Daniela Di Cicco, che ha commosso Achille Lauro a X Factor 2024: “In terapia per problemi relazionali”
Nata ventidue anni fa a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, Daniela Di Cicco è stata una delle voci più rilevanti agli occhi dei giudici nella prima puntata di X Factor 2024, andata in onda il 12 settembre su Sky Uno. Durante l'esibizione, ha cantato il brano "Creep" dei Radiohead e alla domanda di Achille Lauro sul perché della scelta, ha risposto: "Rispecchiava il modo in cui mi sentivo nell'adolescenza, un po' fuori posto". A Fanpage.it, la ragazza racconta la sua storia: dai problemi relazionali, alla paura della solitudine fino al percorso di terapia, che le ha cambiato la vita. "Da piccolo se non ti fai furbo diventi una preda facile, ma ho saputo chiedere aiuto". E su Lauro, che è finito al centro delle discussioni dopo aver avuto uno screzio con Mc Drago, che si è esibito come Daniela alle auditions : "I giudici sono lì per fare il loro lavoro, se mi avesse dato un no non avrei reagito in malo modo perché vengo dal niente".
Hai detto che da adolescente ti sentivi spesso fuori posto, per quale motivo?
Suppongo succeda in tutte le città ma crescendo a Napoli, che spesso racchiude contesti sociali un po' particolari, da piccolo se non ti fai furbo diventi una preda facile. Fondamentalmente, la cosa che mi è sempre mancata è la cosiddetta "cazzimma", come diciamo a Napoli. Questo mi ha portato spesso alla solitudine, soprattutto durante il periodo delle scuole medie.
Hai chiesto aiuto ai tuoi genitori?
Ci ho provato ma ero piccola, quindi non lo facevo in modo diretto. Quando sei giovane non sai nemmeno come affrontare conversazioni che ritieni scomode e la salute mentale, per molti, è ancora un taboo. A un certo punto, passata l'adolescenza, sono andata in terapia. Il messaggio che vorrei mandare è proprio questo: far sì che la salute mentale dei giovani sia sempre una priorità, far capire loro di non sentirsi sbagliati nel parlarne.
Sei laureata in sociologia. Quanto i tuoi problemi relazionali hanno influito nella scelta di questa facoltà?
All'inizio, molto. Ma in realtà ho scelto di fare sociologia soprattutto perché sentivo la pressione di dovermi iscrivere per forza all'università, anche se non sapevo bene quale fosse la mia strada. Pensavo fosse il percorso che poteva interessarmi di più, ma non era la mia vocazione. Oggi ho capito che la mia vocazione è la musica. Per questo ho scelto di presentarmi ai provini di X Factor.
Com'è stata la tua esperienza a X Factor?
Molto positiva, della prima puntata ricorderò soprattutto il legame con gli altri ragazzi, non c'era una competizione tossica, eravamo tutti sulla stessa barca, siamo stati di supporto gli uni per gli altri.
Tra i giudici di quest'anno ci sono Paola Iezzi, Achille Lauro, Jake La Furia e Manuel Agnelli. Con chi hai sentito maggiore connessione?
Tutti hanno speso belle parole per me e sono grata per questo. In particolare, però, porterò con me ciò che hanno detto Achille Lauro e Manuel Agnelli: "Devi fare questo nella vita". Sentirmelo dire è stata la cosa più importante.
Cosa pensi di Mc Drago, che in risposta al no di Achille Lauro ha pubblicato una canzone contro di lui?
I giudici sono lì per fare i giudici, fanno solo il loro lavoro. Personalmente, non avrei reagito in malo modo perché io vengo del niente, ma ci sta che una persona che parte con un progetto più avviato abbia potuto avere una reazione dettata dalla frustrazione. Penso che, oltre al talento, X Factor punti anche molto al fattore spettacolo nella scelta dei concorrenti.
Qual è il tuo sogno dopo X Factor?
Vorrei cantare più spesso dal vivo e continuare a scrivere musica, lo sto già facendo e spero presto di poter pubblicare qualcosa di mio. Ora che ho capito qual è la mia vocazione farò di tutto per continuare a seguirla.