute, anche quelle apparentemente più taglienti, fanno parte del gioco.
Paolantoni e la dinamica di coppia: "Il gioco della mortificazione è la base"
Più articolata, ma non meno chiara, la posizione di Francesco Paolantoni, che ha voluto entrare nel merito della questione: "È anche il modo in cui si legge e si scrive una notizia che, secondo me, non lascia percepire bene alle persone che quella era una battuta. Il gioco della mortificazione è la base della dinamica di coppia". Il comico napoletano ha così inquadrato perfettamente quello che è avvenuto: una classica interazione tra professionisti della risata che si basa proprio sulla dinamica del "punch down", dove uno dei due assume il ruolo dominante e l'altro quello, apparentemente, sottomesso. "Se c'è gente che crede davvero che Diego pensi questo di me, non è un problema nostro. Noi dobbiamo rivolgerci alle gente intelligente", ha concluso Paolantoni, lasciando intendere che la comicità di qualità si rivolge a un pubblico in grado di cogliere le sfumature e le dinamiche del gioco comico, senza dover aggiungere didascalie o avvertenze.