Damiano Carrara: “Con Benedetta Parodi nessun litigio. Mi hanno augurato che mia figlia nasca down”

Pasticciere, giudice di Bake Off Italia, vincitore di Pechino Express 2024 e presto papà. Damiano Carrara si è raccontato a Fanpage.it: dall’imminente paternità alla vittoria in coppia con il fratello Massimiliano, passando per l’amore per la pasticceria. Sul ‘Caressa gate’ ha chiarito: “Nessun litigio con Benedetta Parodi e Fabio Caressa”. E sui commenti ricevuti dopo il programma dagli haters: “Mi hanno scritto che sperano mia figlia nasca down”.
A cura di Elisabetta Murina
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Se dovesse descriversi con un dolce, Damiano Carrara sceglierebbe il tiramisù. All'apparenza semplice, ma in realtà più complesso di quanto sembra da realizzare, soprattutto per l'equilibrio preciso tra tutti ingredienti. "Sono una persona a cui piace dare sempre il massimo e fare nuove esperienze", ha raccontato a Fanpage.it. Il noto pasticciere, titolare dell'Atelier Damiano Carrara a Lucca e giudice di Bake Off Italia per l'ottavo anno consecutivo, non si è mai tirato indietro davanti a una nuova sfida, che sia in pasticceria o fuori dal laboratorio.

Appena maggiorenne è partito per l'America per inseguire il suo sogno, mentre da poco è tornato vincitore da Pechino Express 2024, a cui ha partecipato in coppia con il fratello minore Massimiliano. E tra qualche mese, la sfida più impegnativa di tutte: diventare padre. La moglie Chiara Maggenti è incinta e lui non vede l'ora di accogliere in famiglia la prima figlia. "Mi alleno tutte le mattine e dormo perché penso che poi sarò molto impegnato", ha raccontato a proposito della paternità. E sul "Caressa Gate", come ormai è stato soprannominata l'eliminazione di Fabio Caressa e della figlia Eleonora da Pechino Express, ha chiarito: "Con Benedetta Parodi nessun litigio, è una fake news". 

Il tuo ultimo libro (Naturalmente- La pasticceria per tutti) è un ricettario alla portata di tutti, con una particolare attenzione al tema del gluten free. Come è cambiata negli anni la tua idea di pasticceria?

Sicuramente si è evoluta, ho continuato a studiare le basi della pasticceria, classica e senza glutine, ma anche a sperimentare. Il gluten free mi ha dato uno stimolo più forte in primis perché mia moglie è celiaca e poi perché fare un tipo di pasticceria inclusiva, che va bene per tutti, è la cosa più bella che ci sia.

A inizio anno in Italia sono arrivate le farine di insetti: pro o contro usarle nei tuoi dolci?

Preferisco una coltivazione italiana se possibile, credo in un mondo in cui possiamo utilizzare i nostri ingredienti. Nel campo della pasticceria, ad esempio, abbiamo farine di riso, amido, mais, sorgo. Secondo me gli insetti vanno bene per i paesi all'estero, io ne faccio a meno. La farina di grillo non è cosa nostra.

Se dovessi descriverti con un dolce, quale sarebbe?

Il tiramisù. Oltre a essere il mio dolce preferito, è anche il più completo che ci sia. Carico, grintoso, buono. Ti dà forza ed energia. Sono una persona a cui piace cercare di dare sempre il massimo, di migliorarsi e di fare nuove esperienze. Sono nato curioso e morirò curioso (ride, ndr).  

Sarai giudice di Bake Off Italia per l’ottavo anno consecutivo. Quale è, secondo te, il segreto del successo di un programma come questo?

È un programma in grado di connetterti con le tue passioni. Per molte persone che hanno la passione per i dolci, partecipare a Bake Off è un sogno che diventa realtà. Anche se non si vince, è un percorso che ti spinge a voler crescere e magari è la scusa giusta per cambiare lavoro. Sono dell'idea che se uno lotta e ci crede, un pizzico del suo sogno per forza si avvererà.

Ernst Knam, Tommaso Foglia, Damiano Carrara e Benedetta Parodi, giudici di Bake Off 2024 (foto dal set del 2023)
Ernst Knam, Tommaso Foglia, Damiano Carrara e Benedetta Parodi, giudici di Bake Off 2024 (foto dal set del 2023)

Quest’anno al cast si aggiunge Iginio Massari, che si vociferava che ti avrebbe sostituito. 

Assolutamente no. I giudici siamo io, Tommaso (Foglia, ndr) ed Ernst Knam. Iginio Massari viene solo per le prove tecniche. Lo conoscevo già, è un grande professionista, una persona simpaticissima. Mi fa piacere che faccia parte del gruppo.

Sui social è circolata la voce che tu e la conduttrice Benedetta Parodi abbiate litigato per via dell’eliminazione di Fabio Caressa da Pechino Express: confermi o smentisci?

È tutto inventato, una fake news. Secondo me la voce è nata perché durante una pausa pranzo io non ero presente a una foto con lei dal momento che ero andato ad allenarmi, come faccio sempre. Non c'è stato nessun litigio, niente di niente. Ci sentiamo tutti i giorni e ci conosciamo ormai da anni.

Si è complimentata con te per la vittoria a Pechino Express?

Assolutamente sì. È stato un gioco, ci siamo divertiti noi nel farlo e lei nel guardarlo da casa.

Ti sei pentito di aver eliminato I Caressa quando ne hai avuto la possibilità?

Era una gara, alla fine abbiamo vinto, quindi non mi sono pentito. Ci siamo divertiti e l'abbiamo vissuto tutti come un bellissimo viaggio che porteremo sempre nel cuore. Con le altre coppie abbiamo creato anche un gruppo su Whatsapp dove ci sentiamo tutti i giorni, ogni tanto andiamo anche a bere una birra insieme.

A proposito di Pechino Express, hai detto che certi commenti ti hanno ferito perché andavano oltre la gara. Quali parole ti hanno più fatto male?

Ferire è una parola grossa, mi infastidiscono le persone che toccano la mia vita privata. Accetto tutto, commenti positivi e negativi, non ci sono problemi, ma non devono attaccarsi alla famiglia. Mi hanno scritto che sperano mia figlia nasca down.

Tua moglie come ha reagito?

Nel mio stesso modo. Credo che le persone prima di parlare dovrebbero pensare un po', ci vuole del buon senso. Io non mi permetterei mai di insultare qualcuno online, di scrivere qualcosa di brutto riguardo a una persona. Penso che i social andrebbero regolamentati, ci vorrebbe una legge che consenta agli utenti di non parlare a vanvera e  che permetta di risalire alla loro identità quando ce ne è bisogno.

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Il ricordo più bello che hai di Pechino Express.

La vittoria. Quando siamo saltati sul tappeto nero è stato come aprire un rubinetto di emozioni, che racchiudeva tutta l'adrenalina e la forza di volontà che ci abbiamo messo. Durante il viaggio abbiamo vissuto gli alti e i bassi della gara e un mese è passato di corsa.

Con Massimiliano hai affrontato Pechino Express e hai anche aperto la tua prima pasticceria a Los Angeles (Carrara Pastries): in quanto fratello maggiore, ti senti un esempio per lui?

Siamo sempre stati io e Massi, siamo cresciuti insieme. Per certi versi sento il fatto di essere il fratello maggiore, ho sempre dato l'esempio, ma lui è sempre stato un grandissimo lavoratore. È venuto in America la prima volta quando io ero già partito. Ci supportiamo l'uno con l'altro e l'aver aperto un locale insieme ci ha unito ancora di più.

La tua carriera è iniziata come bartender. C’è qualcosa che hai imparato di quel mestiere che conservi ancora oggi?

L'accostamento dei sapori e dei profumi, che ho riportato anche in pasticceria. La sferificazione, ad esempio, l'ho imparata da bartender e poi trasferita nel mondo dei dolci. A Bake Off ho fatto fare una prova che consisteva proprio nella sferificazione inversa di un frutto.

A È sempre Mezzogiorno invece hai diviso la cucina con Antonella Clerici. Quale è stata la tua prima impressione su di lei?

La prima cosa che mi ha chiesto dopo essersi presentata è stata come stesse mia moglie incinta. È una persona splendida, come tutta la squadra con cui lavora, ha un'energia positiva che si riflette in tutto quello che fa e nelle persone che la circondano.

Pasticciere, imprenditore, giudice, viaggiatore e presto papà. C’è un lato di te che tieni ancora nascosto?

Sono molto introverso per quanto riguarda la mia vita privata. Visto il mestiere che faccio, uso i social perché ho bisogno di comunicare un po' quello che sono, però ci sono certe cose che sono off limits.

Cioè?

I momenti intimi che vivo in famiglia. Ci sono persone che magari li espongono, io invece preferisco tenerli per me. Dall'altra parte penso anche che ogni tanto sia bello far vedere le proprie gioie a chi ti segue, perché mi piace pensare che dall'altra parte ci siano persone che mi vogliono davvero bene.

Damiano Carrara e la moglie Chiara Maggenti
Damiano Carrara e la moglie Chiara Maggenti

Ad agosto diventerai padre per la prima volta. L’hai definita la "sfida più importante", come ti stai preparando?

Cerco di tenermi in forma, mi alleno tutte le mattine e dormo perché penso che poi sarò molto impegnato, non so se avrò tempo di farlo. Mi sto preparando nella miglior maniera possibile. Non vedo l'ora di diventare padre, è la cosa più bella che mi potesse succedere.

Il momento in cui hai scoperto che tua moglie era incinta.

L'abbiamo scoperto il giorno prima di partire per il Giappone, quando io ero appena tornato dalla registrazione di Pechino Express. Quindi abbiamo fatto questo viaggio in Asia con Chiara (Maggenti, ndr) che era già incinta ed è stata una grande emozione.

Ci fai un piccolo spoiler del nome che avete scelto per la bambina?

Ancora non lo sappiamo. Ne abbiamo 7-8 che ci piacciono, però mia moglie dice che vuole vederla in faccia prima di decidere. Sceglieremo insieme non appena nascerà.

Oltre che compagni di vita, tu e Chiara lavorate insieme: come riuscite a gestire vita lavorativa e privata?

Anche se si pensa che lavorare insieme sia difficile, noi siamo riusciti a trovare il nostro equilibrio. Lei si occupa della parte gestionale, dagli orari di lavoro ai dipendenti, io mi del laboratorio. Alla fine, durante la giornata, non ci incontriamo. Fare parte della stessa azienda è bello perché si riesce a contare sempre uno sull'altra. Portiamo avanti il nostro progetto di vita.

C'è qualcosa che ti spaventa nel diventare padre?

Il telefono. Oggi viviamo in un mondo in cui si impara tutto più velocemente e ci si stanca subito. Questo aspetto mi preoccupa. Cercherò di far capire a mia figlia che le priorità nella vita sono altre, come l'importanza delle radici con cui si cresce e non tutto quello che si vede online.

Sempre più personaggi noti scelgono di non mostrare sui social i loro figli, specialmente nei primi mesi di vita. Che idea avete a riguardo tu e tua moglie? 

Preferirei non far vedere mia figlia, ma penso anche che a un certo punto sia inevitabile perché se non lo facciamo noi, c'è sempre il rischio di incontrare qualcuno per strada che le scatta una foto e poi la pubblica. Alla fine è un po' come se fosse il segreto di Pulcinella. In ogni caso, ci penseremo più avanti.

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