Cuori 3 si farà? Coppini su terza stagione: “Presentata un’idea, Delia e Alberto resteranno legati”
L'ultima puntata di Cuori 2 andrà in onda domenica 5 novembre su Rai1 alle ore 21:30. La fiction con Pilar Fogliati nel ruolo di Delia Brunello, Matteo Martari nei panni di Alberto Ferraris e Daniele Pecci nel ruolo di Cesare Corvara, ha ottenuto ottimi ascolti, distinguendosi per la qualità e per il modo originale di raccontare il passato della medicina. La trama, nata dalla penna di Simona Coppini, Fabrizia Midulla e Leonardo Valenti, è ispirata alla storia vera di due luminari della cardiochirurgia: Achille Mario Dogliotti e Angelo Actis Dato. I fan della serie sperano di poter continuare a seguire le vicende di Delia, Alberto e Cesare nella terza stagione. Ma Cuori 3 si farà? Fanpage.it ne ha parlato con la sceneggiatrice Simona Coppini, che ha fatto il punto sul futuro di Cuori, ha svelato i retroscena della fiction e ha spiegato perché è importante non perdersi il finale della seconda stagione: "Tutte le storie sono aperte. È tutto in sospeso. Siamo stati abbastanza abili o forse antipatici, visto che sui social volano insulti all'indirizzo degli sceneggiatori (ride, ndr)". E ha continuato:
Delia è divisa tra Alberto e il Commissario Giraudo, ma sembra andare in direzione di quest'ultimo. Alberto è pronto a sposare Karen. Nel frattempo, Agata è in pericolo, perché ha scoperto chi è l'assassino di Elvira. Nel finale di stagione scopriremo il motivo e la dinamica, se è stato un delitto volontario o accidentale. Bino è davvero cattivo o è stato vittima di una serie di sfortunate coincidenze? Mosca nel frattempo è in galera. Il giallo per certi versi è ancora aperto. Abbiamo un fortissimo sospetto, ma non le prove. E poi c'è Virginia tra Fausto e Helmut. Le condizioni di salute di Anna peggiorano di puntata in puntata. Vediamo che cosa succederà. Intanto, ho notato che i fan della serie stanno chiedendo a gran voce la terza stagione. In molti vorrebbero vedere un prequel su Alberto e Delia, la loro storia prima delle vicende raccontate nella prima stagione.
Cuori 3, per la terza stagione si attende la conferma della Rai
La terza stagione di Cuori si farà? È già iniziata la scrittura delle nuove puntate?
Ci siamo basati su alcune indicazioni della produzione e abbiamo già presentato un'idea. Le idee, però, cambiano anche in base alla disponibilità degli attori, alla loro voglia di continuare. Occorre precisare che non abbiamo ancora ricevuto il via libera dalla Rai, non è stata ancora confermata la terza stagione, questo lo so per certo.
Lo scorso aprile, però, l'ex amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes aveva assicurato: "Siamo certi che Cuori 2 sarà un successo e potrà partire Cuori 3, quindi c'è anche un impegno per il futuro".
Potrebbe esserci l'intenzione, credo però che stiano aspettando i risultati per prendere le loro decisioni. Al momento posso dire che è stato presentato un soggetto di serie, un concept che illustra le linee dei protagonisti principali, ma ancora non sappiamo se si farà Cuori 3, quante puntate saranno e se gli attori ci daranno la conferma.
Se arrivasse la conferma ufficiale, quando andrebbe in onda Cuori 3? Tra altri due anni?
Difficile da dire. In genere, da quando si riceve il via libera, ci vuole almeno un anno o un anno e mezzo dalle riprese alla messa in onda. Questo sì.
La formula dei dodici episodi in sei puntate mi sembra l'ideale per la serie Cuori.
Sono d'accordo. Sembra una sciocchezza, ma ogni puntata in più è tanta roba. Bisogna articolare le storie e tirarle al massimo in ogni episodio perché arrivino all'ultima puntata. È complicato.
Come immagina il futuro di Delia e Alberto in una eventuale terza stagione?
Sicuramente si vorranno per sempre bene. C'è un legame che, a prescindere da quello che succederà tra loro, non si spezzerà mai.
Cuori 2, i retroscena dell'amore tormentato di Delia e Alberto
La seconda stagione di Cuori è stata accolta con grande entusiasmo. Ha registrato ottimi ascolti e ha generato una valanga di commenti sui social. Quale ritiene siano gli ingredienti di questo successo?
I nostri personaggi sono umani, con le loro fragilità, debolezze, anche quelli più antipatici hanno delle cadute che li rendono vicini a noi. Sono esseri umani che sbagliano e cercano di fare il meglio che possono. Poi c'è l'elemento di mistero, che secondo me attira sempre. È venuto naturale, non abbiamo dovuto forzare la mano o snaturare i personaggi. Elvira era un po' votata all'autodistruzione come Mosca. Uno dei due sembrava che dovesse fare una discesa all'inferno. Credo sia interessante anche vedere come la medicina operava un tempo: una libertà pionieristica incredibile, un mondo da scoprire. Per la parte medica ci siamo avvalsi della consulenza del cardiochirurgo Guglielmo Actis Dato (figlio di Angelo Actis Dato, uno dei pionieri della cardiochirurgia a cui si ispira la serie, ndr).
Come si è tradotta sul piano concreto questa consulenza?
Guglielmo Actis Dato ci ha accompagnato per mano, abbiamo selezionato insieme gli interventi poi li abbiamo semplificati. È andato anche sul set per mostrare agli attori come muoversi, come si passano gli strumenti, perché c'è una liturgia che cerchiamo di rispettare il più possibile. Sulla base della sua grande esperienza in sala operatoria, ha fatto uno sforzo di immaginazione per suggerirci come poteva funzionare non con i protocolli attuali ma con gli strumenti dell'epoca. È sempre molto disponibile.
Nei casi verticali vi siete ispirati a fatti realmente accaduti?
Alcuni sono interventi veri, ad altri ci siamo arrivati per deduzione, ragionando su casi che fossero in linea con il tema raccontato in un determinato episodio. È vera anche la storia del primo pacemaker italiano. Inoltre, la vicenda di Helmut è ispirata alla storia di Hamilton Naki, assistente del professor Christiaan Barnard. Naki, nel Sudafrica dell'apartheid, non era ammesso in sala operatoria perché nero. Partendo dalla sua vicenda, è nato Helmut, un ragazzo che viene da Berlino Est in quegli anni terribili.
Gli spettatori si sono appassionati alla tormentata storia d'amore di Delia e Alberto. Perché avete scelto di tenerli distanti nella seconda stagione?
Delia aveva messo in discussione tutto alla fine della prima stagione e non potevamo fare finta che Alberto non aspettasse un figlio da Karen o dicesse: "Pazienza, tanto non ti amo". Abbiamo rispettato i canoni dell'epoca e la personalità di Alberto. Lui è un uomo iper responsabile che si sente sempre il carico del mondo sulle spalle, l'idea che lasciasse un figlio era impensabile. Quindi siamo partiti dal fatto che dovessero essere separati. La sfida più ardua però è stata un'altra.
Quale?
È stato complicato gestire Delia, non farla passare per la donna che intende insidiare un nucleo familiare che si è appena formato. Siamo riusciti a mantenere un equilibrio perché a questa poveraccia ne succedono di tutti i colori. A parte il momento di fragilità legato alla madre, in cui si butta tra le braccia di Alberto, lei cerca sempre di mantenere una distanza. Non è una che si immischia. Pur di dimenticare Alberto, cerca addirittura di rifarsi una vita con un uomo di cui non è innamorata.
Immagino abbia notato sui social i tanti video creati dai fan con i momenti più romantici della coppia.
Sì e ci tengo a ringraziarli a nome di tutti gli autori, sono bravissimi. I loro video sono all'altezza del girato, sono commoventi e toccanti, molto belli. Ci piacciono tantissimo.